Il premio sostiene progetti di istituti scolastici pubblici e privati del settore medio, medio superiore e professionale che educano alla presa di coscienza dei genocidi, delle persecuzioni o dei totalitarismi contribuendo a prevenire l’insorgere di conflitti razziali, culturali e religiosi e favorendo riflessioni e attività di scambio interculturale e interreligioso fra gruppi di alunni.

Le precedenti edizioni del Premio hanno avuto un importante riscontro da parte degli istituti scolastici con il coinvolgimento di numerosi docenti e alunni e ampia risonanza sui media. Il 26 gennaio 2022, a Bellinzona – in occasione di un collegamento in streaming con il villaggio di Neve Shalom dove musulmani, ebrei e cristiani convivono in pace e frequentano la medesima scuola –  è stato premiata la vincitrice dell’edizione 2020: la Scuola moderna di musica. La consegna del Premio era stata posticipata causa pandemia. 

La Giuria chiamata ad esaminare e scegliere le migliori attività realizzate negli istituti scolastici nel corso del presente anno scolastico si compone dei seguenti membri:
Diego Erba, già direttore della Divisione della scuola del Canton Ticino, presidente; Danilo Baratti, già docente di storia nelle scuole medie superiori; Sonia Castro, docente di didattica della storia SUPSI/ DFA; Graziano Martignoni, psichiatra e autore di saggi sui problemi educativi; Pietro Montorfani, direttore dell’Archivio storico della Città di Lugano.

L’intento della Fondazione è di valorizzare le iniziative promosse nelle scuole che rispondono alle sue finalità. Le candidature devono essere inoltrate entro il 30 settembre 2022. L’esito del concorso sarà reso noto nei primi mesi del 2023. I dettagli sulle modalità di partecipazione, come pure il testo completo del bando di concorso sono consultabili sul sito web della fondazione, alla pagina dedicata.

La Fondazione Federica Spitzer

La Fondazione Federica Spitzer, costituita a Lugano nel 2015, ha come obiettivo di far memoria dei genocidi, delle persecuzioni e dei totalitarismi e di contrastare il razzismo, promuovendo il valore della libertà e la comprensione fra popoli, culture e religioni diverse e valorizzando l’opera di testimoni di umanità e di resistenza alle barbarie. La Fondazione s’ispira alla figura umana di Federica Spitzer (1911-2002), sopravvissuta al Lager di Theresienstadt dove era stata deportata con i propri genitori, che ha vissuto a Lugano dal 1946 al 2002 e alla quale la Città ha nel 2016 dedicato una via. Durante gli ultimi anni della sua vita Federica Spitzer ha deciso di consegnare l’esperienza drammatica di deportata e di reclusa nel Lager in un libro (“Anni Perduti”, pubblicato dall’ editore Dadò) e di incontrare i ragazzi delle scuole ticinese per dare testimonianza. Nell’intento di dare continuità all’opera di testimonianza di Federica Spitzer presso i giovani, la Fondazione ha deciso di istituire il Premio Spitzer – con scadenza annuale – riservato agli istituti scolastici e ai docenti del Canton Ticino e del Grigioni italiano che si distinguono per iniziative in sintonia con gli scopi della Fondazione e, in particolare, che si attivino a educare a una presa di coscienza delle radici dei genocidi e dei conflitti fra razze, culture e religioni e alle modalità per superarli.