Lugano si conferma un polo attrattivo, seppur con dinamiche complesse che plasmano il suo tessuto sociale ed economico, soprattutto analizzando i flussi della migrazioni. Un recente studio condotto dalla Città di Lugano ha gettato luce sul bilancio migratorio del 2024 e sulla sostenibilità abitativa, rivelando tendenze interessanti e sfide persistenti. Le migrazioni a Lugano non sono solo numeri, ma storie di vita che contribuiscono a definire il futuro del Cantone.
Il saldo migratorio: un flusso positivo con diverse facce
Il 2024 ha visto Lugano mantenere un saldo migratorio complessivamente positivo, in particolare per le fasce d’età tra i 10 e i 49 anni. Questo afflusso contribuisce in modo significativo alla crescita della popolazione attiva e al ringiovanimento dell’età media della città, un dato fondamentale per la vitalità economica e sociale. Il trend si conferma positivo anche per le persone sole e per i nuclei familiari con figli, evidenziando una capacità di accoglienza trasversale.
Tuttavia, l’analisi delle cause di partenza e di arrivo rivela motivazioni ben distinte. Chi arriva a Lugano lo fa prevalentemente per ragioni professionali (45.8%) e di studio (23.7%), ma anche per la ricerca di una migliore qualità di vita (11.4%). Al contrario, tra le principali cause di partenza, pur emergendo anche motivi professionali (24.2%) e di studio (12.0%), spicca il rientro nel luogo d’origine (11.1%) e, per una percentuale non trascurabile (5.1%), il costo della vita ritenuto troppo elevato. Un dato significativo è che una considerevole parte di chi parte, quasi il 40%, risiedeva in città da meno di due anni, suggerendo una dinamica di permanenza relativamente breve per alcuni segmenti della popolazione.
Anche le migrazioni interne alla città di Lugano mostrano come la ricerca di una migliore qualità di vita (40.1%) sia il motore principale degli spostamenti, seguita da motivi di salute (17.7%) e dal passaggio da affitto a proprietà o viceversa (11.4%).
Il mercato immobiliare: stabilità e accessibilità limitata
Sul fronte abitativo, il 2024 ha registrato una sostanziale stabilità dei prezzi d’affitto rispetto all’anno precedente. Nonostante una lieve diminuzione dei prezzi mediani al metro quadro in quasi tutte le zone della città, l’area ovest di Lugano (Besso, Breganzona e Loreto) ha mostrato un andamento in controtendenza, con un leggero aumento. Si è osservato inoltre un incremento dei prezzi per le abitazioni più piccole (1.5-2.5 locali) e quelle più grandi (4.5+ locali), a fronte di una riduzione per quelle di media dimensione (3.5 locali).
Un aspetto cruciale dello studio riguarda la sostenibilità degli alloggi. La simulazione sulla disponibilità di abitazioni per le economie domestiche con redditi prossimi alla soglia di povertà relativa rivela che solo il 40% degli alloggi disponibili sul mercato rientra nei costi considerati economicamente sostenibili. La Città di Lugano ha definito la “pigione moderata” con valori massimi specifici per diverse tipologie di nuclei familiari (ad esempio, CHF 1’420 mensili per persone sole, incluse spese accessorie). Questo evidenzia la sfida di garantire un’offerta abitativa accessibile a tutti, nonostante la stabilità generale dei prezzi.
Il futuro delle migrazioni a Lugano
Le dinamiche delle migrazioni a Lugano, tra arrivi e partenze, e le sfide legate all’alloggio sostenibile, sono al centro dell’attenzione dell’Amministrazione cittadina. Comprendere a fondo queste tendenze è fondamentale per pianificare strategie efficaci che supportino la crescita demografica e garantiscano una qualità di vita elevata per tutti i residenti. La ricerca di un equilibrio tra attrattività e sostenibilità abitativa è una priorità per il futuro di Lugano.