Il popolo svizzero si è espresso ieri, 13 febbraio, su quattro temi

Il voto sul sostegno ai media

Il pacchetto di sostegno ai media –  valore di 151 milioni di franchi – in Svizzera è stato bocciato con il 54.6% dei contrari. Risultato meno aspro ma simile in Ticino, dove il no si assesta al 52.8%.  La paura dei cittadini è stata forse quella che un sostegno di questo tipo potesse mettere in pericolo la credibilità e l’autonomia dei media. I promotori e i sostenitori del pacchetto si auspicano che il tema sia ripreso a breve dal Parlamento. In Ticino, l’Associazione ticinese dei giornalisti si è detta  delusa da un risultato che indebolisce i media, aggrava la situazione delle piccole realtà giornalistiche come quelle ticinesi e mina “la democrazia svizzera”. 

Sperimentazione animale

Bocciatura netta anche per l’iniziativa che voleva porre fine alla sperimentazione animale nel nostro paese. Il 79.1% dei votanti ha infatti votato contro il divieto. La Svizzera è già considerato uno dei paesi  in cui le norme sulla sperimentazione animale  sono più stringenti in assoluto e il testo dell’iniziativa era stato da subito  giudicato estremo dal Governo. Anche in Ticino il risultato è stato netto: il 68.5% dei contrari. 

“Bambini e tabacco” e bollo

L’unico successo di questa votazione è stato il risultato dell’iniziativa “Sì alla protezione dei fanciulli e adolescenti dalla pubblicità per il tabacco”, accettato dal 56.6% dei cittadini. In Ticino è stato il 57.8% dei votanti ha dire SI.  

Anche la modifica della legge federale sulle tasse di bollo è fallita, con il 62.7% dei votanti a sfavore. In Ticino, il 54.6% dei Ticinesi ha votato NO. 

Il commento del Consiglio di Stato riguardo al fallimento del voto sui media

“Il Consiglio di Stato prende atto della mancata approvazione, nell’odierna votazione popolare, del pacchetto di misure a favore dei media. Il progetto approvato da Consiglio federale e Parlamento – ma non confermato dal popolo – avrebbe permesso di rafforzare i mezzi di informazione locali e regionali, che accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica assicurano al Ticino e alla Svizzera italiana la pluralità di voci necessaria al buon funzionamento della democrazia diretta.

Vista l’elevata importanza per il nostro Cantone della proposta messa in consultazione, il Consiglio di Stato aveva invitato la cittadinanza ticinese a votare «Sì» alla modifica della Legge federale del 18 giugno 2021, che conteneva un pacchetto di misure a favore dei media approvato da Governo e Parlamento federali.  

Il Consiglio di Stato ticinese accoglie con rammarico il verdetto della votazione odierna. L’intervento proposto avrebbe infatti assicurato al sistema dei media la necessaria pluralità di voci, che – accanto all’essenziale ruolo dell’emittente pubblica – permette il buon funzionamento della nostra democrazia diretta. Il progetto assumeva inoltre una rilevanza particolare per il Ticino – e per l’intera Svizzera italiana – perché avrebbe rafforzato realtà commerciali che attualmente soffrono, a causa dell’esiguità numerica del loro pubblico di riferimento, e che grazie alle nuove sovvenzioni avrebbero potuto consolidare le proprie prospettive a lungo termine”.