Ieri, le aule storiche del Collegio Papio di Ascona hanno accolto un pubblico numeroso e d eterogeneo, riunito per ascoltare una conferenza dedicata alla filantropia e al mecenatismo, nel mondo contemporaneo. Protagonista della serata è stata Elisa Bortoluzzi Dubach, esperta internazionale in materia, che ha offerto una riflessione profonda sul tema, partendo da un personaggio molto competente ed anche a lei molto vicino: suo padre, Emilio Bortoluzzi.
L’incontro, organizzato per celebrare la donazione della preziosa collezione libraria di Bortoluzzi al Collegio Papio, si è aperto con i saluti istituzionali di Don Patrizio Foletti, rettore del Collegio, e dell’onorevole Michela Ris, vicesindaco di Ascona. Entrambi hanno evidenziato il ruolo cruciale che la filantropia svolge nel rafforzare il tessuto culturale e sociale delle comunità, sottolineando come l’esempio di figure illuminate come Bortoluzzi rappresenti un modello di ispirazione.
Elisa Bortoluzzi Dubach ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso le dinamiche del mecenatismo odierno, analizzando il rapporto tra benefattori e beneficiari, le sfide legate alla sostenibilità economica e l’importanza di un impegno che vada oltre la semplice donazione finanziaria. “La filantropia non si misura solo in termini monetari”, ha affermato, “ma anche attraverso il tempo, le competenze e la passione che si dedicano a una causa.”
Particolarmente toccante è stata la rievocazione della figura di Emilio Bortoluzzi, uomo di scienza e di cultura, medico rianimatore di grande valore e poeta raffinato, autore di dodici raccolte poetiche. La sua ultima opera, Fuori scala, pubblicata all’età di 95 anni, testimonia una vitalità intellettuale straordinaria. La collezione libraria donata al Collegio Papio non rappresenta solo un lascito materiale, ma un ponte tra generazioni, un invito a coltivare la curiosità e il sapere.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento persone, provenienti non solo dal Ticino ma anche da città svizzere e italiane come Zurigo, Varese e Bergamo. Il dibattito, moderato dal vicerettore Paolo Scascighini, ha offerto spunti stimolanti grazie anche agli interventi degli studenti della Scuola media, che hanno dimostrato una sorprendente maturità nel riflettere sul valore della gratitudine e del dono.
A conclusione della serata, un aperitivo informale ha creato l’occasione per proseguire il dialogo in un clima conviviale, favorendo incontri e scambi di idee tra i partecipanti. La conferenza ha lasciato un messaggio chiaro: la filantropia non è solo memoria del passato, ma una bussola per il futuro, capace di orientare le scelte individuali e collettive verso un bene condiviso.