Un ambizioso progetto vede la luce nel panorama culturale ticinese: le città di Lugano, Locarno e Mendrisio hanno ufficialmente formalizzato la loro intenzione di concorrere congiuntamente per il titolo di Capitale Culturale Svizzera 2030. La lettera di intenti, presentata dal Municipio di Lugano all’Associazione Capitale Culturale Svizzera, lo scorso 26 marzo, sancisce un’inedita alleanza strategica tra i principali centri del cantone.
Il prestigioso riconoscimento, assegnato ogni triennio a una città elvetica con oltre 20’000 abitanti, ha lo scopo di promuovere la vivacità artistica e culturale, incentivando la collaborazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza. La vincitrice dovrà presentare una strategia che non solo valorizzi il patrimonio esistente, ma che sappia anche generare nuove iniziative culturali. La prima città a fregiarsi di questo titolo sarà La Chaux-de-Fonds nel 2027.
L’iniziativa Capitale Culturale Svizzera si pone come obiettivo primario la celebrazione della diversità culturale elvetica, il sostegno alla creazione artistica e il rafforzamento della coesione nazionale. Per un intero anno, la città o la regione insignita diventerà fulcro culturale del Paese, un palcoscenico per l’incontro e lo scambio tra artisti e cittadini/e provenienti da ogni angolo della Svizzera.
Il Municipio di Lugano ha individuato in questa candidatura un’opportunità significativa per rilanciare il tessuto socio-economico locale, concentrando le energie future verso un obiettivo condiviso di risonanza nazionale. Un simile traguardo potrebbe innescare una dinamica di sviluppo unica, valorizzando sinergicamente sia l’impegno istituzionale nel settore culturale sia le energie propulsive provenienti dal vivace mondo delle industrie culturali e creative e dalla produzione indipendente.
Lungi dall’isolarsi, Lugano aspira a diventare un nodo centrale in una vasta rete di interscambi artistici e culturali. La solidità dei legami intessuti negli ultimi dieci anni, grazie all’apertura del suo centro culturale, alla presenza di tre atenei, di numerosi centri di ricerca e di un tessuto imprenditoriale orientato alle nuove tecnologie, unitamente alle proficue relazioni con altri importanti centri cantonali, confermano il ruolo di Lugano come polo di riferimento per la cultura contemporanea nel Ticino e nella Svizzera italiana.
La scelta di non affrontare questa sfida in solitaria, ma in sinergia con Locarno e Mendrisio, testimonia una visione strategica orientata alla condivisione. Anche queste due città, profondamente radicate nella valorizzazione del proprio patrimonio storico-artistico, dimostrano un crescente dinamismo nel promuovere la cultura contemporanea come motore di sviluppo attuale.
Questa inedita collaborazione apre scenari di confronto e cooperazione promettenti, con la prospettiva di sviluppare nuove idee e visioni, ottimizzando le risorse disponibili e individuando orizzonti di sostenibilità innovativi. La candidatura congiunta di Lugano, Locarno e Mendrisio mira a fondere competenze eterogenee e a rafforzare una prospettiva che trascende i confini geografici e istituzionali, coniugando la ricchezza dell’eredità passata con il fervore creativo del presente.
In questa ottica, la candidatura non solo riflette, ma amplifica i valori della coesione nazionale, assumendo un significato particolare in una regione di confine, aprendo nuove prospettive da sud e da nord.
Il vicesindaco di Lugano e capo Dicastero cultura, Roberto Badaracco, ha espresso con chiarezza l’importanza di questo passo: “Lugano, alla fine degli anni Novanta, ha intrapreso un nuovo percorso per il suo futuro, trasformando l’area dell’ex-Hotel Palace in un vivace centro culturale. Dal 2015, il LAC, in stretta collaborazione con il MASI, ha contribuito in modo significativo non solo a rinnovare l’immagine della nostra città, ma a proiettarla in una nuova era, consolidando la sua posizione di polo culturale di rilievo nazionale e internazionale tra il nord e il sud delle Alpi. Oggi ci sentiamo pronti per un ulteriore passo avanti, confrontandoci con altre importanti realtà a livello nazionale. Contando sulla collaborazione di Locarno e Mendrisio – città lacustri e di confine come Lugano – cercheremo di dimostrare che insieme possiamo fare la differenza anche nel campo della cultura”.
Nancy Lunghi, capa Dicastero Socialità, Giovani e Cultura della Città di Locarno, ha sottolineato come “nessun settore culturale possa esprimere appieno il proprio potenziale senza un’integrazione in una più ampia geografia culturale. Locarno, forte della storica presenza di artisti delle avanguardie europee, continua ad alimentare un dialogo interculturale che trova la sua massima espressione nel prestigioso Festival del cinema. Polo nazionale dell’audiovisivo, Locarno si propone quindi come partner strategico per consolidare e ampliare una rete di collaborazioni che, con questa candidatura, superano i semplici confini territoriali. Il progetto Capitale Culturale Svizzera rappresenta infatti un’opportunità unica per creare sinergie tra competenze e risorse, con un impatto destinato a rafforzare non solo l’ambito culturale, ma anche sociale, urbanistico, turistico e della sostenibilità”.
Paolo Danielli, capo Dicastero cultura, eventi e sport del Comune di Mendrisio, ha evidenziato la valenza della collaborazione: “Consapevoli della specificità culturale della Svizzera italiana, riteniamo che la candidatura condivisa con Lugano e Locarno sia la scelta più efficace. Se Lugano, con la sua vasta offerta culturale, la presenza di istituzioni di rilievo svizzero e internazionale in numerosi ambiti artistici e la sua dimensione demografica, rappresenta un punto di riferimento strategico, Mendrisio – sede universitaria dal 1996, con due prestigiosi riconoscimenti UNESCO, una scena culturale vivace con un’alta densità di musei d’arte e offerte di spessore possibili anche grazie al ruolo delle associazioni di volontariato – apporta una visione complementare, situandosi tra un passato prestigioso, un presente di riconoscimenti internazionali e un futuro aperto a visioni innovative e all’avanguardia”.
Il percorso di candidatura prevede queste tappe:
- entro dicembre 2025 le città che ambiscono al titolo devo presentare tutta la documentazione richiesta;
- tra marzo e aprile 2026 si terranno le audizioni delle città candidate;
- nel giugno 2026, la giuria selezionerà la Capitale Culturale Svizzera 2030.
Oltre alla candidatura congiunta di Lugano, Locarno e Mendrisio, per la Svizzera italiana è in lizza anche Bellinzona. Per la Svizzera tedesca, le città candidate sono Aarau, Sciaffusa, Thun e Zugo.