Il Consiglio di Stato ticinese ha ricevuto a Palazzo delle Orsoline a Lugano la visita di Roberto Balzaretti, ambasciatore svizzero a Roma, in un incontro che ha confermato la volontà di consolidare il dialogo tra Svizzera e Italia.
Balzaretti, che ha assunto il ruolo diplomatico a Roma nel gennaio 2025 dopo un’esperienza quadriennale a Parigi come ambasciatore svizzero presso la Francia e il Principato di Monaco, ha voluto incontrare le autorità cantonali per un momento di riflessione sui rapporti bilaterali. Alla riunione ha preso parte il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, insieme agli altri membri del governo cantonale.
Temi al centro del confronto
Durante la visita di cortesia, l’agenda ha toccato questioni politiche e sociali di stretta attualità. Si è parlato del ruolo del Ticino come ponte naturale tra i due Paesi, non solo sul piano economico ma anche su quello culturale e istituzionale. Sono stati analizzati gli sviluppi dei flussi transfrontalieri, le collaborazioni accademiche e scientifiche e le opportunità derivanti dalle reti economiche italo-svizzere.
L’incontro ha permesso inoltre di ribadire l’importanza del dialogo tra Roma e Berna in un momento storico caratterizzato da nuove sfide geopolitiche ed energetiche, che inevitabilmente hanno ripercussioni anche a livello regionale.
Un ticinese a Roma
Nato e cresciuto in Ticino, Roberto Balzaretti porta nella capitale italiana non solo la sua lunga esperienza diplomatica, ma anche una sensibilità particolare verso le tematiche che toccano da vicino il Cantone. La sua carriera, costruita attraverso incarichi di prestigio in Europa, gli consente di muoversi con competenza nel delicato equilibrio delle relazioni internazionali.
Una presenza simbolica
La visita a Bellinzona non ha avuto carattere operativo, ma ha assunto un valore simbolico importante: confermare la vicinanza tra le istituzioni federali, il corpo diplomatico e le autorità cantonali. Le fotografie ufficiali dell’incontro, messe a disposizione dalla Cancelleria dello Stato, sottolineano la dimensione di dialogo e collaborazione che ha contraddistinto l’appuntamento.