La crescita dell’utile di esercizio (+8,6%) consente all’Istituto di rafforzare ulteriormente il livello dei fondi propri attribuendo CHF 24 milioni a riserve per rischi bancari generali. Il versamento alla Proprietà cresce a CHF 35,4 milioni dai CHF 33,2 milioni nel 2015 (+6,6%). A questo importo va aggiunta anche la remunerazione sui prestiti ricevuti dal Cantone (di CHF 60 e 80 milioni), che porta BancaStato a versare nelle casse statali complessivamente quasi CHF 40 milioni (+12,9%). Il risultato da operazioni su interessi – ovvero la principale voce dei ricavi di BancaStato – cresce di CHF 1,1 milioni a CHF 132,1 milioni (+0,8%) grazie all’aumento dei volumi commerciali e a una gestione accurata della struttura del bilancio.  Il risultato da attività di negoziazione non conferma il risultato record del 2015 e si attesta sui livelli del 2014, a CHF 13,3 milioni (-14,2%). L’evoluzione è dovuta in primo luogo alla maggiore stabilità sui mercati dei cambi rispetto al 2015. Gli altri risultati ordinari progrediscono del 34,8%, passando da CHF 4,7 milioni a CHF 6,3 milioni. Complessivamente i ricavi netti risentono della particolare situazione di mercato e ammontano a CHF 178,1 milioni, in calo del 2,5%. Ne consegue un risultato d’esercizio per il 2016 pari a CHF 69 milioni, superiore ai CHF 63,5 milioni realizzati nel 2015 (con una crescita quindi pari all’8,6%). La voce ricavi straordinari – che nel 2015 includeva il ricavato di CHF 6,8 milioni della vendita della propria partecipazione al capitale di Swisscanto Holding AG (ceduta alla Banca Cantonale di Zurigo) – si riduce a CHF 2,5 milioni.  

Nel 2015 la Banca aveva contabilizzato fra i costi straordinari il contributo di CHF 6 milioni alla Fondazione del Centenario BancaStato, a cui è assegnato il compito di promuovere lo sviluppo economico del Ticino facilitando l’accesso al capitale a nuove aziende innovative per in tramite di TiVenture SA. Nonostante si estenda a tutti i servizi di una banca universale, anche durante il 2016 l’attività di BancaStato resta principalmente basata sulla concessione di crediti ipotecari, che si attestano oltre i CHF 8,2 miliardi risultando in crescita di CHF 489 milioni (+6,3%). Siccome il livello dei tassi di interesse permane sui minimi storici, il portafoglio creditizio si conferma quasi integralmente strutturato su mutui ipotecari a tasso fisso.  I crediti nei confronti della clientela diminuiscono del 5%, ovvero di CHF 83,8 milioni, per attestarsi a quota CHF 1,58 miliardi. I crediti nei confronti degli enti pubblici si fissano a CHF 674 milioni (-11,4%). I crediti a privati e aziende permangono sui livelli del 2015 a CHF 910 milioni (+0,3%). Nel contesto della raccolta, gli impegni risultanti da depositi della clientela segnano un’importante progressione di CHF 759 milioni per attestarsi a oltre CHF 7,5 miliardi (+11,2%), confermando l’evoluzione in atto da diversi anni.  Il totale di bilancio della Banca passa da CHF 11,4 miliardi a fine 2015 a quasi CHF 12,2 miliardi al 31.12.2016 (+6,7%).  

Il volume dei patrimoni in gestione presso BancaStato (Assets under Management) aumenta di CHF 901 milioni (+9,6%) attestandosi a oltre CHF 10,3 miliardi. L’afflusso netto di denaro fresco (Net New Money) è di CHF 960 milioni. La redditività di BancaStato in termini di Return on Equity (ROE) prosegue la sua evoluzione positiva pluriennale, passando dal 7,9% all’8,3%. Il Return on Risk Adjusted Capital (RORAC) – che misura la redditività dei fondi propri medi aggiustati al rischio – migliora ulteriormente, crescendo dal 13,8% al 14,6%. Anche l’indicatore di efficienza – determinato dal rapporto fra costi di esercizio e ricavi netti (Cost/Income) – continua nel suo andamento positivo   evidenziato a partire dal 2010, passando dal 54,8% nel 2015 al 54,6% del 2016. Gli effettivi di personale passano da 400,85 unità di personale convertiti in impiego a tempo pieno (UP) al 31 dicembre 2015 a 392,90 UP a fine 2016. La solidità della Banca (Capital Adequacy), determinata in base al rapporto tra i fondi propri necessari e i fondi propri disponibili, calcolati secondo i canoni di Basilea, scende dal 211,9% di fine 2015 al 201,1%, a fronte di un requisito regolamentare del 140% per una banca di categoria IV quale BancaStato. Tutti gli indicatori di solidità previsti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali si riconfermano su valori giudicati positivi dall’Istituto. Considerando anche il cuscinetto anticiclico introdotto dal Consiglio Federale nel 2013 e raddoppiato nel 2014, il Core Tier 1 (CET1) passa dal 12,5% al 12,2%, il Tier 1 scende dal 14,9% al 14,4%, mentre il Tier 2 passa dal 17,0% di fine 2015 al 16,1% a fine 2016.