Professor Andreas Passano, qual è stato fino ad oggi il suo percorso formativo e qual è attualmente il suo ambito di specializzazione?

«Ho iniziato il mio percorso formativo in economia presso l’Università de, lla Svizzera italiana a Lugano, incoraggiato da mio padre. Fin da subito, grazie alla mia passione per i numeri e l’informatica, mi sono trovato nel contesto ideale e mi sono appassionato alla finanza. Durante il Bachelor ho lavorato come assistente per un corso di programmazione, esperienza che ho poi proseguito anche durante il Master in Digital Finance, collaborando attivamente alla didattica e alla ricerca accademica.

Parallelamente agli studi, ho maturato esperienze pratiche rilevanti, a partire da UBS nel team di Fund Pricing, fino all’attuale ruolo di analista presso Onfinance, dove da tre anni mi occupo di prodotti strutturati e derivati, sviluppando soluzioni su misura per gli investitori istituzionali. In questo contesto, ho avuto modo di affinare competenze quantitative, di programmazione e di analisi di mercato, potendo imparare dai più competenti in materia. Ci tengo a far notare che quest’anno la Onfinance compie 25 anni in Ticino. Attualmente insegno anche Python applicato alla finanza presso l’USI e ho co-fondato Dedalo Partners nel 2024, una azienda indipendente di analisi e soluzioni di investimento e consulting».

Da settembre lei sarà docente al master dell’USI in finanza. Quali argomenti affronterà nel suo corso?

«A partire da settembre terrò un corso al Master in Finanza dell’USI dedicato all’utilizzo di Python per risolvere problemi quantitativi in ambito economico e finanziario. L’obiettivo è fornire agli studenti le competenze necessarie per affrontare in autonomia progetti, analisi e tesi di ricerca che richiedono l’elaborazione di dati complessi o l’implementazione di algoritmi. Tra i temi trattati ci saranno: l’ambiente Jupyter e Anaconda, la programmazione modulare, la gestione efficiente dei dati, l’utilizzo di API finanziarie e servizi di AI, l’ottimizzazione numerica, e le best practices per scrivere programmi robusti e riutilizzabili. Il corso ha un taglio molto pratico e punta a rendere Python uno strumento quotidiano per il lavoro analitico degli studenti».

Che cosa si prova ad essere il più giovane docente universitario svizzero a soli 25 anni?

«Essere, a 25 anni, il più giovane docente universitario in Svizzera è per me un grande onore e una sfida entusiasmante. È una responsabilità che affronto con serietà e gratitudine, e che mi motiva a dare il massimo ogni giorno, sia nella preparazione dei contenuti sia nel rapporto con studenti e colleghi. Mi è sempre piaciuto imparare da persone appassionate: vedere quell’energia negli occhi di chi parla di ciò che ama mi ha sempre trasmesso la voglia di studiare. Ed è proprio questo che desidero trasmettere ai miei studenti: la passione per la materia. Voglio che capiscano l’utilità reale degli strumenti che insegno, anche se non tutti useranno Python nella loro quotidianità.

Credo inoltre che la mia giovane età mi permetta di instaurare un dialogo più diretto e autentico con gli studenti, creando un ambiente di apprendimento aperto e coinvolgente. L’insegnamento è sempre stata una mia passione, e diventare docente universitario rappresenta per me un enorme privilegio. Per questo, desidero ringraziare in modo speciale il Professor Loriano Mancini, che mi ha dato questa straordinaria opportunità».

Quali obiettivi si è posto di raggiungere in futuro sia per quanto riguarda la carriera accademica che in generale per ciò che attiene al suo progetto personale?

«Il mio primo obiettivo è continuare a crescere professionalmente all’interno di Onfinance, dove ho la fortuna di lavorare con un team di professionisti straordinari. Aspiro a diventare un esperto nel campo dei prodotti strutturati, proprio come i miei colleghi. Ora che abbiamo lanciato il nostro primo AMC, si aprono nuove frontiere e voglio dare il massimo per contribuire attivamente allo sviluppo dell’azienda.

In parallelo, ho definito obiettivi ambiziosi anche sul piano accademico e imprenditoriale. A livello accademico, intendo continuare a insegnare e contribuire alla formazione delle nuove generazioni, non solo all’USI ma anche alla International School of Switzerland (ISS), dove inizierò a settembre. Inoltre, ad agosto lancerò ufficialmente l’associazione World of Finance qui in Ticino, un’iniziativa dedicata alla promozione della cultura finanziaria che offrirà anche borse di studio a studenti che ne hanno bisogno. Voglio dare a tutti la possibilità di crescere, come è stata data a me.

Sul piano imprenditoriale, Dedalo Partners è pronta a fare un passo importante: a breve lanceremo il nostro primo fondo d’investimento in Lussemburgo, in collaborazione con partner strategici. È un progetto che riflette la mia visione di una finanza moderna, trasparente e basata su analisi quantitative solide. Sto anche proseguendo con le certificazioni professionali (IAF/FINMA e CFA), nella convinzione che la formazione continua sia la chiave per crescere sia come docente sia come advisor. È un periodo intenso — e sì, ultimamente dormo poco — ma la passione per ciò che faccio mi dà ogni giorno l’energia per affrontare nuove sfide».