Architetto Claudio Lo Riso, partiamo da una premessa: lei è da tempo convinto sostenitore di un’architettura solare. Di che cosa si tratta?
«L’architettura solare è quel tipo di architettura che sfrutta l’energia proveniente dal sole e tutte quelle forme di energia che da esse derivano: l’energia idroelettrica, del vento, delle biomasse, delle onde e delle correnti marine. Progettare attraverso criteri bioclimatici significa semplicemente adattare l’edificio al clima che lo circonda. L’iter progettuale deve assumere quindi il dato ambientale non come limite da rispettare, ma come strumento da utilizzare. Il progetto non potrà dunque prescindere in alcun modo dall’inglobare tutte quelle tecnologie, sia passive che attive, in grado di permettere all’edificio di incidere il meno possibile sul bilancio energetico del sistema ecologico».
In che modo le Residenze Green Corner e Butterfly rappresentano un elemento di particolare rilievo nella pianificazione urbanistica di Paradiso?
«Si tratta di due edifici che ben interpretano la nuova visione di Paradiso come nucleo residenziale di alto standing della città di Lugano. Entrambe le costruzioni si segnalano per la loro ubicazione all’incrocio di assi portanti della viabilità del quartiere. Ma, soprattutto, spiccano per il felice connubio tra estetica e funzionalità nella progettazione di un immobile che utilizza l’energia rinnovabile. Con il suo aspetto a torre la Residenza Butterfly e la forma ad angolo che incide lo spazio il Green Corner, si fronteggiano e al tempo stesso creano un dialogo tra loro, proponendosi come innovativa e moderna porta ingresso e ridisegnando l’immagine dell’intero comparto urbano».
Uno degli elementi distintivi dei due edifici è certamente rappresentato dalle soluzioni adottate per la realizzazione delle facciate. Di che cosa si tratta?
«Le facciate, pur nella diversità di design dei due edifici, rappresentano una significativa esemplificazione di un progetto di architettura solare. Esse infatti, differenziandosi da facciate tradizionali in fotovoltaico monocristallino, integrano le celle solari all’interno dei pannelli di rivestimento alternati da pannelli in travertino. L’affiancamento tra un materiale “storico” come il travertino, ampiamente utilizzato nel corso dei secoli, ed uno modernissimo come il vetro fotovoltaico, conferiscono all’insieme un aspetto elegante e coerente con l’architettura del palazzo».
Con quali altre principali caratteristiche si presenta la Residenza Green corner?
L’edificio si sviluppa su nove piani fuori terra, il piano terreno ad uso commerciale e i restanti ad uso abitativo. Tre piani interrati sono dedicati alle autorimesse. I piani residenziali presentano diverse tipologie: appartamenti da 1.5, 2.5, 3.5 e 4.5 locali. È stata posta particolare attenzione nella scelta dei materiali esterni e delle finiture interne. i rivestimenti interni delle parti comuni sono anch’essi pensati in travertino o intonaco».
Nel rispetto della sua filosofia progettuale un’attenzione particolare è stata rivolta al tema della sostenibilità…
«Infatti. Il sistema di riscaldamento è gestito da una termopompa a sonde geotermiche che sfrutta l’energia termica del terreno per la produzione di acqua calda. Sempre dal punto di vista impiantistico, l’edificio, sulle sue facciate, ospita un sistema di pannelli fotovoltaici integrati con l’architettura del palazzo. Un ulteriore impianto fotovoltaico è invece posizionato sulla copertura del corpo tecnico sul tetto dell’edificio. Qui l’impianto risulta tradizionale ma con una produzione di kW maggiore. L’involucro, invece, è composto da materiali isolanti molto performanti e serramenti a taglio termico con tripli vetri che permettono un risparmio energetico notevole. I materiali utilizzati per gli spazi comuni e gli appartamenti, sono completamente naturali. Ultimo aspetto, ma non meno importante, sarà la realizzazione del verde verticale sulle facciate nell’angolo retrostante l’edificio».
Quali sono invece gli elementi progettuali che definiscono la Residenza Butterfly?
«Anche in questo caso l’edificio si sviluppa su nove piani fuori terra, con il piano terra destinato ad attività commerciali. La parte centrale è anch’essa dedicata ad attività commerciali, eccetto l’attico, mentre le ali laterali ospitano unità residenziali. Tuttavia, ogni piano può essere personalizzato, consentendo la scelta tra destinazione commerciale o residenziale, poiché l’edificio è ancora in fase di progettazione. La struttura include anche quattro piani interrati adibiti ad autorimesse. I piani residenziali offrono una varietà di appartamenti, da 1.5 a 4.5 locali, in grado di soddisfare diverse esigenze abitative. Il livello qualitativo è medio-alto, con grande attenzione nella selezione dei materiali esterni e delle finiture interne. La Residenza Butterfly è pensata per chi desidera vivere in un ambiente moderno e accogliente, con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale».
Anche in questo caso si può parlare di un edificio assolutamente “green” grazie alle soluzioni adottate…
«Certamente. Il sistema di riscaldamento e raffrescamento è affidato a una termopompa con sonde geotermiche. L’acqua calda per il sistema di riscaldamento è prodotta centralmente e mantenuta a temperatura costante grazie a un sistema di ricircolo. Oltre ai pannelli fotovoltaici delle facciate, un ulteriore impianto fotovoltaico è installato sulla copertura del corpo tecnico, contribuendo ad aumentare la capacità di produzione energetica. L’involucro edilizio è realizzato con materiali isolanti ad alte prestazioni e serramenti a taglio termico con tripli vetri, che contribuiscono a un significativo risparmio energetico».