Tra le molte attività del Lions Club Monteceneri, uno dei progetti nuovi è senza dubbio “Un Sorriso che Resta: Bambole per la Speranza”, un’iniziativa che unisce creatività, dedizione e beneficenza.
Le bambole, interamente realizzate a mano dagli studenti della SAMS – Scuola d’Arte e Mestieri della Sartoria di Lugano, non sono semplici giocattoli. Ognuna di esse è frutto di un lavoro accurato e appassionato, pensato per portare conforto e gioia ai bambini affetti da gravi patologie oncologiche, il cui ricavato verrà devoluto a Cancro Infantile in Svizzera e Fondazione Ronald McDonald. Il progetto si inserisce perfettamente nella filosofia dei Lions: fare del bene concreto, combinando valori di solidarietà, responsabilità e attenzione verso le persone più fragili.
Queste bambole saranno protagoniste in diverse occasioni nel corso dell’anno lionistico 2025/2026. Tra gli eventi più importanti, spiccano la Charity Night del 19 dicembre, la tradizionale cena di auguri di Natale del Club aperta anche ai non Soci, presso il prestigioso spazio eventi META, e la serata con Paolo Ruffini del 28 gennaio, una speciale cena-spettacolo che vedrà protagonista il famoso attore nel suo spettacolo “Presente”.
Il valore del progetto va oltre la semplice donazione: è un’occasione per coinvolgere la comunità, e sensibilizzare anche i giovani su temi di urgenza primaria, mostrando come il lavoro di squadra, la creatività e l’impegno dei giovani possano trasformarsi in un gesto concreto di speranza. Ogni bambola prodotta rappresenta un grande atto di generosità, capace di strappare un sorriso e di ricordare che l’attenzione al prossimo è il cuore pulsante dell’azione lionistica.
Strategiche sono anche le altre storiche nostre Activities, tra cui “Water is Life” che in collaborazione con acqua San Clemente porta l’acqua nei paesi che ne sono carenti; “Foto-WeServe”, il concorso fotografico riservato ai Soci Lions, alla sua quarta edizione, che ha l’obiettivo di finanziare progetti a sostegno delle cause umanitarie globali e “Il Cartamante”, il coinvolgente torneo di Burraco che unisce principianti e appassionati in un divertente torneo volto a sostenere associazioni bisognose del territorio.
Il Lions Club Monteceneri dimostra ancora una volta come il volontariato e il servizio possano coniugarsi con creatività, cultura e inclusione sociale, facendo sentire ogni socio protagonista di un cambiamento tangibile. I progetti a cui si dedica il Club non solo sostengono chi ne ha bisogno, ma rafforzano il legame tra Soci, giovani e comunità, tracciando un percorso di solidarietà importante.
La gratitudine salverà l’economia?
Il Lions Club Monteceneri ha organizzato nello scorso mese di ottobre, presso l’Aula Magna USI, una tavola rotonda dal titolo “L’Amore ai tempi dello smartphone e l’Economia sferica”, con Oscar Di Montigny, Gabriele Balbi e Massimo Cerulo. Un’occasione per riflettere sul rapporto tra tecnologia, società e futuro dell’economia.
Oscar Di Montigny, esperto di Innovative Marketing, Comunicazione Relazionare e Corporate Education ha affrontato nel suo intervento il tema di come la gratitudine possa costituire una tecnologia sociale per un’economia rigenerativa.
«C’è una parola che stiamo dimenticando, eppure potrebbe essere la chiave per affrontare le crisi del nostro tempo: gratitudine. Questo stato d’animo viene spesso confinato nella sfera del privato, dell’educazione infantile (“Cosa si dice? Grazie!”), dei rituali religiosi. Raramente viene presa sul serio come categoria economica, come fattore produttivo, come leva strategica per la trasformazione sociale. Eppure, la mia ricerca e la mia esperienza degli ultimi anni mi hanno convinto che la gratitudine non sia semplicemente un sentimento nobile, ma una vera e propria tecnologia sociale: uno strumento concreto, misurabile, replicabile, capace di generare valore economico, coesione comunitaria e benessere individuale.
La gratitudine è consapevolezza dell’interconnessione. È il riconoscimento che nessuno si è fatto da solo, che siamo tutti radicalmente dipendenti gli uni dagli altri e dall’ecosistema che ci ospita. E questa consapevolezza, apparentemente semplice, ha conseguenze rivoluzionarie.
La cultura economica dominante degli ultimi decenni si è fondata su una narrazione individualista: il self-made man, l’imprenditore eroe che trionfa contro tutto e tutti, la competizione come unica legge del mercato. Questa narrazione ha generato enormi ricchezze per alcuni, ma anche disuguaglianze spaventose, solitudine di massa, esaurimento delle risorse naturali, frammentazione sociale.
La gratitudine è l’antidoto a questa tossicità. Quando riconosco che dipendo dagli altri, smetto di vederli come concorrenti da eliminare e comincio a vederli come co-creatori di valore. La gratitudine trasforma la logica economica: dall’estrazione alla rigenerazione, dalla competizione alla collaborazione, dall’accumulazione individuale alla prosperità condivisa.
Ma la gratitudine non è solo un bel principio etico: produce effetti concreti e misurabili sul benessere individuale, sulle relazioni, sulle organizzazioni, sulle comunità. Decine di studi scientifici hanno documentato che le persone che praticano regolarmente la gratitudine sono più felici, hanno relazioni più solide, soffrono meno di depressione, dormono meglio, hanno un sistema immunitario più forte, sono più resilienti e più generose.
Ho posto la gratitudine al centro del modello di Economia Sferica® che sto sviluppando con la Grateful Foundation. L’Economia Sferica supera i paradigmi lineari (produzione-consumo-rifiuto) e circolari (chiusura dei cicli materiali), aggiungendo una terza dimensione fondamentale: quella della coscienza e della spiritualità.
Un’economia sferica riconosce la centralità della persona nella sua integralità, integra la sostenibilità ambientale come orizzonte di senso, fa dell’innovazione uno strumento al servizio del bene comune, e si fonda su valori assoluti come la gratitudine, il rispetto, l’amore».
Programma eventi Lions Club Monteceneri
Dicembre 2025 – Febbraio 2026
- 12.2025 – Charity Night “Cena degli Auguri” – spazio eventi META
- 01.2026 – Conferenza “Un sorriso che Resta: Bambole per la Speranza” con Paolo Ruffini & SAMS
- 02.2026 – Conferenza “Educare ai Sentimenti per un Futuro Senza Violenza” – Il lato emotivo della società tra neuroscienze, crimine, social network e relazioni umane” con Dott. Alberto Pellai, Dott.ssa Roberta Bruzzone, Michael Casanova e Prof.ssa Benecchi – Aula Magna USI
- 02.2026 – Conferenza “L’intelligenza Artificiale: fattore umano da temere o da accogliere” con Prof. Luca Gambardella, Alessandro Marrarosa – Aula Magna USI



