Già prima della pubblicazione dell’ordinanza sulle fideiussioni solidali COVID-19, proFonds ha esortato il Consiglio federale ad applicare l’aiuto d’urgenza – ad esempio crediti transitori garantiti o misure nell’ambito del lavoro ridotto -anche alle fondazioni di pubblica utilità e agli enti non-profit.
ProFonds ha presentato queste urgenti preoccupazioni in una lettera ai consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin.

Per le fondazioni e per gli enti non-profit è importante sapere se l’aiuto transitorio messo a punto dal Consiglio federale vale anche per loro, cioè: le misure federali per arginare le conseguenze economiche della crisi del Corona sono applicabili anche alle fondazioni e agli enti non-profit?
Dopo aver esaminato le basi giuridiche pertinenti, riteniamo che alla domanda debba essere data una risposta affermativa. Secondo il testo del’ ordinanza die necessità concernente la concessione die crediti e fideiussioni solidali (Ordinanza sulle fideiussioni solidali COVID-19), tutte le persone giuridiche e quindi anche le fondazioni ed enti non-profit (di solito le associazioni) sono coperte e possono beneficiare di crediti bancari garantiti fino a CHF 500’000.- se sono soddisfatte le altre condizioni e modalità dell’Ordinanza. Per i prestiti bancari da CHF 500’000 a 20’000’000’000, la persona giuridica deve avere anche un cosiddetto numero d’identificazione delle imprese (numero IDI). Tutte le fondazioni ed enti non-profit iscritte nel registro di commercio hanno un proprio numero.

Queste e altre informazioni utili, ad esempio su come affrontare i problemi di liquidità, le questioni di diritto del lavoro o come trattare con i beneficiari, sono disponibili sul sito web di proFonds, Associazione mantello delle fondazioni svizzere di pubblica utilità sul sito di proFounds.