Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, attraverso l’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale (UAPCD, appunto), ha iniziato il censimento del patrimonio audiovisivo del Cantone Ticino, in collaborazione con l’Associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera (Memoriav).
La prima indagine di questo tipo era stata promossa nel 2004 e aveva portato il Memoriav ha pubblicare il volume Il patrimonio musicale e audiovisivo degli archivi e biblioteche del Cantone Ticino, a cura della Fonoteca Nazionale Svizzera (FN). Il catalogo elenca fonti musicali e audiovisive presenti sul territorio e conservate presso archivi, biblioteche, comuni, parrocchie, istituzioni varie e privati cittadini, allo scopo di favorirne la conoscenza e l’accessibilità.
Ora, a partire da gennaio, l’UAPCD sta effettuando un nuovo censimento di questo importante patrimonio, che porta ad analizzare tutti gli archivi pubblici e privati costituiti da materiale fotografico e registrazioni audio e video.
L’Ufficio incoraggia fin da subito enti, organizzazioni e privati a segnalare i propri archivi tramite il sito.
“Questa nuova indagine si svolge nell’ambito di una più ampia iniziativa volta alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo svizzero – fanno sapere i dirigenti -, promossa da Memoriav su mandato dell’Ufficio Federale della Cultura (UFC). I singoli cantoni sono invitati ad aderire al progetto contribuendo al reperimento e alla raccolta di dati su fondi e collezioni. Ciò consentirà una mappatura aggiornata e dettagliata del panorama audiovisivo a livello nazionale, facilitando lo sviluppo e l’adozione di strategie di salvaguardia condivise tra cantoni e Confederazione”.
Il progetto di censimento del patrimonio audiovisivo è condotto dal Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) dell’UAPCD, in collaborazione con Memoriav, centro di competenza nazionale svizzero per le questioni relative al patrimonio audiovisivo analogico e digitale.