F1: al recente GP di Ungheria si è imposta la McLaren, ma la Ferrari Sul podio del GP d’Ungheria, l’ultima gara disputata, troviamo la McLaren, che ha così festeggiato la sua quarta vittoria consecutiva in questa stagione, grazie al primo posto di Lando Norris e al secondo del suo compagno di squadra Oscar Piastri.

Ospite di giornata, si fa per dire: George Russell della Mercedes, arrivato terzo.

Ma procediamo con le note di cronaca. Norris, partito quinto, si è imposto grazie alla strategia decisa dal suo team, che nelle 70 tornate sull’asfalto magiaro aveva previsto una sola sosta per il cambio gomme.

Invece è stata proprio la mancanza di una chiara impostazione tattica a penalizzare la Ferrari: anche sull’Hungaroring, Charles Leclerc, ha sofferto i limiti della sua vettura, lo ha portato ad accumulare ritardo sulle vetture papaya e la Mercedes di George Russell, il terzetto che poi ha vinto.

F1: al recente GP di Ungheria si è imposta la McLaren, ma la Ferrari

Giornata da dimenticare anche per Lewis Hamilton, scivolato nelle retrovie e a disagio nel dialogo con i suoi assistenti e con la tecnica della monoposto a sua disposizione. La gara ungherese non ha fatto che accentuare una tensione ormai palpabile: il rapporto tra il baronetto inglese e la dirigenza di Maranello sembra ormai avviarsi al capolinea. Se da un lato le dichiarazioni pubbliche mantengono un tono diplomatico, dall’altro il loro significato lascia poco spazio ad alternative: il rispetto reciproco si sta sgretolando. Nel paddock Ferrari, dove ogni gesto è amplificato e ogni silenzio pesa quanto una dichiarazione, il dialogo tra le parti si è trasformato in un esercizio di stile, più attento alla forma che alla sostanza. E mentre i risultati in pista non aiutano a ricucire lo strappo, cresce la sensazione che il pluricampione inglese e la dirigenza Ferrarti stiano cercando una via d’uscita.

Positiva, invece, la prestazione in Ungheria del diciottenne bolognese Kimi Antonelli, erede alla Mercedes proprio di Hamilton, che anche a Budapest si è piazzato in zona punti, superato solo da Max Verstappen, al volante di una Red Bull che ormai guida solo per obbligo di contratto. Infatti se il pilota olandese ha confermato la sua presenza nel team anglo-austriaco anche per il 2026, ha anche aggiunto che potrà cambiare scuderia se tra dodici mesi il suo piazzamento in classifica non lo vedrà almeno al terzo posto.

In attesa del GP di Olanda del prossimo 31 agosto, ricordiamo i risultati della gara magiara e le classifiche iridate.

F1: al recente GP di Ungheria si è imposta la McLaren, ma la Ferrari

A vincere il GP d’Ungheria è stata la McLaren con una doppietta: Lando Norris primo, Oscar Piastri secondo, seguito da George Russell della Mercedes sul terzo gradino del podio. Quarto è Charles Leclerc, partito dalla pole position.

Quinto è Fernando Alonso di Aston Martin, capofila di un elenco di piloti giunti al traguardo con ritardi superiori al minuto. Infatti, sesto è Gabriel Bortoleto della Kick Sauber, settimo è Lance Stroll di Aston Martin, ottavo è Lawson di Racing Bulls, nono è Max Verstappen, mentre decimo è il giovane Kimi Antonelli di Mercedes, con oltre un giro di ritardo.

La classifica piloti si conferma capeggiata dai piloti McLaren, Piastri con 284 punti, seguito da Norris con 275; terzo è Verstappen di Red Bull, con 187 punti.

Anche la graduatoria costruttori vede al comando la McLaren con 559 punti.

Tuttavia al secondo posto, con 260 punti, troviamo la Ferrari. Un risultato che dimostra come, nonostante le difficoltà organizzative e gestionali, le auto di Maranello continuano a collocarsi ai vertici della tecnica motoristica d’eccellenza.

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©F1 & team media