Partiamo da una necessaria premessa. Qual è la situazione in Svizzera per quanto riguarda la donazione d’organi?
«Occorre fare un passo indietro. Il 15 maggio 2022 l’elettorato ha deciso di introdurre in Svizzera il modello di consenso presunto: chi non vuole donare i propri organi dopo la morte dovrà dichiararlo. Questo modello sarà tuttavia introdotto non prima del 2026. In ogni caso, è opportuno tenere presente sin d’ora alcuni aspetti specifici relativi alla nuova normativa: in futuro sarà considerato donatore di organi ogni persona a partire dai 16 anni. Chi non vuole donare organi dovrebbe dichiararlo, preferibilmente nel nuovo registro della Confederazione (quello vecchio è stato hackerato e in seguito sospeso). L’accesso è previsto mediante identità elettronica statale, attualmente al vaglio del Parlamento. Non appena l’identità elettronica sarà disponibile, il registro potrà essere messo in esercizio. In mancanza di indicazioni in merito, i familiari potranno ancora rifiutare il prelievo di organi. Se i familiari non sono reperibili, è vietato prelevare gli organi. Dunque siamo in presenza di una situazione in evoluzione che, in estrema sintesi, rende quanto mai necessario che le persone si pongano il problema ed esprimano chiaramente la loro volontà».
Anche in Svizzera, come nel resto del mondo si registra uno squilibrio tra il numero dei pazienti in attesa di trapianto e quello dei donatori…
«Assolutamente sì. Nello scorso anno, 200 persone hanno donato i propri organi dopo il decesso: un numero mai raggiunto prima. Anche il numero di riceventi ha fatto registrare un record: 675 persone hanno ricevuto un organo, che nella maggior parte dei casi ha salvato loro la vita. Tra loro, 110 persone hanno ricevuto una donazione da persone viventi. Nonostante l’aumento del numero di donazioni, la lista d’attesa rimane in ogni caso ancora lunga, con 1391 persone che a fine 2023 erano in attesa di un organo.
Dunque con il modello di consenso presunto in futuro tutti saranno generalmente considerati donatori?
«Chi non vuole donare i propri organi e tessuti dopo il decesso dovrà dichiararlo. Molto spesso la volontà di una persona deceduta non è nota. In questa situazione delicata, i familiari devono dedurne la presunta volontà e prendere in loro vece una decisione, che può essere difficile. Con la campagna «Non rimandare, occupati ora della donazione di organi.» l’UFSP e Swisstransplant intendono incoraggiare le persone a prendere una decisione e a documentare la propria volontà, per esempio in una tessera di donatore di organi, nelle direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente».
Parliamo della vostra Fondazione Olivina. Qual è la sua specifica finalità?
« La nostra Associazione si impegna a promuovere la cultura della donazione di organi attraverso eventi sportivi, campagne informative e collaborazioni con istituzioni sanitarie. Crediamo che il golf, sport di grande tradizione e valori, possa essere un veicolo straordinario per diffondere il nostro messaggio, raggiungendo un vasto pubblico e contribuendo a salvare vite.
Olivina si compone infatti di due sezioni, una OL SOCIAL e una OL SPORT. La prima è focalizzata sulla donazione di organi e, per esempio, il suo progetto “Respiro per l’anima Golf Cup” mira a sensibilizzare una specifica nicchia di persone, con lo scopo di allargare la riflessione sul dono di organi alle famiglie e nel proprio contesto sociale e professionale, la seconda con la convinzione che la pratica sportiva per un trapiantato sia un potente strumento per favorire un completo reinserimento in una vita attiva e piena di interessi.
In questa prospettiva, partecipiamo volentieri ad eventi di sensibilizzazione, o a qualsiasi tipo di riunione, comitato o assemblea che voglia ospitarci per esporre e sensibilizzare i partecipanti sul tema della donazione di organi.Sito: www.olivina.ch ».
E per quanto riguarda la sezione OL SPORT?
«Con il nostro prossimo evento, desideriamo coinvolgere sportivi di ogni livello e diffondere la nostra mission organizzando il Primo Torneo Mondiale di Golf per Trapiantati, Donatori e Familiari e/o Amici dei Trapiantati — il TRANSPLANT GOLF WORLD OPEN – Lugano 2025 — che si terrà dal 12 al 17 ottobre 2025 presso il Golf Club Lugano. Il nostro obiettivo è coinvolgere l’intera popolazione attraverso un evento di portata mondiale. Prevediamo la partecipazione di 120 giocatori provenienti da tutto il mondo, accompagnati da amici e familiari, per una settimana all’insegna dello sport, della condivisione e della solidarietà».