Le attività economiche e la vita sociale sono pienamente ripartite dopo la pandemia. Come ne esce il settore turistico per quanto riguarda il Ticino e nello specifico il Mendrisiotto?

«È chiaro a tutti che il settore turistico ticinese ha riscontrato un grande successo di pubblico nel corso degli ultimi due anni e che questo risultato è fortemente influenzato dalle restrizioni sanitarie e dall’incertezza legate alla pandemia, che hanno trattenuto gli svizzeri in patria e che hanno permesso una rivalutazione delle vacanze in Svizzera.

Il Mendrisiotto ha vissuto, come il resto del Cantone, due bellissime stagioni ed ha potuto approfittare della richiesta di vacanze per presentarsi ad un pubblico che ancora non lo conosceva, ma anche per mettere in valore le caratterizzanti di un territorio che ha davvero oggettivamente molto da offrire. Siamo molto felici del fatto che la regione abbia potuto ottenere un buon successo e che quindi l’impegno dei nostri partner e nostro sia stato ripagato».

Come sono cambiate le richieste e le aspettative dei potenziali turisti e come vi siete attrezzati per soddisfarle?

«Credo che i cambiamenti principali e davvero sfidanti siano stati quelli relativi alle nuove norme di comportamento, che stanno caratterizzando la quotidianità di ognuno. Sicuramente anche nella nostra regione le strutture che hanno saputo presentarsi come degli ambienti “sicuri” hanno potuto attirare anche nuovi clienti, ma in particolare ritengo che siano state le piccole e medie strutture (molto presenti nella nostra offerta) che hanno goduto di una particolare attenzione rispondendo a una nuova sensibilità, una nuova tendenza. Nella regione sono comunque molti i partner che hanno sviluppato nuove offerte e dedicato particolare attenzione ai dettagli nell’accoglienza, consapevoli del fatto che la situazione specifica rappresenta in sé anche un’ottima occasione di promozione e di fidelizzazione».

Quali sono le novità che sono state messe a punto negli ultimi mesi riguardo alla promozione del vostro territorio di riferimento?

«La forte incertezza finanziaria della nostra organizzazione non è certamente una novità e, considerata la particolare situazione del momento, in funzione di un futuro che non sappiamo come evolverà, abbiamo dovuto comunque agire con molto prudenza, perché i margini per noi non sono alti… Nello scorso decennio abbiamo lavorato molto per sviluppare l’offerta, tessere una rete di collaborazione con i partner e sostenerli nello sviluppo delle loro progettazioni. Tra il 2019 e il 2021 si è parlato a livello cantonale e nazionale della nostra regione grazie a progetti come: il riconoscimento UNESCO per le Processioni di Mendrisio (il secondo per la regione con il Monte San Giorgio), l’apertura di strutture particolari come la Locanda San Silvestro e il B&B Chiarina, la ristrutturazione di alcuni alberghi e del Campeggio del San Giorgio, il riposizionamento dell’Hotel Conca Bella e dell’Hotel Coronado, ma anche la realizzazione dell’esposizione I Gatti di Rovio e della triennale d’arte di Maroggia dedicata alla Street Art, e ancora, la costituzione della Società di Gestione dell’albergo del Monte Generoso con la riapertura della Manciana e dell’Ostello di Scudellate e, per finire la realizzazione di un’unità abitativa ecologica alla Bellavista del Monte Generoso chiamata Momò Bellavista che abbiamo inserito nel progetto nazionale di Svizzera Turismo “Million Stars Hotel”. Insomma nulla realizzato sul corto termine, ma molto concretizzato nel giro di qualche mese, frutto del lavoro di molte persone e di anni di lavoro che ora possono essere messi a frutto».

Quali iniziative di rilievo si sente di annunciare per la prossima stagione invernale e poi per la primavera 2022?

«Tra le iniziative nel 2021 ci sarà ancora il ritorno a Bissone della Crystal Loft quale importante struttura per eventi nei mesi precedenti le festività. Per il 2022 vorremmo poter portare a realizzazione l’itinerario bike denominato “Il Grande Giro del Monte San Giorgio” e vorremmo poter collaborare all’edizione di molte manifestazioni, tra le quali anche le Processioni della Settimana Santa di Mendrisio. I progetti legati al territorio sono molti, come lo sono anche quelli legati allo sviluppo dell’offerta in generale. Tra questi citerei ancora lo sviluppo delle strutture inserite nel progetto dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso che dovrebbe integrare un B&B a Scudellate e la seconda stagione della Momò Bellavista».

Quali ulteriori passi sono stati fatti nella prospettiva di un turismo sostenibile e di iniziative per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente?

«Un’organizzazione turistica da sola può fare ben poco, ma ci stiamo comunque organizzando per allinearci a Ticino Turismo e alle altre OTR nell’ambito del progetto nazionale SWISSTAINABLE. Quello su cui ci siamo sempre impegnati e vorremmo continuare ad impegnarci è la collaborazione e la ricerca di sinergie con i partner della regione per aumentare l’efficienza e diminuire impegno, costi ed anche impatto».