Gli anziani di domani siamo noi e tutti desideriamo vivere una terza età attiva, cucita su misura, ben assistita a livello medico ma il più possibile spensierata e libera, dove poter continuare a svolgere, nel limite del possibile, le attività che più ci piacciono, togliendoci anche qualche sfizio.

È passato un altro anno alla Residenza Rivabella, ed è stato un anno positivo: «Dopo la pandemia tutto si è risvegliato e la vita al nostro interno è stata molto attiva e piacevole. La struttura è piena e dopo il Covid le richieste di personale particolare sono aumentate in maniera considerevole, come per esempio la funzione di maggiordomo esclusivo o autista per uscite private», racconta orgoglioso il direttore Alexandre Aleman, che con un sorriso affettuoso cita la sua paziente più anziana, ormai una mascotte. «Attualmente ha 102 anni, ma sta benissimo e forse usa meno di altri la rete sanitaria». Gli altri vanno dai 75 anni in su, distribuiti tra la cinquantina di posti letti e la ventina di appartamenti, dove grazie al servizio alberghiero e alla rete sanitaria possono vivere il più possibile in autonomia, secondo le proprie esigenze.

Un’altra caratteristica della residenza affacciata sul lago, che contribuisce ancor di più a farla diventare luogo di vita, è quella di puntare sull’arte come nutrimento dell’anima e momento di socializzazione, con vari eventi, da concerti a mostre. «Abbiamo scelto di portare all’interno della struttura diversi tipi di arte: pittura, musica, danza, letteratura, ecc. perché accompagnano la vita di tutti. L’arte è svago, terapia, benessere e deve essere vissuta in ogni stadio della vita», spiega ancora Aleman. «Un bellissimo evento realizzato nel 2023, e che verrà riproposto nel 2024, è stata un’opera all’aperto, organizzata in collaborazione con Ticino Musica. Ci sono stati vernissages con pittori, scultori conosciuti e non, ma sempre apprezzati. Da anni collaboriamo anche con il Conservatorio di musica di Lugano e organizziamo 10 concerti di musica classica e moderna, senza dimenticare il “solito” piano bar che proponiamo due volte la settimana e che ormai è vissuto con normalità e gioia».

La Residenza ospita una serie variegata di artisti, che «vengono “selezionati/scelti” a volte su segnalazione dei residenti stessi o dei loro parenti, oppure in seguito a incontri casuali o altri input. Esporre al Rivabella è arricchente per tutti perché passano molto tempo a contatto con gli anziani anche durante l’allestimento delle mostre, il che porta a un approccio molto più personalizzato rispetto ad altre occasioni. Inoltre alle inaugurazioni sono presenti persone di ogni fascia di età in quanto vengono invitati i parenti e gli amici, i visitatori esterni possono entrare liberamente durante le ore diurne e spesso l’artista porta gruppi a visitare le mostre anche dopo il vernissage».

Passando a esaminare il programma degli eventi, sino a fine marzo 2024 è presente la mostra “Neo Divisionismo e figure” di Giulia Mantica, artista con all’attivo esposizioni a Vienna, Madrid, Firenze, Sanremo, Catania, Barletta, Assisi, Novara, Arona. «Altri eventi molto richiesti durante l’anno sono di carattere eno-gastronomico. Molto amati sono gli appuntamenti di tipo “street food” nel parco. Particolarmente apprezzato e vissuto intensamente è certamente il mercatino Natalizio che proponiamo ogni anno l’8 dicembre», prosegue Aleman.

Le esigenze degli anziani, sottolinea, evolvono con quelle dell’intera società e la sua residenza è sempre pronta a adeguarvisi cercando se possibile di anticiparle. In particolare, nel 2023 si è puntato sulla cucina con prodotti Bio e a «sviluppare l’utilizzo intenso a scopi terapeutici della piscina e introdotto un programma SPA molto richiesto», mentre per il prossimo anno l’obiettivo è continuare a far ridere, socializzare gli ospiti ed avere la sensazione di vivere pienamente ogni giorno, un percorso arricchente anche per i dipendenti.

Da segnalare anche la presenza a Magliaso del figlio di uno dei due proprietari, arrivato due anni fa in Ticino per imparare l’italiano e ora stabilitosi a Lugano: «È sicuramente positivo averlo con noi in quanto la comunicazione con la nostra sede centrale in Svizzera interna è diventata più semplice e diretta. Il “Röstigraben” si è ridotto di molto e per la Residenza Rivabella è garanzia di continuità e sviluppo».