Prima di parlare del nostro viaggio sulle Alpi di Kamnik e Savinja e raccontare le avventure vissute in Slovenia, è bene ricordare un po’ di storia di questo Paese europeo confinante con l’Italia, l’Austria, la Croazia e l’Ungheria. La Slovenia è su scala mondiale uno Stato giovane, autonomo e indipendente dal 1991. Gli antenati degli sloveni, gli Slavi, che nel VI secolo erano migrati dall’area dei Carpazi e si erano trasferiti nella zona dell’attuale Slovenia, avevano fondato già nel VII secolo il più antico Stato slavo conosciuto. Fino al XX secolo il territorio della Slovenia era sotto l’impero austro-ungarico e dopo la Prima guerra mondiale la Slovenia era diventata parte del Regno di Jugoslavia, dopo la Seconda guerra mondiale invece parte della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Dopo più di settanta anni di vita in Jugoslavia, gli sloveni avevano costruito il consenso per un percorso indipendente. Al plebiscito del 1990 si era pronunciato per l’indipendenza quasi il 90 per cento degli elettori. Nel 2004 la Slovenia ha aderito all’Unione europea ed è diventata membro della Nato.
Il nostro viaggio inizia nella Koroska (Carinzia slovena) nel centro della città di Slovenj Gradec (Citta della pace) un’affascinante cittadina nella regione slovena della Stiria, l’anima culturale e artistica di questa piccolo territorio. Qui hanno sede il Museo regionale della Carinzia, la Galleria di Belle Arti, il Ginnasio, l’Università, la Biblioteca e la Scuola di musica. Il centro storico di Slovenj Gradec, ottimamente conservato, si trova all’interno di quella che un tempo era l’antica cerchia muraria. Tutto ruota attorno a Glavni trg, la piazza principale, che, come spesso accade nel mondo asburgico, è in realtà una larga via.
Facciamo una sosta al caffè del Museo regionale per avvicinarci a Hugo Wolf, compositore austriaco nativo proprio di Slovenj Gradec. Il caffè di Hugo Wolk (Wolfova kava) è un caffè turco con la panna, davvero prelibato, e lo si può gustare in diversi bar in giro per il centro di Slovenj Gradec. Successivamente visitiamo la famiglia Perger che produce sin dal 1757 candele e dolci di pan di zenzero. La loro fabbrica viene definita “il paradiso del miele” ed è un vero e proprio tempio della dolcezza!
All’indomani andiamo ad esplorare la valle della Drava, uno dei fiumi più grandi e importanti tra quelli che attraversano la Slovenia, che nasce in Sudtirolo. Ci lasciamo trasportare dagli “flosarjiˮ e dalle “loserske frajleˮ (zattieri) e viviamo la magia di questa particolare professione. Questo percorso in zattera sul fiume Drava offre una visione tutta nuova della città. Per creare un’atmosfera allegra con musica popolare ci pensa il trio Splavarski, mentre noi possiamo assaggiare le tradizionali bontà culinarie, incluso il gulasch e il pane di segale della Carinzia.
Proseguiamo con le e-bike sulle piste ciclabili che costeggiamo il fiume per raggiungere il Parco Naturale biologico Radlje ob Dravi, un lago balneare naturale dall’acqua di eccellente qualità mantenuta meticolosamente pura da organismi naturali.
Spostandosi a Maribor, si scoprono le peculiarità della parte orientale della Slovenia, con i suoi vasti altopiani e il sottosuolo di Peca che si può visitare in kayak. L’esperienza del kayak è impressionante poiché si scende dapprima con i vecchi treni dei minatori, stretti ma veloci, nelle gallerie allagate della più grande miniera di piombo e di zinco in questa parte d’Europa, chiusa nel 1994. In seguito si scende a piedi attraverso dei ripidi scalini di altri 91 metri e prima dell’ingresso nell’acqua con la canoa ci si munisce di mute di protezione. In mezzo ai cantieri delle grotte, dove una volta si sentiva il rombo dei macchinari, si dispiega il labirinto di laghi sotterranei, che abbiamo esplorato in compagnia della guida, remando 700 metri sotto la superficie della terra ed esplorando i giganteschi scavi della miniera.
Si riparte poi verso la regione della Savinja, tra le cime delle Alpi slovene, presso il confine settentrionale della Slovenia, a pochi km dell’Austria. La parte superiore della Valle Savinja è la Logarska Dolina ed è una delle più straordinarie valli glaciali presenti in Europa. Attraversata dal verde fiume Savinja, dal quale prende nome l’omonima vallata, conserva gelosamente nel suo cuore paesaggi unici che si possono gustare percorrendo la strada panoramica del Solcavsko, immergendosi nei sentori inebrianti del Parco dei Fiori, o salendo le pendici della stazione sciistica di Golte. E poi non deve mancare la visita alla cascata Rinka, col suo salto di 90 metri lascerà estasiasti. Bushcraft Savinjska è invece un’autentica avventura guidata nella foresta in cui si affinano le nostre abilità di sopravvivenza, imparando ad accendere il fuoco nella natura creando un fiammifero, o a trovare erbe aromatiche come l’ortica, il timo, il tarassaco, il luppolo selvatico aromatiche per preparare il tè.
Dopo tante belle camminate è bello potersi soffermare all’Hotel Plesnik per una sessione di yoga con un maestro indiano e qualche ora di benessere nella Spa dell’hotel.
Da segnalare è sicuramente l’ottima cena al ristorante à-la-carte Raduha House a Luče, che ha una lunga tradizione risalente al 1875. Qui è possibile gustare delle specialità slovene che uniscono tradizione e innovazione culinaria e volendo si può anche pernottare in una delle suite a forma di una casa sull’albero, complete di vasca idromassaggio privata all’aperto. Immerse in una foresta, tutte le unità abitative sono ecologiche e dotate di uno speciale sistema di raffreddamento e di riscaldamento.
L’indomani ci attende una passeggiata mattutina nella valle Robanov kot e successivamente una visita al parco fiorito di Mozirje, Mozirski gaj, collocato alle pendici dei monti nella parte superiore della valle del fiume Savinja. Qui si può godere dei profumi inebrianti dei fiori, riposare la vista tra i tulipani multicolori, esplorare il museo all’aperto, aggirarsi tra l’orto delle erbe e il giardino giapponese, salire sulla torre Sveva che offre una bella vista panoramica.
Prima del rientro non manca una visita di Lubiana: con un totale di circa 230 chilometri di piste ciclabili, è considerata una delle città più bicycle-friendly del mondo. Lubiana è anche considerata una delle città più verdi del mondo e i suoi dintorni offrono una vasta gamma di escursioni naturalistiche che partono da qui per diramarsi nell’intera regione.