Come nasce questa sua vocazione per l’architettura d’interni?
«Mi piace pensare di essere in un certo senso figlia d’arte in quanto discendente da un padre costruttore e da una madre artista. Nel tempo poi, oltre agli studi dedicati a questa specifica materia, ho maturato una rilevante esperienza dedicandomi alla creazione dell’immagine e all’arredo di punti vendita per clienti importanti (primo fra tutti Blumarine), spazi commerciali e pubblici (un ristorante a Bucarest è stato pubblicato su Vogue, Elle Decor, Harper Bazar), ville, case e giardini, in Ticino, in Italia e in altri Paesi europei. Tutte esperienze che mi hanno dato modo di mettere a punto un mio stile fatto di sobrietà, eleganza, luce e colore, senza dimenticare mai quel tocco di eccentricità che è un po’ la firma del mio lavoro e della mia personalità».
Quali sono gli aspetti del suo lavoro che i suoi clienti apprezzano particolarmente?
«Bisogna distinguere tra l’architettura d’interni destinata a spazi privati e quella rivolta a struttura pubbliche o commerciali. Nel primo caso è importantissima la capacità di ascoltare e immedesimarsi nei desideri, nelle aspirazioni, nello stile di vita e nel modo di abitare del committente. Creare una casa è un lavoro molto delicato, che richiede pazienza e anche doti di psicologia, ma dove poi si crea spesso un rapporto di empatia o addirittura di autentica amicizia destinato a durare anche oltre la conclusione della mia consulenza».
E per quanto riguarda invece le altre tipologie di spazi da arredare…
«Oggi chi consuma, qualunque sia la merce che sta acquistando (un prodotto, un servizio, un cibo) chiede innanzitutto di vivere un’esperienza e dunque è necessario, fin dalla scelta dell’arredo creare qualcosa che sappia dare un’emozione. In questo modo si apre il campo alla fantasia e alla sperimentazione, nella scelta e nell’uso dei materiali, delle luci, dei colori, della musica e dei suoni e perché no anche degli effetti speciali».
Che evoluzione prevede per l’interior design?
«Il futuro a cui stiamo già lavorando riguarda la realizzazione di render 3D e virtual tour 360. Partendo da semplici elementi forniti dal cliente come piantine catastali, foto, schizzi etc. siamo ormai in grado di sviluppare ogni tipo di rappresentazione digitale. Tutti questi strumenti risultano fondamentali per la comprensione e promozione di qualsiasi tipo di progetto».
Possiamo chiudere citando un recente lavoro cui si sente particolarmente legata?
«Ho appena concluso il divertente progetto di un giardino di charme a Morcote per l’associazione SinFour. È uno spazio dove realizzare eventi ed occasioni speciali. Un’atmosfera leggera, elegante, rilassante ed accattivante dove trovarsi con amici per incontri conviviali, dove poter conversare ed organizzare aperitivi o una particolare cena a tema. Contemporaneamente ho ultimato lo studio di un concept per un locale pubblico in prossima apertura a Flims. Alla base dei miei lavori c’è sempre una continua ricerca del prodotto che viene di volta in volta usato per esprimere eleganza piuttosto che seguire le tendenze della moda e ritengo che il risultato finale debba catturare sempre la bellezza e l’emozione della contemporaneità che potrà accompagnare a lungo e senza mai stancare l’utilizzatore di questi progetti».
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