Una caratteristica che certamente contraddistingue da sempre Tamborini Vini è la voglia di innovare dando vita a nuovi prodotti che rispondano al meglio al gusto e alle esigenze di un consumatore sempre più preparato e attento. Proprio per questo l’azienda cerca di far emergere nei propri vini, oltre all’indiscussa alta qualità, anche la passione, quel fuoco sacro che, anche in momenti difficili come quelli attuali, spingono la famiglia Tamborini ed il loro team di collaboratori ed esperti a impegnarsi ogni giorno in ogni processo produttivo, non solo per proporre vini di straordinario valore, ma anche per condividere le loro esperienze e la loro visione del futuro del terroir Ticino.
E una passione, come ogni passione, naturalmente non può essere disgiunta da un côté un po’ seducente. È così che è nato l’Osé d’hiver 2019, un sogno oggi diventato realtà da degustare durante le brumose e fredde sere invernali, fino ed oltre la rinascita primaverile: chi ha detto infatti che il rosé si beve solo d’estate?
Un primo passo che continua con un forte richiamo alla storia dell’azienda Tamborini. Con il vino Silenzio 2016 si ascolta dunque la tradizione, dapprima in bocca e poi lentamente nel corpo. È il Merlot che parla; non però un Merlot qualsiasi, ma quello che proviene dalla storica tenuta di Castelrotto, là dove questo vitigno è stato impiantato per la prima volta in Ticino e da dove si è diffuso. Rimessa a nuovo nel 2003, dopo 13 anni nel Silenzio 2016 è stato ottenuto un eccezionale cru nel cru, che lascerà chiunque lo beva appunto senza parole.
Con D.A. 2017 Tamborini ha pensato di proporre qualcosa di unico. Questo vino è il risultato di oltre 15 anni di studi sull’appassimento delle uve merlot unito a una piccola casualità, un “errore” che poi si è rivelato essere un piccolo colpo di fortuna: la “dimenticanza” di alcune cassette di uva appunto nel locale appassimento, rimaste ad asciugare e a concentrare zuccheri e sapori per ben 32 giorni al posto dei normali 16. Il doppio del tempo normale di appassimento, appunto. Un vino che induce a meditare su una nuova visione, su un possibile futuro del terroir Ticino.
Un futuro che comunque si fa già presente con l’ESPE 7 2018, un 100% Arinarnoa – un vitigno proposto in purezza forse per la prima volta in assoluto – affinato per 15 mesi circa in barrique nuove. Un vitigno ottenuto dall’incrocio nel lontano 1956 di Tannat con Cabernet Sauvignon.
Tutti questi vini tramettono la passione e la volontà di Tamborini di andare oltre, fare nuove esperienze e proporle agli appassionati del vino.
Cinque vini da degustare
Ecco le eccezionali novità:
- Osé d’hiver 2018: colore rosa antico; profumo intenso, con note floreali di fiori bianchi come il tiglio e frutti di bosco come lampone e ribes, sentori di vaniglia e miele e spezia come pepe bianco. Il sapore è fresco, intenso persistente e complesso, sapido e di corpo, in bocca ritornano le note di frutta e i toni vanigliati dati dall’affinamento nei legni in equilibrio con la struttura.
- Silenzio 2016: colore rosso rubino con riflessi purpurei; ampio ventaglio aromatico caratterizzato da note di frutta matura quali il ribes, la mora e la marasca, alle quali si affiancano note speziate, di cacao e di tabacco. Al sapore ha un attacco avvolgente e consistente, sostenuto da una buona freschezza.
- D.A. 2017: un vino da meditazione, si adatta magnificamente ai piatti della grande gastronomia, come brasati di manzo e civet di selvaggina o con grandi formaggi stagionati, di alpeggio, blu o erborinati.
- Espe 7 2018: colore rosso porpora con intensi riflessi bluastri; profumo fragrante, fruttato e floreale, note di agrume candito incenso speziato e teso. Al sapore presenta trama fresca e minerale, sapido, di buon corpo e pieno un vino che vuole provocare e ci vuol far divertire in cantina.
- Espe 5 2019: Merlot vinificato in bianco dal colore giallo chiaro con riflessi verdognoli e un profumo fragrante, fruttato e floreale. Al sapore presenta una trama fresca e minerale, sapido, di buon corpo un vino che vuol fare parlare, provocare e ci vuol far divertire in cantina.