Ticino Bici 2045Il progetto Ticino Bici 2045 compie un passo decisivo verso la sua concreta realizzazione. Nella sua ultima seduta, il Consiglio di Stato ha infatti licenziato il messaggio con cui viene richiesto un credito di 2 milioni di franchi, destinato a finanziare la prima fase di attuazione della strategia cantonale sulla mobilità ciclabile. Si tratta di un pacchetto di interventi che accompagnerà, nel corso dei prossimi dieci anni, la pianificazione e la realizzazione delle infrastrutture dedicate alla bicicletta.

L’orizzonte temporale della strategia è di lungo periodo, ma l’impostazione operativa punta a risultati progressivi e misurabili. L’obiettivo dichiarato è rafforzare il ruolo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e per il tempo libero, proponendola come alternativa credibile all’automobile, in un’ottica di sostenibilità ambientale, efficienza degli spostamenti e qualità della vita.

Un approccio che va oltre le infrastrutture

Pur riconoscendo il ruolo centrale delle reti ciclabili, Ticino Bici 2045 non si limita alla sola dimensione infrastrutturale. La strategia prevede un insieme articolato di azioni che intervengono anche sulla comunicazione, sulla sensibilizzazione degli utenti e sulla formazione, elementi considerati essenziali per favorire un cambiamento duraturo nelle abitudini di mobilità.

Nel complesso, il piano si articola in 53 azioni concrete, sviluppate in coerenza con la Legge federale sulle vie ciclabili, entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Un quadro normativo che assegna ai Cantoni un ruolo attivo nella pianificazione e nel coordinamento delle infrastrutture ciclabili, ponendo nuovi standard di qualità e sicurezza.

La strategia cantonale è stata adottata formalmente dal Consiglio di Stato il 28 maggio e presentata al pubblico il 30 settembre, in occasione del Bike forum 2025 di Bellinzona. Il messaggio ora licenziato rappresenta il primo tassello operativo di questo percorso.

Investimenti e orizzonte temporale per Ticino Bici 2045

Le misure finanziate dal credito richiesto accompagneranno un programma di investimenti ben più ampio. Attraverso l’attuazione dei Programmi d’agglomerato, il Cantone prevede infatti di destinare circa 180 milioni di franchi, nell’arco dei prossimi dieci anni, allo sviluppo delle infrastrutture ciclabili.

Tra il 2026 e il 2035, l’obiettivo è ampliare e migliorare le reti ciclabili sia utilitarie sia dedicate allo svago, adeguare le infrastrutture esistenti ai nuovi standard progettuali, e sperimentare soluzioni innovative in grado di rispondere a esigenze di sicurezza, fluidità e integrazione con gli altri mezzi di trasporto.

Particolare attenzione sarà rivolta anche alla segnaletica, orizzontale e verticale, e alle azioni di sensibilizzazione rivolte ai diversi gruppi di utenza. Un capitolo specifico riguarda inoltre l’educazione dei giovani a un uso corretto e consapevole della bicicletta, considerata una leva strategica per consolidare nel tempo una cultura della mobilità sostenibile.

Prime misure già in corso

Alcuni provvedimenti previsti da Ticino Bici 2045 sono già stati avviati e non richiedono investimenti supplementari. Tra questi figura la definizione di nuovi standard progettuali per le infrastrutture ciclabili, che verranno formalizzati in apposite schede tecniche nel corso del 2026.

Un altro esempio concreto è rappresentato dalla sperimentazione della prima strada ciclabile del Cantone, lungo via Bramantino a Locarno. Il progetto, sviluppato in collaborazione con la Città, è iniziato all’inizio di dicembre e proseguirà fino alla fine del 2026, con l’obiettivo di testare soluzioni innovative e valutarne l’impatto sulla sicurezza e sulla convivenza tra le diverse modalità di trasporto.

Una strategia di accompagnamento

Con il licenziamento del messaggio, Ticino Bici 2045 entra quindi nella sua fase di accompagnamento operativo. Non un semplice piano di costruzione di piste ciclabili, ma una strategia trasversale che mira a integrare la bicicletta nel sistema complessivo della mobilità cantonale.

Il credito richiesto rappresenta un investimento mirato, pensato per sostenere l’evoluzione delle infrastrutture e, allo stesso tempo, favorire un cambiamento culturale. Un passaggio ritenuto indispensabile affinché la crescita della mobilità ciclabile non resti solo un obiettivo programmatico, ma si traduca in un utilizzo concreto e diffuso sul territorio ticinese.