Una recente comunicazione della FINMA, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, ha generato notevole preoccupazione nel settore dei gestori patrimoniali in Svizzera, con ripercussioni significative anche nel Ticino. Le fatture relative alla tassa di vigilanza 2025, basate sul bilancio FINMA 2024, rivelano un sensibile aumento dei costi, portando la spesa media per singola società a circa CHF 6’500, un incremento marcato rispetto ai CHF 3’148 del 2023. Questo rincaro, sommato agli oneri degli Organismi di Vigilanza (OV), può far lievitare il costo totale della sorveglianza fino a CHF 10’000 o più per alcuni operatori.

L’Associazione Svizzera di Gestori Patrimoniali (ASG), voce autorevole del settore, ha prontamente espresso le proprie perplessità, evidenziando come, nella maggior parte dei casi, la quota imputabile direttamente alla FINMA superi di gran lunga le tariffe applicate dagli stessi Organismi di Vigilanza per la loro attività di sorveglianza. La situazione ha acceso un dibattito sui principi che regolano la ripartizione dei costi e sulle vie di ricorso disponibili per le società assoggettate.

I principi e le criticità del sistema FINMA

La legislazione elvetica prevede che l’intero onere finanziario della FINMA ricada sul settore finanziario vigilato. Tali costi sono suddivisi in due categorie principali: gli “Emolumenti”, oneri diretti per servizi specifici (autorizzazioni, modifiche), e le “Tasse di Vigilanza”, costi generali di funzionamento ripartiti tra i settori e rifatturati ai titolari di autorizzazione FINMA. Per i gestori patrimoniali, la FINMA inoltra la fattura agli OV, che la distribuiscono tra i propri affiliati, spesso in modo uniforme.

La principale critica sollevata dall’ASG riguarda la limitata applicazione del “principio di causalità” nella ripartizione. Nel 2024, nel settore della “vigilanza degli OV”, solo il 30% dei costi era legato a oneri diretti, mentre il restante 70% era costituito dalla tassa di vigilanza. Questo meccanismo, secondo l’associazione, manca di trasparenza e penalizza le entità con modelli di business più semplici, costringendole a sostenere una parte degli oneri generati da pratiche e casistiche più complesse affrontate dall’Autorità.

Limitate vie di ricorso e falsi miti

I gestori patrimoniali hanno possibilità di ricorso legale solo per gli oneri direttamente fatturati, i quali, nella maggior parte dei casi, sono considerati ragionevoli. Al contrario, la tassa di vigilanza, trasmessa indirettamente tramite gli OV, non offre vie di ricorso né per l’ASG né per i singoli gestori. Sebbene gli OV possano contestare tale tassa, finora nessuno lo ha fatto, a causa delle scarse probabilità di successo.

L’ASG ha inoltre voluto sfatare alcuni comuni malintesi. L’idea che “i piccoli paghino per i grandi” non trova riscontro oggettivo; la dimensione di un istituto non è un criterio giuridicamente valido per la ripartizione dei costi, e la normativa si basa sul numero di entità affiliate. Analogamente, la crescita degli effettivi della FINMA nel settore “Vigilanza degli OV” è stata una risposta necessaria all’ondata di oltre 1’500 richieste di autorizzazione gestite in tempi brevi, e non un segno di sviluppo a scapito delle piccole imprese.

L’iniziativa politica come unica soluzione all’aumento dei costi

Di fronte a questa situazione, l’ASG è convinta che solo un’iniziativa politica possa portare a un cambiamento duraturo. L’associazione ha già intrapreso un percorso di coordinamento con altre associazioni mantello per affrontare la questione, concentrandosi in particolare sulle risorse impiegate dalla FINMA per la vigilanza sui gestori patrimoniali.

Con l’ondata di richieste di autorizzazione ormai superata e un numero inferiore di pratiche da gestire, l’ASG ritiene legittimo attendersi una riduzione dell’eccedenza di personale nella FINMA. L’associazione si oppone all’impiego del personale inizialmente assunto per le autorizzazioni in un’eccessiva attività di vigilanza sugli Organismi di Vigilanza, che, per loro natura e per legge, operano in autonomia. L’intervento politico dell’ASG si focalizzerà su questo punto cruciale, con i prossimi passi in preparazione durante l’estate.

Per maggiori informazioni sulle attività dell’ASG, è possibile consultare il loro sito ufficiale: Associazione Svizzera di Gestori Patrimoniali (ASG).