Luca Cattaneo e Morena Ferrari Gamba, Presidente della Civica Filarmonica di Lugano

Quali sono le motivazioni che l’hanno indotta a immergersi nel mondo della musica assumendo la presidenza di un’istituzione prestigiosa come la Civica Filarmonica di Lugano?

M.F.G.: «Mi ha sempre affascinato la Civica Filarmonica di Lugano, fin da giovane. Io ho studiato per molti anni pianoforte, ma facevo lezioni private. Sentivo amici che invece frequentavano la Civica e dai loro racconti entusiastici avrei avuto voglia di farne parte. La Civica Filarmonica è un fiore all’occhiello per la Città di Lugano. Questa carica, sicuramente impegnativa, mi rende molto orgogliosa. Il grande impegno che ha profuso chi mi ha preceduto, l’avv. Luca Cattaneo, mi permette di ereditare una struttura ben organizzata e che mi facilita senz’altro il compito. Di questo gliene sono grata. Non è sempre così quando si assume una nuova carica».

Tenendo conto della sua ampia esperienza professionale quale specifico contributo ritiene di poter apportare allo sviluppo della Civica Filarmonica e quali progetti vorrebbe portare avanti?

M.F.G.: «Inizialmente, vorrei ascoltare, conoscere bene la struttura, i maestri e i collaboratori. La Civica conta su un’orchestra molto qualificata, iniziando dal Maestro e Direttore Franco Cesarini. Sempre sotto sotto l’Associazione vi è l’ottima banda compartecipe Filarmonica Pregassona Città di Lugano, la Scuola Musicale e la sua Junior Band, il Gruppo Tamburini e il gruppo musica da camera Quintetto Andersen. Oltre alla nostra realtà, sul territorio, sono presenti anche la Filarmonica Unione Sovico e La Filarmonica di Castagnola. A queste si aggiungono tantissime altre realtà importanti, dimostrando quando sia dinamico il settore musicale nella nostra Città. In questo panorama, vorrei creare una sinergia virtuosa fra i vari attori nella formazione musicale, per non disperdere risorse ed energie, compreso l’insegnamento all’interno delle scuole, coinvolgendo pubblico e privato, con l’obiettivo comune di allargare il numero dei giovani che studiano musica e che suonano insieme».

Franco Cesarini, Direttore artistico e Maestro della Civica Filarmonica di Lugano

Lei è da sempre particolarmente attenta al rispetto e alla valorizzazione degli aspetti culturali di Lugano. Che cosa rappresenta la Civica nella storia, nel patrimonio ideale e nella vita dei cittadini di Lugano?

M.F.G.: «La cultura in tutte le sue forme è molto importante e troppo spesso ci dimentichiamo del suo valore educativo e di coesione sociale. La formazione musicale delle giovani generazioni è un aspetto fondamentale della creazione del capitale umano, oltre che di servizio civico all’interno della città. Come dico spesso, i giovani devono riempire “una valigia” di sapere e di esperienze. La musica, ne sono convita, ha un posto importante dentro questa valigia che li accompagnerà nel viaggio della loro vita: un passepartout, facilita la comunicazione tra le persone, lo stare insieme e la socializzazione, da senso alla fatica e all’impegno quotidiano e consente la creazione di armonie non solo musicali ma anche relazionali e sociali».

La Civica Filarmonica è un’istituzione con una sua ben precisa identità, una visione e importanti valori: ce li vuole riassumere?

M.F.G.: «Promuovere e fare conoscere la musica, avvicinare i giovani a quest’ultima, sviluppare la capacità di suonare e vivere in banda, proporre percorsi formativi accessibili a tutti per imparare a suonare uno strumento da solista e in concerto con altri musicisti, sono valori che solo chi ha un legame profondo con la musica è in grado di trasmettere con passione. Forti della propria storia, vi è una grande ricerca dell’eccellenza musicale nell’insegnamento e nelle proprie esibizioni pubbliche e private, da ultimo ma non meno importante, vi è anche la promozione dell’immagine della città di Lugano a livello comunale, cantonale, nazionale e internazionale. La musica bandistica non è folklore, ma portatrice di tradizioni, che vive in mezzo alla gente e permette ad una comunità di si sentirsi parte della sua storia».

Ci racconta le principali vicende della Civica Filarmonica, la sua fondazione, le ragioni della sua popolarità presso i cittadini luganesi?

F.C.: «Con i suoi 94 anni alle spalle, la Civica Filarmonica è la più antica associazione ancora attiva di Lugano. Una particolarità distintiva è la longevità dei suoi direttori: insieme ai miei quattro predecessori, abbiamo coperto un arco temporale di 142 anni! La Civica vanta una tradizione di eccellenza musicale significativa: già nel 1912 era stata invitata al “Concours Intérnational de Musique” di Parigi, dove nella categoria “eccellenza” ottenne un prestigioso terzo posto. La società è quindi profondamente radicata nel tessuto culturale della città».

Come è attualmente composta, qual è la sua attività musicale nel corso dell’anno, in quali occasioni si esibisce?

F.C.: «La Civica è attualmente composta da circa ottanta musicisti, con età che vanno dai 15 i ai 75 anni. Durante l’anno, la società alterna concerti in sala a esibizioni all’aperto, molto apprezzate sia dalla popolazione locale che dai turisti di passaggio. La versatilità della Civica le permette di passare con agilità da un repertorio accattivante per il pubblico occasionale dei concerti all’aperto, a quello sinfonico più sofisticato dei concerti in sala».

Quali rapporti legano la Scuola Musicale con l’orchestra e come avviene l’inserimento dei ragazzi nella Civica Filarmonica di Lugano e nella Filarmonica Pregassona Città di Lugano?

F.C.: «La Civica Filarmonica di Lugano, mantiene uno stretto legame con la sua Scuola di Musica. dedicata alla formazione dei giovani musicisti (oggi più 170 allievi), offrendo un’educazione di alta qualità che li prepara ad unirsi all’orchestra. L’inserimento degli allievi nelle file della Filarmonica Pregassona Città di Lugano e della Civica Filarmonica avviene attraverso un percorso formativo strutturato. Gli studenti, dopo aver raggiunto un adeguato livello di competenza e fatto le prime esperienze nei gruppi di musica d’insieme e nella formazione giovanile “I Perdifiato” (denominazione scelta dagli stessi giovani), hanno l’opportunità di unirsi alle bande, iniziando così a suonare in un contesto orchestrale vero e proprio. Alla fine di questo percorso gli allievi possono proseguire i loro studi alle scuole universitarie come il Conservatorio».