Lugano Dance Project, nato da un’idea di Michel Gagnon e Carmelo Rifici che si avvalgono della curatela di Lorenzo Conti, compie un ulteriore passo in avanti producendo cinque lavori e segnando l’epilogo di una eccezionale stagione che ha ospitato grandi maestri ed ensemble di fama mondiale, a conferma della vocazione del LAC per la danza e i linguaggi del contemporaneo.

Il ricco programma di eventi che comprende nuove produzioni, performance site-specific, workshop, incontri, proiezioni e Tanzfaktor, una serata che omaggia la danza svizzera emergente, si svolgerà negli spazi del LAC ed in alcuni tra i luoghi più significativi dell’architettura ticinese come la Villa Heleneum e l’Asilo Ciani di Lugano, il Teatro San Materno di Ascona e la Chiesa Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro, progettata dall’architetto Mario Botta.

Lugano Dance Project presenterà il lavoro di produzione di cinque affermati coreografi che hanno accettato la sfida di indagare la relazione tra corpo umano e corpo architettonico: Cindy Van Acker, belga di nascita e svizzera di adozione, la canadese Rhodnie Désir, il greco Christos Papadopoulos, l’italiano Nicola Galli e il greco Ioannis Mandafounis, cresciuto artisticamente in Svizzera e neo direttore artistico della Dresden Frankfurt Dance Company.

Martedì 11 giugno alle 21:00, Lugano Dance Project si apre a Palazzo dei Congressi con l’anteprima di Tanzfaktor, progetto biennale di Reso-Rete Danza Svizzera pensato per incoraggiare il talento dei giovani danzatori svizzeri e sostenuto dal LAC. Nel corso della serata saranno ospitati cinque brevi pezzi coreografici selezionati da una giuria di esperti: un’occasione preziosa di presentare le produzioni al grande pubblico facendo rete con gli operatori del settore delle diverse regioni svizzere. In programma, Not Where, but Who della coreografa e danzatrice Oriana Zeoli (in arte Glory); Aléa, in cui Lena Schattenberg e Simea Cavelti rendono un omaggio poetico all’acqua; Idiospect, dove Tamara Mancini e Branca Scheidegger i creano un movimento organico ispirato al waacking, stile di danza urbana nato nella comunità gay di Los Angeles negli anni Settanta; con ΑΕΝΑΟΣ il coreografo e danzatore neocastellano Maxime Jeannerat mette in scena pratiche di ripetizione spingendo il corpo al limite delle sue possibilità. La serata si conclude con Contraste, coreografia del collettivo di danza urbana Cie Nous et Moi composto dai friburghesi Charlotte Cotting, Estelle Kaeser, Adrien Rako e Anaïs Kauer.

Oltre alle produzioni e all’anteprima di Tanzfaktor, Lugano Dance Project propone performance site-specific di cui sono protagonisti Michele Di Stefano, Tiziana Arnaboldi, Maria Hassabi.

Mercoledì 12 giugno alle 14:30 e giovedì 13 giugno alle 14:30 e 16:00, l’ex orologeria Diantus Watch di Castel San Pietro ospita MOBILE HOMESAlbum degli abitanti del Nuovo Mondo, progetto nato nell’ambito della collaborazione tra mk di Michele Di Stefano e LAC Lugano Arte e Cultura che mette in connessione competenze specialistiche complementari sul tema della corporeità e dell’abitare.

Il lavoro di Michele Di Stefano all’ex orologeria è arricchito da una mostra curata dall’Atelier Blumer che ne racconta, da un punto di vista non solo architettonico, la storia e il conseguente sviluppo urbano e produttivo.

Giovedì 13 giugno alle 17:30 all’Asilo Ciani, la danzatrice e coreografa ticinese Tiziana Arnaboldi presenta Autour du corps-Omaggio al Bauhaus, lavoro che ricerca una forza di rinnovamento attraverso l’esplorazione di nuove visioni sul corpo e lo spazio di cui sono protagoniste Marta Ciappina ed Eleonora Chiocchini. L’idea le è stata suggerita dall’osservazione di una fotografia pubblicata su una rivista Bauhaus raffigurante un oggetto a forma di cono, che nello spettacolo diventa un costume.

Sabato 15 giugno alle 16:00 nella Hall del LAC, l’artista e coreografa Maria Hassabi è la protagonista di White Out, assolo da lei creato in occasione di I’ll Be Your Mirror, personale che la galleria Tai Kwun Contemporary di Hong Kong le ha dedicato nel 2023.

Sabato 15 giugno con Atmosferologia–Veduta>Lugano (ore 18:15 e 19:45 in inglese, ore 19:00 e 20:15 in italiano), il pubblico segue la performance in cuffia affacciandosi alla vetrata della Sala 1 del LAC. Un progetto dedicato alle città e alla visione prospettica del paesaggio urbano; la veduta sulla città viene trasformata dall’ascolto in un luogo che galleggia tra presente e possibile.

Il festival offre infine momenti privilegiati di incontro e condivisione con i partecipanti, nell’intento di favorire il dialogo tra artisti, esperti e studiosi di diversi ambiti sul ruolo della danza, dell’arte e della cultura nel nostro tempo. E ancora, è previsto un ricco programma di proiezioni che consentono una rilettura della creazione coreografica grazie al linguaggio cinematografico.

Cinque nuove produzioni per Lugano Dance Project

Giovedì 13 giugno alle 21:00

Sala Teatro del LAC

Debutto di Quiet Light, lavoro in cui Cindy Van Acker dirige due performer in uno spazio vuoto che rivela il teatro nella sua essenzialità. Una pièce ispirata dall’idea dell’incompiuto e dalla serena consapevolezza che tutto è vano.

Venerdì 14 giugno alle 21:00

Teatro Foce

Landless è la nuova creazione di Christos Papadopoulos e Georgios Kotstifakis che ne è anche interprete. Un assolo in cui il coreografo torna allo studio del corpo inteso come territorio sconosciuto, facendosi ispirare dall’architettura moderna e postmoderna per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base.

Sabato 15 giugno alle 10:00

Chiesa Santa Maria degli Angeli al Monte Tamaro

Cosmorama, di cui il coreografo Nicola Galli è autore e interprete insieme a Giulio Petrucci, è una performance creata appositamente per la suggestiva Cappella che l’architetto Mario Botta ha progettato proprio sul limitare di un pendio da cui si gode di uno straordinario panorama.

Sabato 15 giugno alle 21:00

Sala Teatro del LAC

Prima europea di Symphonie de coeurs, creazione della coreografa-documentalista canadese Rhodnie Désir che trasformerà il palco del LAC in un grande cuore pulsante ricco di umanità, avvalendosi delle musiche originali della cantante e violoncellista Jorane, eseguite dall’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Naomi Woo.

Domenica 16 giugno alle 11:00

Teatro San Materno di Ascona

Released di Ioannis Mandafounis, è la performance che l’artista ha creato ispirandosi alla straordinaria architettura del teatro. Il pubblico è invitato a muoversi nei luoghi del San Materno seguendo un percorso che si sviluppa tra spazi interni, raccolti e silenziosi, ed esterni, che riflettono i suoni della città.