La salute mentale, tema cruciale della sanità pubblica contemporanea, sarà al centro della Swiss Public Health Conference 2025, in programma mercoledì 10 e giovedì 11 settembre al Campus Est USI–SUPSI di Viganello. L’appuntamento, promosso dalla Swiss Society for Public Health e dalla Swiss School of Public Health (SSPH+), vedrà la collaborazione scientifica dell’Università della Svizzera italiana e della SUPSI, che quest’anno ospitano l’edizione luganese.
Il titolo scelto, “Salute mentale e benessere: investire nella ricchezza mentale”, riflette una crescente consapevolezza: in un contesto globale segnato da instabilità politica, pressioni economiche e tensioni sociali, il benessere psichico non è più un ambito marginale, ma un pilastro della salute pubblica.
Un osservatorio sulla salute mentale della popolazione
Tra i momenti più attesi figura la presentazione del Rapporto nazionale sulla salute 2025 curato dall’Osservatorio svizzero della salute (Obsan). Il documento offrirà un quadro aggiornato delle condizioni attuali della popolazione residente, evidenziando indicatori, vulnerabilità e sfide per il futuro delle politiche sanitarie.
L’iniziativa sarà affiancata dal convegno della Rete Salute Psichica Svizzera, con l’obiettivo di creare uno spazio di confronto tra ricerca, pratica clinica e strategie politiche.
I relatori principali
Il programma della conferenza vede la partecipazione di studiosi ed esperti provenienti da istituzioni accademiche e centri di ricerca internazionali. Fra i relatori principali:
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Mauricio Avendano (Unisanté Losanna) – Rethinking mental health
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Nicole Probst-Hensch (Swiss TPH, SSPH+) – Urbanizzazione, benessere e salute mentale
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Marianna Purgato (Università di Verona) – Salute mentale e popolazioni vulnerabili
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Alessandra Rossi Ghiglione (Università di Torino) – Il teatro come risorsa per i giovani
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Claudio Peter (Obsan) – Presentazione del Rapporto nazionale sulla salute 2025
Un investimento per il futuro
Gli organizzatori sottolineano come la salute della psiche rappresenti non solo una priorità sanitaria, ma anche un investimento per la società. Promuovere il benessere significa ridurre i costi a lungo termine derivanti da malattie croniche, assenze dal lavoro e marginalizzazione sociale.
La conferenza offrirà quindi una piattaforma per il dialogo tra ricercatori, operatori della salute e decisori politici, chiamati a confrontarsi sulle migliori strategie per integrare la salute mentale nelle politiche pubbliche.