Sei a Lugano anche per presentare il tuo ultimo album “Dediche e manie”? Ce lo puoi raccontare brevemente?

«Raccontare un album è impossibile, soprattutto quando è qualcosa che non solo hai interpretato, ma che hai anche creato, composto ed arrangiato, dal momento che di questo album sono anche il produttore artistico insieme ad altri bravissimi musicisti: Fabrizio Ferraguzzo, Davide Tagliapietra, Placido Salamone e Stefano De Maio. Le canzoni nascono per essere pubblicate, per permettere al mio pubblico di conoscerle, per poi poterle cantare insieme a me in tour».

Come ci si prepara ad un tour, tu tra l’altro ti tieni molto in forma e sul palco non ti risparmi…

«Mi preparo con tanta attività fisica, perché sono molto fisico sul palco. Il rapporto empatico che si crea tra me ed il mio pubblico è il motore di tutto. Un artista deve essere in grado di arrivare alla gente sicuramente attraverso i propri lavori discografici, ma anche attraverso il live; il disco ed il concerto sono due dimensioni differenti ma entrambe importantissime e legate l’una all’altra».

Come nascono le tue canzoni, ci sono contesti o luoghi particolari che favoriscono la tua creatività?

«Non c’è una regola; potrei essere ovunque. L’importante è avere una chitarra oppure una tastiera o un pianoforte. A volte sono in viaggio, mi viene in mente una melodia ed inizio a cantarla; la registro ed appena ho a disposizione uno strumento provo a svilupparla. Così nascono le canzoni, quando non le cerchi ed arrivano da sole, come una vera e propria folgorazione».

Qual è stato sinora il momento più difficile affrontato sul palco nel corso di un concerto?

Cantare in uno stadio a pochi giorni dalla morte di mio padre; l’ho fatto per lui, perché era quello che voleva. Ci sono ancora sogni che non hai realizzato a livello artistico e nell’ambito personale? Sono un uomo fortunato e nella vita ho avuto ed ottenuto molto, più di ciò che sperassi, sempre con molta tenacia e caparbietà. Se non avessi più sogni sarebbe un brutto segno. Gli artisti sono dei sognatori, l’arte e l’ispirazione sono figlie dei sogni».

Quale consiglio puoi dare a un giovane che vorrebbe intraprendere la tua carriera?

«Prima di tutto devi avere talento, qualcosa da dire ed essere differente dagli altri. Devi resistere a tutto, anche a chi ti dirà che non vali, perché se vali veramente prima o poi riuscirai a dimostrarlo. Ma devi crederci e devi saper aspettare».