film festival diritti umani lugano 2025Il Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL), giunto alla sua dodicesima edizione, ha annunciato i vincitori del Concorso internazionale di lungometraggi, confermando la vocazione del festival a intrecciare cinema e diritti umani.
Il Premio della giuria al miglior film è andato a Letters from Wolf Street di Arjun Talwar, un documentario autobiografico che trasforma una strada di Varsavia in un microcosmo dell’Europa di oggi.

La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 18 ottobre al Cinema Corso, mentre le repliche dei film premiati sono previste per domenica 19 ottobre nelle sale Cinema Corso e Cinema Iride di Lugano.
Info e programma completi sono disponibili sul sito ufficiale: www.festivaldirittiumani.ch.

Letters from Wolf Street, un diario europeo

Il film di Talwar ha convinto la giuria composta da Laila Alonso Huarte, Catălin Cristuțiu e Alin Tasciyan, che ha lodato la capacità del regista di unire ironia, osservazione e sensibilità nel raccontare le contraddizioni dell’Europa contemporanea.
Attraverso le strade di Varsavia, Talwar – regista indiano residente in Polonia – costruisce un ritratto personale e collettivo insieme, che rimanda alla poetica di Agnès Varda e Jonas Mekas.

film festival diritti umani lugano 2025Il premio è stato ritirato dal produttore Gregor Streiber, mentre la replica del film è in programma domenica 19 ottobre alle 14.30 al Cinema Corso.

My Dear Théo, la menzione che arriva dal fronte

La menzione speciale della giuria è andata a My Dear Théo di Alisa Kovalenko, un film che conduce lo spettatore al fronte ucraino.
Girato da una madre che ha scelto di separarsi dal figlio per unirsi ai volontari, il documentario si distingue per la sua autenticità e intensità emotiva, offrendo uno sguardo diretto sulla resistenza e sul sacrificio civile in tempo di guerra.

film festival diritti umani lugano 2025Il Premio ONG di Amnesty Svizzera a How to Build a Library

Il Premio ONG, assegnato da Amnesty Svizzera, è stato conferito a How to Build a Library di Maia Lekow e Christopher King.
Il film esplora la rinascita di una biblioteca in Kenya come spazio di resistenza culturale, affrontando temi come le disuguaglianze strutturali, la decolonizzazione e il diritto alla conoscenza sancito dagli articoli 27 della Dichiarazione universale dei diritti umani e 15 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.

La giuria di Amnesty – composta da Maria Mbit, Sarah Rusconi, Natalie Wenger, Federico Franchini e Mete Seven – ha sottolineato come il documentario restituisca con forza “il potere della memoria collettiva e della partecipazione culturale in contesti di abbandono e negligenza istituzionale”.
Il film sarà proiettato nuovamente domenica 19 ottobre alle 16.30 al Cinema Iride.

Promis le ciel, la scelta del pubblico

A vincere il Premio del Pubblico, promosso dalla Città di Lugano con la collaborazione di BancaStato, è stato Promis le ciel di Erige Sehiri.
Il riconoscimento, consegnato dal vicesindaco Roberto Badaracco, simboleggia la relazione di fiducia tra il festival e la comunità luganese, che ogni anno partecipa attivamente alla selezione del vincitore.
La replica del film è in programma domenica 19 ottobre alle 18.30 al Cinema Iride.

Un festival in crescita e in rete

Sotto la co-direzione di Antonio Prata e Margherita Cascio, con la presidenza di Roberto Pomari, il FFDUL continua a espandere le proprie collaborazioni con ONG e associazioni internazionali.
Nato nel 2015 dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, il festival è parte del network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani insieme al FIFDH di Ginevra e all’Human Rights Film Festival Zurich, e collabora oltre confine con il Festival dei Diritti Umani di Milano.

Con il suo linguaggio universale, il cinema continua così a essere per Lugano un terreno fertile di riflessione, incontro e consapevolezza, capace di trasformare le storie in strumenti di coscienza collettiva.


Film Festival Diritti Umani Lugano – www.festivaldirittiumani.ch
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