Quali sono le principali linee di tendenza relative all’andamento del turismo in Ticino che emergono da una lettura dei dati riferiti al 2023?

«In generale siamo soddisfatti di com’è andato lo scorso anno. Osservando più nel dettaglio le cifre relative ai pernottamenti alberghieri, emerge un calo del 4% rispetto a quelli registrati l’anno precedente; d’altro canto se si paragona il numero di pernottamenti con il 2019, il 2023 è più alto dei livelli precedenti la pandemia (di circa il 6,5%). Possiamo dunque affermare che il grande boom di turisti durante il 2021 e 2022 non si è esaurito. Si aggiunge a questo dato il fatto che gli arrivi (ovvero il numero di persone che hanno soggiornato in Ticino in una struttura alberghiera) siano stabili rispetto al 2022. Ciò significa che nel 2023 i turisti che hanno pernottato in albergo sono in numero praticamente uguale all’anno precedente, ma sono rimasti per soggiorni più brevi. L’accorciamento della permanenza in Ticino è un trend che riscontriamo in maniera sempre più diffusa. Un’altra tendenza, legata in questo caso ai visitatori provenienti da mete vicine che ci raggiungono in automobile o in treno, è la decisione sempre più last minute di partire per il Ticino. Spesso a far pendere l’ago della bilancia sono le condizioni meteorologiche».

Qual è stato il comportamento della clientela domestica e di quella internazionale?

«Lo scorso anno è stato contrassegnato da un’importante ripresa dei mercati esteri dopo alcuni anni con molte limitazioni di viaggio. La totale riapertura delle frontiere ha per contro permesso anche ai nostri connazionali di tornare a viaggiare al di fuori dei confini, anche verso mete lontane. Lo dimostrano le cifre: i pernottamenti di turisti svizzeri sono diminuiti rispetto all’anno precedente dell’11% (+8,5% rispetto al 2019), mentre quelli stranieri hanno segnato un +10% (+3,2% rispetto al periodo pre-Covid)».

Quali sono i Paesi di provenienza che alimentano i maggiori flussi turistici?

«Il nostro mercato di riferimento resta quello interno, con il 63.4% di turisti provenienti dal resto della Svizzera. I mercati esteri principali si confermano anche nel 2023 Germania e Italia, seguiti da Usa, Benelux e Francia».

Per quanto riguarda la tipologia di pernottamenti, quali strutture ricettive sono state maggiormente premiate?

«Analizzando le categorie di strutture alberghiere, rispetto al periodo pre pandemia abbiamo notato che vi è un aumento dei pernottamenti negli hotel a quattro e cinque stelle. Si tratta di un dato interessante, che impone una riflessione sul target del turismo di lusso». 

La situazione internazionale, le guerre, le crisi geopolitiche in atto nel mondo hanno già determinato delle conseguenze sull’andamento del turismo e quali previsioni si possono avanzare per il 2024?

«Tra gli aspetti che potrebbero aver influito sui risultati dello scorso anno, vi sono senz’altro la situazione geopolitica internazionale e le sue conseguenze, in particolare il franco svizzero forte e l’inflazione che contribuiscono a diminuire il potere d’acquisto dei turisti, soprattutto quelli provenienti dall’estero. Guardando invece al turismo interno, che come detto è sempre più caratterizzato da partenze last minute spesso legate al meteo, preoccupa la chiusura prolungata della galleria di base del San Gottardo. Ci siamo attivati fin da subito, assieme alle altre Organizzazioni turistiche regionali, e in collaborazione con le FFS, affinché si possano mitigare il più possibile gli effetti sugli spostamenti legati all’ambito turistico. Abbiamo ad esempio lanciato una promozione lo scorso autunno, poi riproposta a inizio anno, che permetteva di viaggiare in treno gratis dal domicilio all’hotel, e ottenere anche uno sconto sul pernottamento. Ha avuto molto successo e nelle prime settimane dell’anno ha ad esempio generato oltre 1’000 notti in hotel. In linea di principio il nostro obiettivo per il 2024 è di confermare i livelli dell’anno da poco concluso».

Avete a disposizione dei dati statistici relativi all’indice di gradimento delle diverse iniziative messe in campo per la promozione del turismo ticinese?

«Non disponiamo di feedback relativi alle singole iniziative ma possiamo farci un’idea complessiva di quanto il Ticino piaccia. Per quanto riguarda il prodotto Ticino Ticket, anche nel 2023 è stato particolarmente apprezzato dai visitatori che hanno pernottato in hotel, campeggi e ostelli. Sono oltre 600’000 le persone che hanno usufruito di questo titolo di trasporto che permette di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici e di usufruire di agevolazioni per molteplici attrazioni turistiche. Per avere un’idea più generale dell’apprezzamento, chi riceve il Ticino Ticket può anche partecipare a un sondaggio che mira l’indice di gradimento del soggiorno: nel 2023 il voto complessivo è stato di 9,6 su un massimo di 10 e ne siamo dunque molto soddisfatti».

Da ultimo quali saranno i punti di forza su cui incentrerete quest’anno il vostro sostegno al turismo del Cantone?

«Ticino Turismo sarà impegnato nel corso dell’anno in diverse attività ed eventi in Svizzera e all’estero. Ad esempio torna la passeggiata enogastronomica che si svolge a Zurigo alla scoperta delle nostre specialità, Gusta Ticino. L’evento, organizzato da Gusta SAGL, Ticino Turismo e Rapelli SA, con il supporto del Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT), si terrà sabato 8 giugno e sono ancora disponibili biglietti (su gustaticino.ch).  Sul mercato svizzero sarà attiva come di consueto una campagna primaverile e una autunnale che per il terzo e ultimo anno si focalizzerà sui Colori del Ticino. La collaborazione con media di oltre Gottardo, nonché la presenza a fiere ed eventi come la Cycle Week e i Mondiali di ciclismo su strada a Zurigo completeranno il ventaglio di iniziative in Svizzera. Per quanto riguarda l’estero, sono oltre 200 le attività in programma, che attraverso viaggi stampa e studio, fiere, eventi, collaborazioni, ecc. e con il supporto di Svizzera Turismo ci permettono di promuovere la destinazione Ticino in praticamente tutto il mondo. Tra i temi su cui ci focalizzeremo cito anche il Ticino Convention Bureau (TiCB), entrato nel vivo dopo essere stato lanciato lo scorso aprile. Nel 2023 sono state 283 le richieste gestite da questo centro di competenze per il turismo d’affari. Sono due in particolare le categorie che stanno riscuotendo sempre più interesse da parte del pubblico: si tratta dei matrimoni, tema per il quale Ticino Turismo è già attivo dal 2017, e gli eventi sportivi. Proprio su quest’ultimi si focalizzerà il TiCB nel 2024, con l’obiettivo di attirare l’attenzione di potenziali interessati a campi di allenamento. Tra gli impegni del TiCB figura anche l’organizzazione di un evento internazionale dedicato agli addetti ai lavori del settore turistico del Nord America che si daranno appuntamento a Lugano a fine marzo per il Travel Leaders Network Annual International Summit».