«Questo tempo in cui l’eccezione si è fatta regola, ha portato con sé incertezza, paura, solitudine, fatica, lutti, ma ha anche saputo svelare, in modo potente e per certi aspetti sorprendente, la nostra voglia di relazione, la nostra solidarietà, il calore e il desiderio di bellezza. Il LAC è per noi questo: desiderio di vita e di bellezza, è un luogo necessario che dobbiamo cercare di frequentare quando e come ci sarà possibile. Non dobbiamo abbandonare il nostro desiderio di arte, di bellezza, di poesia. Il LAC tornerà ad essere la nostra casa, il nostro spazio di incontro. Il luogo dove conoscerci e conoscere. È nostro diritto, ma anche dovere, ricordarcelo e lavorare tutti insieme tenendo bene in mente di poter godere del privilegio che il Canton Ticino ospita uno dei più bei teatri della Svizzera».
Con queste parole il direttore artistico Carmelo Rifici introduce la stagione 2021-22, un programma ricco, articolato e colmo di novità il più possibile capaci di interessare un pubblico sempre più ampio.
La programmazione riparte dal bel successo del progetto digitale Lingua Madre – Capsule per il futuro, in cui lo stesso direttore artistico, affiancato da Paola Tripoli e da un comitato editoriale composto da Lorenzo Conti, Angela Dematté, Riccardo Favaro e Francesca Sangalli, durante la seconda chiusura forzata del LAC ha ripensato la creazione artistica sia concettualmente, grazie ad un manifesto declinato in dieci punti, sia nella prassi, producendo decine di creazioni audio, video e testuali. Vincitore del Premio Hystrio nella categoria Digital Stage, – la cerimonia di consegna si terrà il 12 settembre a Milano – Lingua Madre ci ha accompagnati nei lunghi mesi della pandemia e continuerà a farlo sia durante la 30esima edizione del FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, sia nel corso della stagione 2021-22 di teatro, danza e musica.
Una stagione ricca di nuove produzioni; due già annunciate e mai andate in scena, Fedra di Leonardo Lidi e La bottega del caffè di Igor Horvat, la nuova creazione diretta da Rifici il cui progetto è in fase di scrittura, gli attesi debutti di Trickster-p con Eutopia, di Daniele Finzi Pasca con Nuda, di Metastasis di Gabriele Marangoni qui in forma compiuta dopo il preludio di Lingua Madre, di Bros di Romeo Castellucci, artista di cui Rifici segue con attenzione il percorso artistico, al pari di una performer come Annamaria Ajmone di cui vedremo La notte è il mio giorno preferito, di Oyes del giovane e promettente Stefano Cordella, di Kiss! (Loving Kills) secondo capitolo dell’indagine sui sentimenti condotta dal ticinese Collettivo Treppenwitz qui diretto da Camilla Parini e, in apertura di stagione, di Sogno di una notte di mezza estate, commedia shakespeariana riletta da Andrea Chiodi che dirige un cast vivo, brillante: la comicità come terapia, come rilascio dei pensieri più cupi.
La danza attraversa la stagione in modo importante sia nell’interpretazione dei grandi ensemble sia in assoli o piccole creazioni coreografiche. La bella addormentata del Balletto Yacobson di San Pietroburgo e Lo Schiaccianoci nell’interpretazione della celebre Accademia di danza Vaganova, il Ballet du Grand Théâtre de Genève accanto alla Kibbutz Contemporary Dance Company e la prima internazionale di We Want It All, lavoro che riassume la storica collaborazione tra il coreografo Emio Greco e il regista Pieter Scholten. La scena coreografica svizzera sta rivelando talenti da seguire con attenzione come quelli di Alexandra Bachzetsis, Francesca Sproccati, Ruth Childs, Tabea Martin, Lea Moro. Insieme a Virginie Brunelle e Annie Hanauer, Lea Moro è tra le protagoniste della prima edizione di LAC Dance Project; il progetto nasce con l’obiettivo di porre le basi per creare un ponte culturale tra Svizzera, Europa e Nord America grazie alla creazione di tre lavori coreografici la cui prima assoluta sarà a Lugano a fine maggio 2022. LAC Dance Project intende valorizzare il rapporto tra arte, corpo e movimento, intuizione che nacque in Ticino, grazie all’esperienza del Monte Verità, consolidata e diffusa nel mondo nelle pratiche di Rudolf Laban.
«La stagione è stata programmata superando le mille difficoltà della pandemia – ha dichiarato Rifici – ma nonostante ciò non nascondo la soddisfazione di poter annunciare che avremo la straordinaria occasione di vedere le nuove creazioni di due protagonisti della scena teatrale mondiale come Christoph Marthaler e Romeo Castellucci, accanto alle prove d’attore di grandi interpreti: Massimo Popolizio, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Valter Malosti, Giuseppe Cederna, Giorgia Senesi, Bruna Rossi, Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Anna Foglietta, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Paola Minaccioni, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini». La stagione non manca di offrire occasioni di musica d’autore come quella di Giovanni Allevi e Goran Bregovic; di intrattenimento grazie a volti noti e amati come Giacomo Poretti, Lella Costa, Virginia Raffaele, Giorgio Panariello; i sempre amati Legnanesi, i grandi musical e il gospel natalizio; nel mese di aprile festeggeremo i Mummenschanz, pluripremiata compagnia elvetica giunta all’importante traguardo dei cinquant’anni di attività nel corso dei quali si sono esibiti in tutto il mondo grazie ad un linguaggio scenico di indiscussa originalità.
La stagione è tutto questo e molto altro grazie a numerose collaborazioni: continua il virtuoso e necessario rapporto con FIT Festival, per un teatro anticonvenzionale e capace di leggere il presente nella sua complessità, così come il percorso condiviso con la mediazione culturale per le proposte pensate per le famiglie nell’ambito del programma LAC edu, la Rassegna Senza confini – Teatro Pan e con PiazzaParola per per la letteratura. Prosegue inoltre il consolidato legame con la rassegna HOME al Teatro Foce, e la collaborazione, sempre al Foce, con il Centro Artistico MAT, diretto da Mirko D’Urso, per la costruzione di una rassegna di spettacoli dedicati agli artisti più giovani. Continua il sostegno a Luminanza, progetto di formazione per giovani autori teatrali, iniziativa che intende essere un vero e proprio “reattore per la drammaturgia contemporanea”. Prosegue la collaborazione con l’Orchestra della Svizzera Italiana in occasione del concerto di San Silvestro e di Presenza, prima edizione del festival di Pentecoste di cui sarà protagonista la celebre violoncellista Sol Gabetta.
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Sleeping beauty photo Yacobson Ballet3