Balliamo tutti a ritmo funky per festeggiare il fantastico doppio risultato di Kashmere, che da Castrocaro fa esplodere la sua musica, il suo entusiasmo e la sua gioia di vivere sotto i riflettori internazionali.
Luigi Maglione, noto al pubblico come Kashmere, ha raggiunto un traguardo straordinario al celebre Festival di Castrocaro, una vetrina storica per le nuove voci della musica italiana. Non solo ha raggiunto la finale, ma ha saputo distinguersi conquistando un meritato secondo posto e l’importante Premio della Critica decretato dalla giuria di qulità, un riconoscimento che sottolinea la profondità artistica e l’originalità della sua proposta musicale. Questo risultato conferma che le sonorità dell’artista ticinese, oltre a saper far ballare e trasmettere allegria e spensieratezza, raggiungono qualità artistiche alte, capaci di impressionare i palati più fini ed esperti.
Il Festival di Castrocaro, giunto alla sua 67ª edizione, ha mantenuto negli anni il suo ruolo di trampolino di lancio per numerosi artisti e quindi siamo certi che questo risultato per Kashmere sia solo l’inizio.
Gigi – come lo chiamano gli amici -, con la sua inconfondibile “ballata funky” L’unica che può cambiare l’atmosfera, ha saputo lasciare un’impronta indelebile, dimostrando una maturità artistica sorprendente.
Il brano, più romantico rispetto al suo usuale repertorio, ha messo in luce una versatilità notevole, catturando l’attenzione di una giuria d’eccellenza, composta da figure del calibro di Giuseppe Vessicchio, Serena Brancale e Clementino, che alla fine della serata hanno poi premiato l’artista sul palco.
La formazione di Kashmere, influenzata profondamente dagli insegnamenti del maestro/amico Pino D’Angiò, “re incontrastato del funk in Italia”, è stata un elemento chiave del suo successo. Come lui stesso ci ha raccontato, è stata una sorpresa arrivare così in alto in un contesto competitivo di così alto livello, ma non possiamo essere d’accordo con lui quando lo definisce “un colpo di fortuna”: dietro a questa vittoria si nascondono studio, duro lavoro e un talento autentico, qualità che Maglione ha dimostrato ampiamente sul palco della Piazza d’Armi di Castrocaro Terme, dove si è tenuta la finale trasmessa su Rai2.
Questo doppio traguardo non è solo un successo personale per Luigi Maglione, ma un segnale importante per la scena musicale ticinese, dimostrando che il talento e la dedizione possono portare lontano, ben oltre i confini cantonali. Il Premio della Critica, in particolare, è un viatico significativo per la carriera di un artista, indicando una risonanza che va oltre il mero piazzamento in classifica o il numero di ascolti su Spotify.
Il futuro di Kashmere si preannuncia ricco di opportunità e ci piace dire, con un po’ d’orgoglio, che Ticino Welcome l’aveva già capito.