La riflessione di base che ha portato Alberto Di Stefano a farsi promotore di questa iniziativa è: “La fine del segreto bancario, la crisi del debito dei paesi limitrofi del 2008 e il conseguente dissesto del settore finanziario a livello mondiale, hanno prodotto un contraccolpo importante per Lugano, la cui economia è cresciuta fortemente dipendente da questo settore”.

Di conseguenza – continua la riflessione – i dipendenti del settore bancario-finanziario si sono quasi dimezzati e il gettito fiscale e il contributo al PIL si sono molto ridotti. Secondo gli organizzatori, non sono però state attivate delle alternative valide. Si è ad esempio sviluppato un settore importante intorno al commercio delle materie prime, con oltre 100 società presenti ed un gettito fiscale di oltre 70 milioni di franchi svizzeri. Ma i numeri non sono confrontabili con quelli del settore indicato in precedenza. Un indicatore della crisi è l’elevato debito pubblico, l’elevato numero di locali commerciali sfitti e le difficoltà di tanti piccoli commerci che vivevano grazie agli acquisti degli italiani che depositavano denaro in Svizzera.

In questo stesso periodo sono state realizzate iniziative di grande respiro che danno lustro a Lugano e al Ticino in settori diversi. Sul piano culturale il LAC, il MASI e l’OSI, sul piano della formazione e della ricerca l’USI, la SUPSI, l’IRB e lo IOR per il settore sanitario, le imprese innovative attive in Ticino, le varie associazioni e fondazioni private che svolgono attività culturali sul territorio. È indispensabile riflettere concretamente sulle possibilità di sviluppo di Lugano e del Ticino in considerazione di quanto esiste e delle iniziative necessarie.

L’obiettivo del Lugano Forum 2030, che inizia con un giornata di studio aperta al pubblico, è di creare una visione ad ampio respiro e di indicare una missione per gli attori coinvolti. Saranno invitati alcuni protagonisti della vita economica, culturale e sociale del Cantone perché si esprimano sugli attuali punti deboli e su quelli forti in base alla loro esperienza, e diano indicazioni strategiche e dei relativi impatti.

Il programma del Lugano Forum 2030

  • 9.00 Caffè di benvenuto
  • 9.30 Saluti On. Christian Vitta, Consigliere di Stato On. Filippo Lombardi, Municipale di Lugano
  • 9.45 Boas Erez, Rettore Università delle Svizzera Italiana (USI) Per una Lugano aperta, innovativa e accogliente
  • 10.00 Prof. Carmine Garzia, SUPSI L’economia ticinese tra resilienza e nuove sfide competitive
  • 10.15 Luca Gambardella, USI e Artificialy Lugano città digitale consapevole
  • 10.30 Alida Carcano, Chief Investment Officer&Board Member BG Valeur Il futuro del Private Banking
  • 10.45 Gabriele Corte, Direttore Generale Banca del Ceresio Lugano ieri, oggi e domani
  • 11.00 Pausa Caffè
  • 11.30 Prof. PhD, Marco Bernasconi, Fiscalista Il condono dell’imposta nel diritto federale e nel diritto cantonale ticinese
  • 11.45 Tobia Bezzola, Direttore Masi Uno sviluppo sostenibile – Che cosa vuole dire per la vita artistica a Lugano?
  • 12.00 Luca Mascaro, CEO Sketchin Lugano moves. Vivere e muoversi a Lugano nel 2030. Un progetto di Transition Design
  • 12.15 Conclusioni e discussione
  • 12.30 Aperitivo.

Moderatore: Giancarlo Dillena, Università della Svizzera Italiana, opinionista.