In un’epoca dove le certezze sembrano sgretolarsi una dopo l’altra, dalla geopolitica ai cambiamenti climatici, passando per la fine dell’Europa come la conosciamo, sorge una domanda pressante: come possiamo interpretare e, soprattutto, orientare il nostro futuro? È questo l’interrogativo che anima “Nel Futuro – Il Tramonto dell’Europa?”, un nuovo ciclo di incontri promosso dall’Associazione Fare arte NEL nostro tempo.
Dopo un primo, stimolante percorso nel 2024, l’associazione prosegue la sua missione di approfondire le grandi trasformazioni che stanno ridisegnando il nostro presente. L’Occidente si trova di fronte a un crocevia cruciale, con paradigmi culturali, politici ed economici in profonda mutazione. Le tensioni geopolitiche, i conflitti bellici che scuotono le nostre coscienze, le sfide migratorie senza precedenti e l’urgenza di una crisi ambientale sempre più incombente, disegnano uno scenario di complessità crescente. A ciò si aggiunge un preoccupante arretramento dell’impegno internazionale su temi vitali come il clima, l’istruzione e la cooperazione, che sembrano quasi cadere nell’oblio.
Di fronte a questa instabilità, “NEL” propone un approccio audace e interdisciplinare. Non si tratta solo di analizzare, ma di mettere in dialogo saperi e linguaggi diversi per costruire una comprensione più completa e, perché no, per immaginare nuove soluzioni. La scienza, con la sua capacità di svelare le dinamiche profonde del cambiamento, si confronterà con la filosofia, custode delle domande etiche e delle radici del nostro pensiero. La diplomazia offrirà uno sguardo esperto sulle relazioni e le prospettive internazionali, mentre l’arte contemporanea, con la sua forza visionaria, sarà chiamata a dar forma a nuove narrazioni e visioni del mondo, sfidando la percezione di una possibile fine dell’Europa.
Il programma, che si snoderà tra giugno e dicembre 2025, vedrà alternarsi voci autorevoli provenienti da ambiti diversi: economisti, storici, filosofi, diplomatici, artisti e curatori internazionali. L’obiettivo non è solo fornire strumenti di analisi, ma creare spazi di ascolto, confronto e, soprattutto, immaginazione collettiva. Il futuro, dopotutto, non è una fatalità ineluttabile, ma un campo aperto da interrogare e, se possibile, da reinventare.
Il titolo stesso, “Il Tramonto dell’Europa?”, non è scelto a caso. Richiama una delle immagini più potenti del pensiero storico e filosofico europeo: il tramonto inteso non come fine, ma come passaggio critico, un momento di riflessione, bilancio e, forse, rigenerazione. Un invito a non rassegnarsi a un’ipotetica fine dell’Europa, ma a cogliere la crisi come un’opportunità di rinascita.
Gli appuntamenti si terranno tra le suggestive cornici di Lugano e Milano, coinvolgendo prestigiose istituzioni e offrendo al pubblico un percorso culturale di alta densità intellettuale ed emotiva.
È la fine dell’Europa? Ecco il programma
MARTEDÌ 10 GIUGNO 2025 – ORE 17.45 IL TRAMONTO DELL’EUROPA? Asilo Ciani Patio, Lugano – Viale Carlo Cattaneo 5 In collaborazione con l’Università della Svizzera Italiana e l’Associazione MSE – Multiculturalismo SolidarietàEuropa.
L’incontro si aprirà con il video “The Polar Stream” di Roberto Ghezzi, per poi affrontare temi cruciali quali “Le università e la ricerca in Europa e in Svizzera: problemi attuali e prospettive”, con la Rettrice dell’Università della Svizzera Italiana, Prof.ssa Luisa Lambertini. Seguirà una riflessione di Lorenzo Balbi, Direttore del MAMbo di Bologna, sul ruolo del museo nella società odierna. La discussione sarà moderata da Pietro Montorfani.
SABATO 18 OTTOBRE 2025 – ORE 15.00 Hall del LAC, Lugano In collaborazione con LAC edu.
Un approfondimento sulla democrazia, partendo dal pensiero politico classico con il Prof. Giovanni Giorgini dell’Università di Bologna, per poi analizzare le nuove configurazioni mondiali insieme a Bernardino Regazzoni, ex Ambasciatore di Svizzera in Italia, Francia e Cina. L’incontro si concluderà con la “Carta bianca” di Giovanna Manzotti, che presenterà video di artisti contemporanei.
GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2025 – ORE 18.00 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano In collaborazione con l’Associazione L’uomo e il clima, nell’ambito dell’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai promosso dalle Nazioni Unite.
Questo appuntamento vedrà la partecipazione di Giulio Boccaletti, fisico e scrittore italo-britannico, che esplorerà le possibili trasformazioni dell’Occidente nel prossimo futuro. Chiara Cappelletto, docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano, rifletterà sulla reazione umana tra natura e cultura. Angela Vettese, storica dell’arte, offrirà una visione sulle guerre e le minacce climatiche attraverso gli occhi degli artisti. David Pizzigoni chiuderà l’incontro con una proiezione di opere fotografiche di artisti, invitando a una riflessione collettiva. Saranno presenti gli artisti Giovanni Ozzola, Gianluca Bonetti e Anna Vivante.
Per chi desidera partecipare agli eventi o semplicemente saperne di più su questo affascinante e indispensabile ciclo di incontri che interroga la possibilità di una fine dell’Europa così come la conosciamo e, al contempo, ne cerca la rinascita, è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Associazione Fare arte NEL nostro tempo.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero fino ad esaurimento posti. Alcuni appuntamenti saranno anche trasmessi in streaming sui canali dell’associazione, per permettere a un pubblico più ampio di partecipare a questa fondamentale discussione sul nostro futuro.