Sono sei le borse di creazione assegnate quest’anno dal Cantone nel campo delle arti visive e della musica. Ciascun contributo, pari a 15 mila franchi, è destinato a sostenere lo sviluppo di nuovi progetti artistici e rientra nelle misure previste dalle Linee programmatiche cantonali di politica culturale 2024–2027. L’annuncio è stato diffuso dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS).
I bandi, pubblicati all’inizio di novembre e coordinati dall’Ufficio del sostegno alla cultura (USC) della Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU), hanno registrato un riscontro definito significativo dagli organizzatori: 30 candidature per l’ambito musicale e 23 per le arti visive. Numeri che, secondo il Cantone, confermano la vitalità del settore creativo ticinese e l’interesse concreto verso le opportunità di sostegno pubblico.
L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio delle borse di studio in Ticino dedicate alla creazione artistica, uno degli assi strategici individuati per il quadriennio in corso. Il sostegno diretto agli artisti è infatti considerato uno strumento centrale per favorire la ricerca, la sperimentazione e la continuità professionale in un contesto culturale in costante evoluzione.
La selezione delle sei borse di studio e gli altri progetti
La valutazione delle domande è stata affidata alle sottocommissioni settoriali della Commissione culturale consultiva (CCC), che hanno esaminato i dossier sulla base di criteri di qualità artistica, coerenza progettuale e rilevanza nel panorama contemporaneo. Al termine del processo, sono stati individuati tre progetti per la musica e tre per le arti visive.
Nel settore musicale, il sostegno è andato a Chiara Dubey, artista attiva tra canto, composizione e scrittura, il cui percorso attraversa linguaggi diversi – dall’indie al pop, dal folk all’elettronica – mantenendo un solido ancoraggio alla formazione classica. Il progetto premiato, Inner Garden, rappresenta il terzo album dell’artista e si concentra su una dimensione più intima, orientata a sonorità organiche e a un ascolto consapevole.
Tra le vincitrici figura anche Julie Meletta, cantante originaria di Bellinzona, che con Rue des Martyrs propone un lavoro autobiografico in lingua francese. Il progetto ruota attorno a una narrazione familiare articolata attraverso cinque figure femminili, inserendosi in un contesto pop che ha già permesso all’artista di affermarsi a livello nazionale.
Completa il terzetto musicale la band Soulline, una delle realtà storiche del metal ticinese. Attiva da oltre venticinque anni, la formazione intende sviluppare con Ombre del Sud un concept album ispirato alle narrazioni popolari del territorio, declinate in uno stile melodic death metal con ambizioni internazionali.
Arti visive tra ricerca e territorio
Per le arti visive, le borse di creazione sono state attribuite a tre progetti che spaziano dalla scultura alla pittura, fino alle pratiche multidisciplinari. Davide Barbieri è stato premiato per una ricerca scultorea che utilizza materiali industriali e oggetti legati al mondo del giardinaggio, trasformati in forme che richiamano archetipi botanici e memorie legate all’infanzia e al gioco, senza perdere il legame con il contesto ambientale.
Noemi Pfister, pittrice, propone invece una riflessione sulle trasformazioni sociali contemporanee attraverso una pratica pittorica considerata matura e coerente, capace di intrecciare riferimenti alla storia dell’arte con immaginari attuali e nuove forme di comunità.
Il terzo progetto selezionato è quello di Abdelaziz Zerrou, artista multidisciplinare che rielabora Il canto dell’aurora di Luigi Rossi per costruire un dialogo tra pittura e video, passato e presente. L’opera mette al centro temi legati all’identità nazionale e alle storie di migrazione, affrontati attraverso un linguaggio che combina diversi media.
Un sostegno pubblico alla creazione
Le sei borse di creazione sono finanziate dal Fondo Swisslos, strumento che consente ai Cantoni di reinvestire risorse a favore di progetti culturali, sociali e sportivi. Nel caso ticinese, il sostegno alla creazione artistica si conferma una delle priorità, anche alla luce dell’elevato numero di candidature registrate.
Nel panorama delle borse di studio in Ticino, questi contributi rappresentano un tassello rilevante per accompagnare artisti e artiste nelle fasi di ricerca e produzione, favorendo al tempo stesso la pluralità dei linguaggi e il radicamento dei progetti nel territorio. Un investimento che guarda alla qualità e alla continuità della scena culturale cantonale, con uno sguardo aperto al dialogo nazionale e internazionale.



