La recente conclusione di miart 2025, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, rappresenta un punto di svolta nel panorama artistico globale, fondendo in modo inedito tradizione e innovazione. Miart ha trasformato il concetto di fiera in un vero e proprio festival delle arti, dove l’“amicizia” – intesa come sinergia creativa e supporto reciproco – ha fatto da filo conduttore, ispirandosi all’eredità di Robert Rauschenberg, celebrato in occasione del centenario della sua nascita.
Il percorso espositivo – organizzato da Fiera Milano e con la direzione artistica di Nicola Ricciardi, supportato da una squadra di curatori e professionisti d’eccellenza – ha visto la partecipazione di 179 gallerie provenienti da 31 nazioni, unendo in un dialogo interculturale oltre 1.200 opere che spaziano dai capolavori del primo Novecento ai linguaggi più audaci e contemporanei. La manifestazione si è strutturata in tre sezioni – Established, Emergent e Portal – per offrire una panoramica completa delle diverse tendenze artistiche in atto, mettendo in luce sia i protagonisti consolidati sia le nuove leve del settore.
Il clima vibrante e dinamico di miart 2025 ha attratto non solo collezionisti e art advisor, ma anche VIP, curatori internazionali e un vasto e appassionato pubblico, creando un’occasione unica d’incontro e confronto. Tra le iniziative che hanno arricchito l’esperienza della fiera, spiccano i “talks among friends” e il Caffè Letterario in collaborazione con Herno, eventi che hanno favorito un dialogo diretto tra artisti, critici e spettatori, contribuendo a diffondere una cultura dell’arte partecipativa e inclusiva.
Sul fronte dei riconoscimenti, l’edizione ha coronato il valore delle opere esposte con ben otto premi e commissioni, frutto del lavoro di prestigiose giurie internazionali. Il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, ad esempio, ha selezionato opere di artisti emergenti e affermati, rafforzando il legame tra istituzioni culturali e creatività individuale. In questo scenario, le acquisizioni non solo arricchiscono il patrimonio artistico custodito nella sede di Palazzina degli Orafi, ma segnano anche un impegno concreto nel sostenere il futuro della cultura visiva.
Il format innovativo della manifestazione ha superato i confini della tradizionale esposizione fieristica, trasformando miart in un laboratorio culturale che va oltre il mero scambio commerciale. Le proposte site-specific, i solo show e i group show hanno dimostrato come l’arte possa fungere da ponte tra passato e presente, rinnovando continuamente il proprio linguaggio per dialogare con le sfide contemporanee. Questo approccio, orientato alla creazione di una rete di relazioni storiche e innovative, ha permesso a miart di affermarsi non solo sul territorio italiano, ma anche sulla scena internazionale.
L’edizione 2025 ha rappresentato un trionfo di creatività e impegno, ponendo le basi per un futuro promettente. Già annunciata infatti la trentesima edizione, che si terrà dal 17 al 19 aprile 2026 e che garantisce di continuare questa tradizione di eccellenza e apertura.