La Ferrari Purosangue, nata dopo una gestazione durata cinque anni e seguita inizialmente anche da Sergio Marchionne, mira ad essere una gran turismo totale per prestazioni e comfort. Lunga 4,97 metri, larga 2,03 m e alta 1,59 m, ha dimensioni e proporzioni uniche in tutto il segmento dei super SUV di lusso. L’ampio frontale rielabora le forme della Roma con uno stile unico e minimalista, mentre di profilo la Ferrari sfoggia una linea di cintura elevata e imponenti cerchi in lega (su pneumatici 255/35 R22 all’anteriore e 315/30 R23 al posteriore). Il cofano in alluminio e il tetto in fibra di carbonio hanno permesso di ridurre il peso e di avere un centro di gravità il più basso possibile. Il telaio è stato progettato da zero impiegando materiali leggeri alto-resistenziali per mettere insieme un peso contenuto e una rigidezza torsionale aumentata del 30%. L’intero powertrain, il cambio e il particolare sistema di apertura delle portiere sono stati pensati per abbassare il centro di gravità e ottenere un bilanciamento dei pesi di 49:51 da vera sportiva. Da notare inoltre l’assenza di elementi di aerodinamica attiva come spoiler o splitter, ormai onnipresenti su tutte le supercar di nuova generazione.

La Purosangue è la prima Ferrari con quattro porte e quattro sedili separati, con le portiere posteriori che si aprono (anche elettricamente) controvento a 79°. Le poltrone hanno tutte le funzioni di regolazione elettrica, riscaldamento e ventilazione, mentre quelle anteriori godono anche di vari programmi di massaggio. Oltre alle finiture e ai rivestimenti di altissimo livello (tra cui l’Alcantara proveniente da poliestere riciclato certificato), da notare è la plancia dove le informazioni principali sono riportate sullo schermo del quadro strumenti e su quello posto sul lato del passeggero, entrambi da 10,2”. La Ferrari non ha il navigatore perché l’integrazione con Apple CarPlay e Android Auto mette a disposizione del guidatore il sistema più avanzato e aggiornato possibile. La ricchissima dotazione dell’abitacolo prevede tra l’altro un manettino per le modalità di guida, da un sensore di nuova generazione per analizzare la qualità dell’aria e da un tetto panoramico elettrocromatico che diventa scuro al tocco di un pulsante. Il bagagliaio è di 473 litri (il più grande di sempre su una Ferrari) e i sedili posteriori si possono abbattere per aumentare ulteriormente la capacità di carico.

La Ferrari Purosangue è spinta da un 6.5 V12 aspirato con bancate a 65° che combina alcuni elementi della 812 con una tecnologia derivata dalla Formula 1. L’F140IA (questo il nome del propulsore) eroga 725 CV a 7.750 giri e 716 Nm a 6.250 giri, con l’80% della coppia già disponibile a 2.100 giri.

Il tutto è abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti modificato per abbassarlo di 15 mm rispetto alla GTC4Lusso da cui deriva. Di fatto, l’utilizzo è “limitato” alle prime 7 marce, mentre l’ottava ha un rapporto più lungo e pensato per le percorrenze autostradali. A derivare dalla GTC4Lusso è anche il sistema di trazione integrale, il quale è stato ulteriormente ottimizzato, mentre l’aderenza e l’assetto variano a seconda della modalità di guida selezionata sul manettino.

Pur non presentando una vera e propria configurazione per l’off-road, la Purosangue può contare su una migliore gestione dell’aderenza sui fondi viscidi, anche grazie ad un’evoluzione del controllo di stabilità e del sistema di frenata brake-by-wire (quest’ultimo introdotto per la prima volta sulla 296 GTB). Anche le prestazioni sono da vera Ferrari: velocità massima di oltre 310 km/h, 0-100 km/h coperto in 3,3 secondi e 0-200 km/h in 10,6 secondi.

La Purosangue assicura un comfort di guida da prima della classe e che difficilmente farà rimpiangere chi è abituato a Rosse pure come la Roma o la 488: le sospensioni attive TASV (True Active Spool Valve) permettono di avvicinare l’assetto della Purosangue a quello degli altri modelli. Inoltre, il sofisticato sistema di trazione integrale, il Torque Vectoring anteriore (per la distribuzione dinamica della coppia), le ruote posteriori sterzanti e un ABS “Evo” studiato in collaborazione con Bosch prefigurano una stabilità da vera supercar.