Forse non tutti sanno che Louise e Wilhelmina Bucherer, due donne vivaci, appassionate e indipendenti, ritenevano che i gioielli potessero anche essere un bellissimo mezzo di espressione. E tra tutti i gioielli, gli anelli da cocktail costituiscono una rappresentazione particolarmente idonea del loro spirito ribelle. Durante il Proibizionismo americano, negli anni ’20, le donne indossavano infatti anelli accattivanti per esprimere la loro tacito approvazione dei cocktail party illegali: da qui il loro nome di cocktail rings.

Assecondando la tradizionale fantasia e creatività femminile, ogni dettaglio del design dell’anello è realizzato con autentica maestria. Ogni pietra centrale è di incredibile brillantezza, e il suo colore viene esaltato dalle pietre preziose che lo circondano. La cura dei dettagli si estende su tutta la superficie dell’anello, rivelando motivi decorativi meravigliosamente leggeri e ariosi: una vera e propria manifestazione visiva dell’amore per i dettagli e una abilità artigianale senza limiti entrano a far parte del design dell’anello.

I gioielli uniscono dunque artigianalità e creatività in oggetti del desiderio. Non limitandosi ad essere semplicemente qualcosa di bello, il gioiello è allo stesso tempo un mezzo di espressione e registrazione di emozioni.

Fin dalla sua fondazione nel 1888, Bucherer Fine Jewellery si è dedicata all’eccellenza artistica, costruendosi una reputazione grazie alla qualità artigianale delle sue realizzazioni.

La collezione di Alta Gioielleria affascina così lo spirito di donne appassionate e indipendenti, quasi in una sorta di omaggio alle prime donne Bucherer, Louise e Wilhelmina, che gettarono le basi per Bucherer Fine Jewellery.

Sposata con il fondatore Carl-Friedrich Bucherer, Louise è stata in prima linea nella crescita dell’attività di gioielleria di Bucherer. Le sue orme furono seguite dalla nuora Wilhelmina, la seconda generazione di vivaci donne Bucherer, che ha viaggiato fin negli angoli nascosti del mondo per procurarsi pietre preziose che sarebbero diventate i nuclei centrali delle collezioni di gioielli. Entrambe le donne hanno plasmato Bucherer Fine Jewellery grazie al loro grande occhio estetico e alla competenza nello scegliere le pietre preziose.

La bellezza delle pietre preziose è definita da precisi criteri estetici, ma occorre anche tenere conto del loro potenziale espressivo. Louise e Wilhelmina hanno utilizzato intenzionalmente diamanti e pietre preziose come splendidi mezzi di espressione della loro identità, al di là della sola purezza estetica. In un’epoca in cui il mondo degli affari e la gemmologia erano professioni dominate dagli uomini, furono donne pioniere capaci di raccontare la storia della bellezza attraverso una lente femminile.

Audacemente, hanno spinto i confini di un’identità femminile legata alla casa, per diventare le prime esploratrici cosmopolite. La storia stimolante iniziata con le due donne Bucherer funge da ispirazione per i designer di gioielli Bucherer di oggi. Gli artisti moderni continuano a raccontare la storia attraverso una lente personale, sovvertendo le norme culturali dominanti e dando libero spazio alla propria fantasia e creatività.