Quali le motivazioni di questa scelta e come si inserisce nella strategia di marketing e comunicazione di WMM-Wullschleger Martinenghi Manzini?
«Sono molte le buone ragioni che ci hanno indotto, anche per l’edizione 2024, a sostenere la manifestazione Lugano Elegance. La prima di queste è senza dubbio rappresentata dal fatto che i partecipanti, proprietari di splendide auto da collezione, ma anche un buon numero di persone intervenute all’evento, erano mosse da un sentimento a cui come WMM attribuiamo grandissima importanza, nel lavoro come nella vita: la passione. Senza passione non è possibile realizzare grandi cose e dietro ogni storia di successo c’è una persona capace di dedicare tutto il suo tempo, le proprie capacità, le sue risorse materiali e mentali al raggiungimento del proprio obbiettivo. Dunque un valore fondante di ogni attività, che come WMM Group condividiamo volentieri con la nostra clientela».
Quali altri elementi avete giudicato insiti in Lugano Elegance?
«Potrei parlare dell’idea di bellezza, perché le vetture che abbiamo ammirato costituivano degli autentici capolavori d’arte, espressione delle capacità umane di realizzare qualcosa destinata a durare nel tempo. E poi, mi piace sottolineare il fatto che si è trattato di un evento che ha rappresentato una vetrina per Lugano, un’occasione per mostrare tutte le potenzialità attrattive di questa città, la sua capacità di organizzare bene le cose. Per noi una ragione in più per sottolineare il forte legame che storicamente ci lega a questo territorio e il desiderio di contribuire alla sua affermazione e al suo riconoscimento a livello internazionale. Elemento non ultimo si è trattato poi di un evento charity e siamo ben lieti di supportare manifestazioni i cui proventi sono destinati a iniziative benefiche».
Qual è il bilancio finale dell’edizione di quest’anno, dal punto di vista della partecipazione di appassionati di auto d’epoca e soprattutto di qualificati collezionisti?
«Erano presenti una sessantina di auto da tutta Europa (Italia, Svizzera, Germania, Francia, Olanda) e alcune sono arrivate addirittura da oltreoceano, dagli Stati Uniti. Questo è un dato importante, perché significa che la manifestazione si avvia a raggiungere un prestigio internazionale sempre maggiore ed è ormai annoverata tra gli appuntamenti che contano in un settore molto selettivo e qualificato come quello dei collezionisti di auto d’epoca».
È possibile già adesso fare previsioni circa l’evoluzione futura di Lugano Elegance?
«Credo che un aspetto qualificante e distintivo della manifestazione, e che dunque deve essere assolutamente mantenuto, riguardi il fatto che per gli appassionati visitatori si tratta di un evento assolutamente gratuito e quindi potenzialmente in grado di avvicinare un numero sempre crescente di appassionati dell’affascinante mondo delle auto d’epoca. Per il futuro penso sia necessario lavorare per accrescere il numero delle vetture partecipanti, così da rendere ancora più attrattiva la loro esposizione. Riterrei poi molto utile intensificare il sostegno di comunicazione da parte della Città di Lugano e degli enti preposti alla promozione turistica perché si tratta di un’occasione davvero unica, data la qualità e i contenuti della manifestazione, per mostrare al mondo quale straordinario scenario possa costituire questa città per eventi che hanno al centro l’idea di bellezza, passione, buon gusto e piacevolezza della vita».
Lugano Elegance: un concorso sempre più apprezzato nel mondo
Dal 17 al 19 maggio, la quarta edizione dell’evento ha attirato appassionati e collezionisti da tutto il mondo, con auto iconiche come una Lancia B52 Coupé Vignale appartenuta a Gina Lollobrigida o una Mercedes 300SL Roadster già di Romy Schneider, trasformando le piazze di Lugano in un museo a cielo aperto di opere d’arte su ruote.
La prestigiosa giuria, composta da personalità del mondo dell’automobile classica e presieduta da Christian Kramer, ha designato vincitrice una splendida Isotta Fraschini Roadster del 1927 appartenuta a Rodolfo Valentino. Con il suo esterno mozzafiato, interni lussuosi e un potente motore, questo modello testimonia la grande epoca dell’automobile, all’inizio del XX secolo, suggellata dal perfetto connubio fra maestria artigianale e design pionieristico. Il trionfo dell’Isotta Fraschini al Lugano Elegance sottolinea il fascino duraturo delle automobili classiche e la passione dei collezionisti dedicati alla conservazione della storia automobilistica. Questa vittoria mette in evidenza anche il significativo valore culturale e artistico delle auto d’epoca, che trascendono il semplice trasporto per diventare simboli di eredità e maestria.
A Claudio Mosconi, che fin dalle origini è stato l’ideatore e il promotore della manifestazione e che anno dopo anno ha contribuito alla crescita e all’affermazione di Lugano Elegance, abbiamo chiesto quali sono le ragioni di questo successo e quali novità si possono anticipare per il futuro. «Il successo viene sempre dalla qualità. Qualità della struttura, della giuria e dei partecipanti. È un lavoro di grande impegno, di contatti da stabilire nel mondo. Un collezionista di qualsiasi oggetto è disposto a mostrarlo se il contenitore e il contesto sono di qualità. È più facile che un grosso collezionista di fama mondiale presti le sue opere al Louvre che non alla piccola galleria. Ecco, noi stiamo cercando di percorrere questa strada: già oggi siamo considerati tra i 50 più importanti eventi mondiali. Quest’anno avevamo vetture provenienti anche dagli Stati Uniti, oltre che da Germania, Belgio, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Italia. Per il futuro miglioreremo ancora la qualità della giuria che per i concorsi d’eleganza è l’equivalente della fama del museo. La location aiuta: Lugano sta attirando molto, come sta contribuendo la nostra scelta di tenere l’esposizione in un contesto cittadino con l’ingresso libero, anche se questo comporta per noi costi superiori e mancanza di introiti dovuti all’assenza di biglietti di ingresso che per concorsi analoghi spesso superano i 500 franchi. Per il futuro posso dire che abbiamo già iscrizioni per l’anno prossimo sia dagli Stati Uniti che dall’Europa. Saremo gemellati con il più importante concorso indiano, il 21 Gun Salute di New Delhi e per questo speriamo di avere anche partecipanti indiani».
I fondi raccolti sono stati destinati all’associazione MgR, Malattie Genetiche Rare della Svizzera Italiana, associazione che accompagna i malati e i loro familiari.