Quale valutazione globale Ticino Turismo può fare riguardo allo stato di salute del settore nel nostro cantone?
«Il 2024 è stato un anno complesso. Dopo una primavera dal meteo incerto e una Pasqua compromessa dalla pioggia, l’estate è stata segnata dall’alluvione in Alta Vallemaggia. Tuttavia, nonostante il contesto difficile, compresa la chiusura per mesi della galleria di base del San Gottardo, il Cantone ha saputo mantenere una posizione solida nel panorama turistico svizzero. Con oltre 8 milioni di pernottamenti complessivi, i risultati sono rimasti superiori alla media pre-pandemica. Mentre il turismo interno ha registrato un lieve calo, i mercati internazionali hanno mostrato una crescita incoraggiante, segno di un Ticino che continua a conquistare nuovi visitatori oltre i confini nazionali, anche grazie alle oltre 200 attività svolte sui mercati di riferimento».
Quali sono i principali Paesi di provenienza dei flussi turistici?
«Il mercato svizzero ha continuato a rappresentare un pilastro fondamentale. I visitatori dall’estero sono aumentati dell’1% rispetto al 2023 (+5% rispetto al 2019), con incrementi significativi da Stati Uniti (+34%), Paesi scandinavi (+15%), BeNeLux (+13%), Francia (+11%) e Paesi del Golfo (+7%) nel confronto con il 2019».
Di grande impatto è stato il vostro intervento a sostegno della Vallemaggia…
«Come è noto, nella notte tra il 29 e il 30 giugno dello scorso anno il territorio dell’Alta Vallemaggia è stato colpito dalla furia della natura, che ha causato vittime, distruzione e ingentissimi danni. Ticino Turismo ha reagito con prontezza e spirito di collaborazione, sospendendo temporaneamente la promozione dell’area colpita, fornendo informazioni specifiche ai turisti sulla raggiungibilità e sostenendo progressivamente la ripresa con azioni mirate, in stretta collaborazione con l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli.
Successivamente, con la campagna “…e adesso Ticino”/“Ab ins Tessin”, abbiamo lavorato anche con il sostegno di Svizzera Turismo per ripristinare la fiducia dei turisti, inizialmente escludendo l’Alta Vallemaggia per motivi di accessibilità e reintegrandola gradualmente. Non da ultimo, un’azione di grande impatto è stata la campagna sui social media “Il mio cuore batte per la montagna”, realizzata in collaborazione con Valais/Wallis Promotion, regione pure colpita dal maltempo».
Quali altri iniziative avete promosso a favore della destinazione Ticino?
«La campagna “Colori del Ticino”, giunta al suo terzo anno, ha saputo trasmettere il fascino del territorio attraverso esperienze sensoriali, eventi coinvolgenti e promozioni mirate. Manifestazioni come Gusta Ticino, la distribuzione di ghiaccioli sul lago di Zurigo o la partecipazione ai Campionati del mondo di ciclismo hanno contribuito a rafforzare l’immagine della nostra destinazione a livello nazionale».
Un ulteriore elemento di crescita è rappresentato dallo sviluppo del turismo d’affari…
«Il 2024 ha segnato il primo anno completo di attività per il Ticino Convention Bureau, che ha consolidato il proprio ruolo nella promozione del Cantone quale destinazione MICE di qualità. I dati raccolti evidenziano che circa il 18,5% dei pernottamenti nel 2024 è riconducibile a questo comparto, confermandone l’importanza strategica per l’economia turistica regionale».
Quale altri progetti avete dato seguito nel corso del 2024?
«Sul fronte della sostenibilità, l’anno ha visto importanti progressi. La definizione condivisa di una strategia cantonale ha rappresentato una tappa decisiva. L’impegno è stato rafforzato anche grazie ad altre iniziative come la promozione del turismo accessibile e il costante ampliamento dell’adesione al programma Swisstainable. In linea con questo approccio, strumenti come il Ticino Ticket, confermato fino a fine 2030, e il “compagno di viaggio” digitale my.ticino.ch giocano un ruolo chiave nel rendere l’esperienza di viaggio più sostenibile, accessibile e personalizzata».



