Quali sono gli obbiettivi statutari della fondazione?
«La Fondazione del Ceresio ha scopi molto ampi secondo il proprio statuto: “lo scopo è sostenere iniziative benefiche di pubblica utilità senza scopo di lucro in Svizzera e all’estero soprattutto nei campi educativo, culturale, scientifico, medico, della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario”. Siamo una Fondazione di famiglia legata alla Banca del Ceresio».
Quali progetti avete sostenuto in passato, quali quelli attuali?
«Attualmente la nostra strategia si basa su tre direttive principali: 1) aiuto alle persone fragili o bisognose di sostegno in Ticino, attraverso l’affiancamento di varie entità, quali ad esempio: la Croce Rossa (rifugiati minori non accompagnati, aiuto allo studio), Tavolino Magico e mense sociali, Volontariato Vincenziano, Sostare (avviamento all’apprendistato), Tragitto (integrazione famiglie rifugiate), Superar (insegnamento gratuito della musica), AFTA , Culla Arnaboldi. 2) affiancamento di quattro ospedali missionari in Africa, di cui due in Uganda uno in Sud Sudan e uno in Benin, e di cinque scuole distribuite tra Sud Sudan, Nepal e Brasile. Seguiamo ogni istituzione con pazienza nel tempo. Oltre a porre attenzione alla gestione amministrativa delle istituzioni affiancate, cerchiamo di usare nuovi strumenti di donazione. Per esempio il “Result Base Financing”, in cui si lega l’elargizione ai risultati effettivamente ottenuti dal beneficiario.3) una cinquantina di borse di studio sia in Ticino che all’estero. La maggioranza di esse servono ai ragazzi per ottenere una formazione a livello di avviamento professionale o universitario. Gli studenti, che partono da situazioni svantaggiate, sono accompagnati dalla Fondazione del Ceresio fino alla conclusione dei loro studi. Sosteniamo inoltre un dottorando in ricerca scientifica presso IRB (Istituto di Ricerca in Biomedicina).
Qual‘ è la sua visione per i prossimi anni, quali interventi contate di attivare e con quale criterio operate le vostre scelte?
«I nostri Consiglieri seguono con molto impegno ogni nostra donazione, in modo professionale e gratuito. Cerchiamo di affiancare per anni le istituzioni che aiutiamo, in modo che si crei un proficuo rapporto di fiducia, allo scopo di vederle crescere e possibilmente di poter accrescere il nostro impatto benefico nel tempo. Crediamo che quello che ci contraddistingue rispetto ad altre Fondazioni sia proprio l’impegno personale e professionale (ancorché gratuito) con quale aiutiamo le istituzioni che ricevono le nostre donazioni. I progetti che affianchiamo devono essere seri e ragionevoli e rispondere a criteri di pertinenza, efficienza, efficacia, impatto e dove possibile anche sostenibilità. Nel futuro prossimo procederemo ad un’analisi delle donazioni fatte in questi primi 15 anni di vita della nostra Fondazione, per valutare l’efficacia della nostra strategia».
La versione completa di questo articolo la potrete trovare all’interno dell’edizione cartacea di Ticino Welcome oppure su Issu a pagina 172