Una necessaria premessa. Che cosa si intende per asset digitali?
«Gli asset digitali sono beni che esistono in formato elettronico e possono essere posseduti, scambiati o utilizzati. Questi includono criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, che operano su tecnologie Blockchain, così come token non fungibili (NFT), che rappresentano proprietà uniche di opere d’arte digitali, musica, video e altro. Gli asset digitali possono avere un valore economico significativo e sono spesso utilizzati per investimenti, collezionismo o come parte di strategie di marketing».
Il sistema finanziario svizzero si è da tempo focalizzato su una approfondita conoscenza delle criptovalute, onde mettere a punto adeguate strategie per la loro gestione. Con quale risultato?
«Nel panorama bancario svizzero sono oltre una trentina gli istituti che, nel ventaglio della propria offerta, includono il settore delle criptovalute. Sono due le banche che offrono unicamente servizi “crypto” alla propria clientela (Sygnum e Amina). Quasi una ventina sono quelle che hanno anche questa tipologia di offerta, dunque permettono alla clientela di custodire asset digitali come bitcoin all’interno di wallets detenuti dalla banca stessa; inoltre permettono l’acquisto e la vendita di criptovalute tramite la banca e altri servizi come lo staking (per importanza vanno citati su tutti Postfinance e Swissquote). Infine, ci sono circa una quindicina di istituti i quali hanno una visione tollerante verso il tema delle criptovalute e della Blockchain, dunque che non offrono servizi specifici ma che accettano clientela che opera in qualche modo in questo ambito».
Anche ONE Swiss Bank opera da anni in questo mercato. Con quale tipo di approccio?
«Parlerei senz’altro di un approccio proattivo rispetto al tema degli asset digitali, con uno sguardo alla clientela tradizionale la quale desidera una diversificazione del portafoglio attraverso questa nuova asset class innovativa, ma anche alle nuove generazioni che muovono spesso i primi passi nel settore degli investimenti utilizzando dispositivi smart e tecnologici proprio con le criptovalute. Offrire questo servizio ci permette di soddisfare la clientela esistente e di conquistare quella del futuro».
Avete creato un desk specializzato. Di che cosa si tratta?
«ONE swiss bank dispone di un desk specializzato in quella nicchia di mercato che sono investitori di criptovalute. Questi possono essere coloro che hanno acquistato asset digitali agli inizi di questo mercato (permettendo loro di moltiplicare il capitale investito esponenzialmente) oppure traders indipendenti che negli anni sono stati in grado di fare performances molto superiori rispetto ai mercati tradizionali. Questi soggetti, i quali operano al di fuori del sistema finanziario tradizionale, quando decidono di finalizzare il profitto tramutandolo in valuta tradizionale (CHF, EUR, USD per esempio), necessitano di un porto di approdo che gli permetta di rientrare nel sistema, ovvero di una banca che accolga il frutto di questa loro attività».
Stiamo in generale parlando di investimenti importanti. Ciò comporta da parte vostra una particolare cautela e vigilanza?
«Assolutamente sì, questo è un punto senza dubbio fondamentale. Tutto ciò implica da parte nostra una profonda padronanza dei meccanismi che regolano la Blockchain come pure dell’attività che viene svolta all’interno dei cosiddetti exchanges, le piattaforme dove vengono negoziate le criptovalute.
Pertanto, prima di autorizzare l’attività di un cliente, grazie alle nostre capacità analizziamo in maniera certosina tutta l’operatività svolta, partendo dal primissimo istante in cui il soggetto entra in contatto con gli asset digitali fino al momento dell’uscita finale verso la banca. È una attività dispendiosa, a dipendenza della complessità di ogni singolo caso. Tutto viene svolto nel massimo rispetto della normativa in ambito di lotta al riciclaggio di denaro, dove si necessita dell’ausilio di specialisti i quali analizzano con precisione ed accuratezza ogni singola transazione, così da avere la certezza definitiva che i fondi in arrivo siano conformi alle regole vigenti».
In conclusione, a chi si rivolge il vostro servizio?
«Il nostro servizio è prettamente indirizzato a una clientela con patrimoni sostanziosi, proprio perché il lavoro preventivo di controllo richiede notevoli risorse. Grazie a questo servizio siamo stati in grado di attrarre nuova clientela e le richieste sono in costante aumento».