Le votazioni comunali dello scorso aprile hanno concluso la stagione delle consultazioni elettorali, iniziata nel 2023 con le elezioni cantonali e federali. Al termine di questo esercizio amministrativo il patto di fiducia tra elettori ed eletti ora si prepara ad affrontare un periodo di aggiornamenti economico-sociali che, se da un lato archiviano le emergenze iniziate con la pandemia, ora sembrano dover considerare anche elementi di origine geopolitica. Lo abbiamo chiesto ai sindaci delle cinque principali città del nostro cantone, Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio, chiedendo a ciascuno di commentare l’orientamento espresso dagli elettori sugli indirizzi di governo attesi nelle rispettivamente municipalità.
«Direi una chiara indicazione di voler continuare lungo la strada che è stata tracciata alcuni anni fa con l’aggregazione» commenta Mario Branda, sindaco di Bellinzona. «Un processo che, ricordo, non è mai stato inteso come fine a sé stesso ma per rispondere alle nuove sfide legate all’accorciamento delle distanze sull’asse Berna/Zurigo-Milano con l’apertura della linea ferroviaria di base del Gottardo, all’evoluzione tecnologica e delle conoscenze scientifiche e, quindi, del mercato del lavoro, ma anche del cambiamento climatico. Stiamo quindi attuando ingenti investimenti sia per favorire il processo di sviluppo del polo di ricerca biomedico a Bellinzona, per il nuovo impianto industriale di Castione con la conseguente “liberazione” dell’area, in posizione strategica, attuale sede delle Officine FFS, dove è previsto sorgere un nuovo quartiere e la valorizzazione, in chiave culturale e turistica, del complesso della Fortezza di Bellinzona. Al contempo, come abbiamo più volte avuto modo di ribadire, si vuole sviluppare pure in servizi sul territorio: il trasporto pubblico, la mobilità ciclo-pedonale, mense e servizi extra-scolastici per favorire la conciliabilità tra lavoro e famiglia. Si tratta in questo caso di uno dei punti nodali per le famiglie confrontate con nuovi modelli organizzativi della loro vita».
«Per il Basso Mendrisiotto», osserva il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, «il prossimo sarà un quadriennio cruciale. Infatti nel 2026 per i Comuni di Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo ci sarà una consultazione popolare per aderire o meno ad un nuovo Comune di circa 20’000 abitanti. Usciamo da un periodo pandemico assai complicato, siamo confrontati con guerre in più parti del Mondo, che indirettamente hanno influsso anche sulla nostra piccola realtà. Una maggiore unità di intenti diventa sempre più importante per poter mantenere il nostro tenore di vita, le nostre strutture pubbliche al passo coi tempi e portare avanti insieme le rivendicazioni del nostro territorio. Solo uniti saremo in grado di dare risposte alle questioni che preoccupano la nostra popolazione, come il lavoro per i giovani, la salvaguardia del territorio, la rete dei trasporti pubblici, la gestione degli anziani. Oggigiorno sono temi che ai quali un Comune di 3000 / 8000 abitanti, da solo, fatica a dare risposte concrete, in quanto le risorse finanziarie disponibili sono sempre meno e vengono assorbite dalla gestione corrente».
A Locarno, ricorda il sindaco Nicola Pini, «da un lato le recenti elezioni segnano un grande cambiamento, con la nomina di un nuovo Sindaco, di ben quattro nuovi Municipali e perfino di una modifica della ripartizione partitica dell’Esecutivo con l’uscita dei Verdi a vantaggio di un secondo seggio per il Centro; dall’altro però anche una certa continuità con la conferma della maggioranza PLR e l’elezione di persone navigate e con una certa esperienza professionale e politica. Personalmente ne deduco che c’è tanta voglia di portare avanti i grandi progetti in rampa di lancio – la riqualifica di piazza Grande, il rilancio del comparto ex-gas-macello con contenuti sociali, culturali e formativi, la revisione della pianificazione del territorio, il consolidamento del polo dell’audiovisivo – ma tenendo sempre i piedi per terra e sempre considerando, oltre al futuro, anche il quotidiano. Percepisco anche un rinnovato entusiasmo, come mostrato da un leggero aumento della partecipazione al voto: ma qui resta ancora tanto da fare per riavvicinare i cittadini alle Istituzioni e alla politica in generale».
«Desidero ringraziare le cittadine e i cittadini che hanno dimostrato fiducia e apprezzamento verso l’operato del Municipio di Lugano in quest’ultima breve ma intensa legislatura», esordisce il sindaco Michele Foletti. «La riconferma alla carica di Sindaco mi riempie di orgoglio e al contempo rinnova il patto di affetto e responsabilità nei confronti della mia città. In questi anni abbiamo gettato solide fondamenta per una città che continuerà a progredire e a realizzare i progetti che ci stanno a cuore. L’impegno, la trasparenza e i sacrifici pagano sempre, e la politica non fa eccezione. Continueremo a lavorare per rendere Lugano sempre più innovativa, accogliente ed equilibrata nell’utilizzo delle sue risorse, attenta all’evoluzione del contesto regionale, nazionale e internazionale; l’obiettivo è promuovere iniziative che creano un circolo virtuoso e siano una fonte di rigenerazione sociale, economica e culturale, sempre in stretta sinergia con le università, le aziende e le associazioni attive sul territorio. Vogliamo attivare contatti e scambi con realtà vicine e lontane, cercando di far beneficiare di queste relazioni la società, l’economia e la ricerca. Accanto alle grandi opere in fase di realizzazione come il polo sportivo e degli eventi e ai progetti innovativi che hanno reso Lugano un polo di riferimento internazionale nell’ambito della tecnologia blockchain, mi piace ricordare che siamo una città attenta alla gestione del quotidiano; anche i progetti puntuali, come ad esempio la riqualifica e la creazione di nuove aree verdi o parchi gioco o gli investimenti nell’edilizia scolastica, hanno una grande rilevanza sulla qualità di vita della popolazione».
«Le conseguenze legate alla pandemia ed alla crisi internazionale hanno un effetto anche localmente è tuttavia necessario guardare avanti e lavorare su progetti concreti e su visioni per il futuro», osserva Samuele Cavadini, sindaco di Mendrisio. «In questa legislatura continueremo a lavorare sul territorio con la realizzazione di nuove opere di edilizia pubblica e con la ridefinizione pianificatoria di comparti strategici considerando le sfide legate alla lotta contro i cambiamenti climatici e le implicazioni dell’adozione della scheda R6 del Piano direttore cantonale. Si continuerà nella riforma dell’amministrazione in particolare con il progetto di smart city che vuole migliorare l’erogazione dei servizi e l’efficienza dei processi di lavoro grazie alla digitalizzazione. Saremo impegnati anche sul fronte della socialità in ambito di politiche per gli anziani e per la famiglia. Intendiamo inoltre sviluppare una strategia per attirare nuovi cittadini ed aziende, valorizzando il nostro territorio e la qualità di vita che Mendrisio può offrire. Infine non mancherà la sfida finanziaria, in un contesto dove le risorse comunali sono sempre più scarse, dovremo prestare attenzione all’equilibrio dei conti in rapporto agli investimenti ed i servizi erogati».