Qual è stato il percorso compiuto da banca PKB nel corso degli ultimi anni per consolidare il suo radicamento nel territorio ticinese?
«PKB è molto legata al Ticino, proprio per questo abbiamo sempre mantenuto il quartiere generale a Lugano. Negli ultimi anni la banca ha ulteriormente rafforzato la sua presenza sul territorio attraverso una strategia di crescita mirata, integrando investimenti nel mercato domestico ad un approccio rivolto ai mercati internazionali.
Il rapporto con la comunità si esprime in diverse modalità, in primo luogo attraverso il sostegno al tessuto economico locale. Un esempio concreto di questo impegno è la PKB AddVenture Academy, lanciata nel 2023 giunta alla terza edizione. Questa iniziativa offre supporto strategico e operativo a startup locali ad alto potenziale, accompagnandole nelle prime fasi di sviluppo. Grazie alla PKB AddVenture Academy, la banca si è affermata come un motore di innovazione per Lugano e il Ticino, contribuendo a creare un ecosistema dinamico per le nuove generazioni di imprenditori. L’iniziativa va oltre il semplice sostegno finanziario, proponendo una piattaforma di apprendimento, crescita e scambio, con l’obiettivo di generare valore a lungo termine per il territorio».
Qual è la cultura aziendale e quali sono i valori condivisi che differenziano PKB nel panorama bancario ticinese?
«La nostra cultura aziendale si distingue per il sistema di valori solidi tra i quali, oltre al radicamento sul territorio, spiccano l’indipendenza e la dedizione. A questi si aggiunge la forte impronta imprenditoriale che caratterizza la famiglia Trabaldo Togna, unico azionista di riferimento del Gruppo PKB. Con l’obiettivo di servire al meglio clienti e partner in un contesto in continua evoluzione, alla fine del 2022 la banca ha lanciato una strategia a medio-lungo termine basata su quattro pilastri fondamentali. Da un lato, il focus è sul miglioramento del servizio, ampliando l’offerta di prodotti e soluzioni per rispondere in modo sempre più mirato alle esigenze della clientela. Dall’altro, PKB continua a investire in tecnologia e nel capitale umano, con l’obiettivo ultimo di crescere in modo sostenibile.
Proprio recentemente lo Swiss Private Banking Identity Index™ (SPBIx) ha classificato PKB al primo posto in Ticino e al quarto in Svizzera per solidità della brand identity, evidenziando come questa possa diventare un vantaggio competitivo. L’eccellente posizionamento ottenuto nello studio conferma il successo del progetto di rebranding avviato tre anni fa».
Nello specifico, quali sono i prodotti e i servizi su cui puntate in modo particolare per soddisfare le esigenze della vostra clientela?
«Il nostro approccio mira a costruire rapporti a lungo termine con la clientela. Partiamo sempre dall’analisi delle esigenze, affrontando temi importanti come gli investimenti personalizzati e la protezione del patrimonio. Per quanto riguarda l’offerta bancaria, PKB offre una vasta gamma di soluzioni discrezionali per coloro che preferiscono delegare le decisioni d’investimento, la cui gestione è affidata a un team esperto e professionale. Ai clienti che desiderano partecipare attivamente alla definizione del proprio portafoglio forniamo consulenza finanziaria personalizzata.
La banca dispone inoltre di un modello transfrontaliero unico, che consente di servire la clientela residente in Italia nel pieno rispetto del framework normativo vigente. Questo è possibile sfruttando le sinergie con Cassa Lombarda, boutique di private banking italiana parte del Gruppo PKB. L’anno scorso abbiamo ulteriormente ampliato la nostra gamma di servizi aggiungendo gli asset digitali alla nostra offerta di soluzioni di investimento.
La qualità e l’unicità dei nostri servizi è stata riconosciuta anche nell’ambito dei WealthBriefing Swiss Awards, dove PKB è stata premiata nel 2024 e nel 2025 nella categoria best Lugano based private bank e nel 2025 anche nella categoria Specialist international Team».
Le risorse umane rappresentano un elemento decisivo di ogni organizzazione. In che modo PKB investe nel reclutamento e nella formazione dei propri team di lavoro?
«Per restare competitivi, è essenziale attrarre talenti capaci di offrire ed apportare competenze di elevato livello, dotati di un mindset collaborativo ed aperto. A questo scopo curiamo molto le attività di recruiting, continuando ad investire in relazioni ed incontri di rilievo.
Il tema del ricambio generazionale è molto sentito a livello di settore: l’Associazione Bancaria Ticinese (ABT) recentemente ha posto l’accento sull’età media elevata del personale bancario. Per affrontare questa sfida, l’ABT ha avviato un progetto volto a identificare e valorizzare i fattori che rendono il settore bancario un contesto lavorativo attrattivo. Al fine di avvicinare i giovani al nostro mondo collaboriamo con diversi attori, tra cui l’Università di Lugano.
Infine, sicuramente tra i fattori chiave per attrarre talenti vi è la formazione continua, che rappresenta un pilastro fondamentale della strategia di PKB in quanto indispensabile per rimanere competitivi».
Con quali ambizioni PKB affronta oggi le sfide che si pongono ad un istituto bancario di fronte a trasformazioni radicali come la digitalizzazione o l’intelligenza artificiale?
«Per noi l’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la qualità dei servizi. Negli anni abbiamo digitalizzato molte funzioni ed integrato strumenti supportati dall’AI, restiamo dunque curiosi e pronti a cogliere l’occasione per unire progresso e tecnologia alla solidità che ci contraddistingue.
L’innovazione tecnologica non deve però andare a discapito del rapporto umano. Nel Private Banking la persona deve rimanere centrale, i nostri consulenti a volte diventano per i clienti dei veri e propri consiglieri, conoscono la storia dei clienti magari anche attraverso più generazioni. Questa fiducia è troppo preziosa per essere diluita da interazioni virtuali».
Allargando lo sguardo, come valuta lo stato di salute del sistema bancario ticinese e quali sono i margini di miglioramento da raggiungere?
«Il sistema bancario ticinese si trova attualmente in una fase di trasformazione che presenta sfide ma al contempo offre opportunità uniche di crescita. La piazza finanziaria può contare su un’esperienza consolidata nella gestione patrimoniale, supportata da un quadro normativo chiaro e rigoroso; fattori che garantiscono stabilità e trasmettono fiducia nei clienti e negli investitori.
Tuttavia, per affrontare con successo l’aumento della pressione regolamentare, la concorrenza internazionale e la trasformazione digitale, è necessario un adattamento rapido e strategico. Coniugare tradizione e innovazione, insieme a un’attenzione costante alla qualità del servizio e alla personalizzazione dell’offerta, sarà cruciale per garantire un futuro di successo alla piazza finanziaria ticinese».
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