Le manifestazioni previste per la prossima edizione del Salone del Mobile 2023 raduneranno, complessivamente, 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. Il Salone creerà mondi − il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, il SaloneSatellite, ne gestirà distribuzione e layout su un unico livello, percorsi estetici e culturali, spazi esperienziali e aree di sosta e riposo, conferenze, workshop verticali, mostre tematiche, bookshop, installazioni site specific, per dare ai visitatori la possibilità di un’esplorazione appassionante, soggettiva, in grado di creare connessioni, anche di business di lungo periodo. Quella di aprile, sarà l’edizione della biennale della luce (Euroluce), giunta al suo 31° appuntamento, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita, che diventa ad anello irregolare e prende ispirazione dai percorsi stradali dei tradizionali borghi italiani e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori, assicurando a ognuno uno spazio adeguato. “The city of Lights”, sarà il concept e il fil rouge tematico della biennale. Potenza di immaginario e concretezza di visione caratterizzeranno il contenuto culturale interdisciplinare curato da Beppe Finessi, che farà di Euroluce un felice laboratorio di emozioni e sapere. Grazie all’intervento preciso e intelligente di Formafantasma, il cuore della biennale sarà Aurore, una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e luogo dedicato a diversi talk. Dello studio anche il progetto di dodici Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi lungo l’intero percorso espositivo.

Oltre 550 saranno i protagonisti del 24° SaloneSatellite, che troverà una sua nuova ma naturale collocazione all’interno dei padiglioni di Euroluce (pad. 13-15), dal momento che rappresenta per antonomasia il futuro del progetto. Tema di quest’anno sarà “Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice”. Ponendo le scuole e le università di design sotto i riflettori, il SaloneSatellite vuole sottolineare il contributo indelebile che hanno dato e continuano a dare alla formazione dei nuovi designer e allo sviluppo della progettazione.

Una delle chiavi di lettura della prossima edizione del Salone sarà la combinazione tra digitale e reale, che permetterà una valorizzazione esponenziale delle esperienze, delle narrazioni, dei contenuti che accadranno giorno dopo giorno. Per questo, l’attività della piattaforma digitale si intensificherà prima, durante e dopo i giorni della manifestazione. Tra i risultati già raggiunti, circa 80 milioni di account raggiunti sul fronte social network, mentre la piattaforma digitale ha registrato 14 milioni di views nell’arco dell’ultimo anno.

Poliform

Il Salone del Mobile 2023 si presenta all’insegna di un processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento fieristico. Quali sono dunque le più importanti novità?

«Il Salone ha sempre dato prova di una straordinaria capacità di cambiamento, disponibilità e apertura al confronto e di una grande volontà di migliorarsi, innovando formule consolidate. Determinanti sono stati poi gli anni della pandemia che ci hanno costretto prima a fermarci, poi a ripartire tenendo conto di tutte le trasformazioni che nel frattempo erano intervenute a livello globale.

Riflessioni, ricerche, domande sul futuro delle fiere sono state dunque all’ordine del giorno e hanno portato a una concreta revisione del format espositivo con l’obiettivo di poter continuare a generare valore per tutta la design community. Da questa energia positiva e costruttiva, nascono le tre importanti novità di questa edizione: l’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita; il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso; la componente culturale, sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific».

Uno dei punti di forza di questa nuova visione del Salone è rappresentato dal concept “The city of Lights”. Di che cosa si tratta?

«Oggi la luce non è più solo oggetto o corpo illuminante ma è tecnologia, riguarda l’architettura e l’interazione. Vogliamo raccontare tutto questo attraverso un approccio interdisciplinare. Ci sarà moltissimo design, in primis quello prodotto Tutta la dimensione del progetto, insomma. Per questo abbiamo immaginato una sorta di “città della luce” con aree pubbliche e grandi mostre, con una curatela a più voci che vede impegnati architetti, curatori, interior e lighting designer. “The city of Lights” suggerisce non solo la quantità e la qualità dei prodotti in esposizione, ma soprattutto la potenza di immaginario e la concretezza di visione che ne caratterizzeranno il contenuto culturale. Tutto ciò renderà Euroluce un felice laboratorio di emozioni e sapere condiviso. Riformulare e accelerare l’evoluzione del layout espositivo di Euroluce (padiglioni 9-11 e 13- 15) ha senso anche, e soprattutto, in virtù di un arricchimento dei contenuti proposti dalla manifestazione. Evento di business e presentazione di nuovi prodotti, ma anche momento di promozione di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce, sia essa artificiale o naturale».

Rugiano

La responsabilità ambientale, economica e sociale sarà un impegno che guiderà ogni aspetto della manifestazione…

«Assolutamente sì. Il Salone del Mobile.Milano, ha intrapreso un percorso che lo porterà, a conclusione della manifestazione, a conseguire la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. Dopo l’edizione del 2022 che metteva al centro dei contenuti la sostenibilità con la grande installazione di Mario Cuccinella, abbiamo deciso di affrontare l’iter di certificazione ISO 20121 perché riteniamo fondamentale continuare il nostro percorso di sostenibilità misurandone i progressi in modo puntuale. Siamo un evento globale, come organizzatori sappiamo quanto sia importante condividere con tutte le aziende espositrici, gli allestitori, i visitatori, e tutto l’ecosistema del design, questa scelta etica e responsabile. In quest’ottica, il Salone si preoccupa dell’impatto che può avere costruire spazi temporanei. Così, per Euroluce, abbiamo immaginato con Formafantasma e Lombardini22 strutture modulari perché questo progetto allestitivo possa avere una continuità, se non all’interno della fiera, in altri luoghi, come già accaduto per Design with Nature di Mario Cucinella. Inoltre, la manifestazione ha avviato anche quest’anno le procedure per individuare fornitori di materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni, e si adopererà per rigenerare le risorse consumate e assorbire i rifiuti prodotti, sceglierà partner istituzionali che abbiano al centro della loro strategia una reale attenzione alle persone e al pianeta e ha già ampliato le linee guida per allestimenti sostenibili proposte l’anno scorso alle aziende espositrici».

Il Salone del Mobile 2023 e il Fuorisalone

Come nelle precedenti edizioni, ampio spazio sarà occupato dal Fuorisalone, il cui tempa quest’anno è Laboratorio Futuro, un momento di confronto per tradurre le sfide di oggi in opportunità per domani. Laboratorio come un’occasione di confronto per immaginare e costruire idee alternative attraverso momenti di dialogo collettivo, per mettere a fuoco opportunità e criticità, ma anche contraddizioni. Laboratorio come luogo di confronto, luogo concreto dove l’errore è considerato un elemento utile per evolvere. Laboratorio come metodo di lavoro condiviso, come modalità per costruire nel presente soluzioni per permettere un futuro che potrebbe altrimenti diventare miraggio.

Un tema che richiama la dimensione sperimentale del progetto e che vuole essere un invito, un’esortazione a interrogarci su come vogliamo progettare il cambiamento rispondendo alle numerose sfide che ci aspettano. E per farlo, ancora una volta, il design diventa uno strumento di riflessione e allo stesso tempo di azione collettiva.

L’edizione 2023 farà dunque luce sui temi della progettazione sostenibile, della circular economy, dell’innovazione nei materiali, della rigenerazione urbana e dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima da intendere non come una tecnologia respingente ma uno strumento che potrebbe essere parte del futuro. Il tutto con uno sguardo alle nuove generazioni, che vedranno il coinvolgimento di studenti e studentesse delle principali scuole del settore. “Laboratorio Futuro” farà da palcoscenico a mostre e installazioni, occasioni per far emergere la complessità dei temi sul tavolo. Progetti in grado di intercettare le trasformazioni in corso nella società, che propongono visioni di un futuro ambizioso e credibile, fatto di sperimentazione e concretezza. Un futuro dove il design è agente di cambiamento, oltre che uno strumento per interpretare la società.