FIT Festival 2024, il Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, giunto alla sua 33° edizione, torna a Lugano dal 4 al 13 ottobre 2024, con un’anteprima dal 28 al 30 settembre. In 13 giorni, il pubblico potrà assistere a 22 repliche, 8 incontri con artisti, 2 talk di approfondimento, seguire la radio “on the road” Keep FIT with Radio e le dirette del team giovani ed esplorare il progetto editoriale Sguardi sul contemporaneo.
Il festival include anche iniziative sociali come il Biglietto Sospeso, il tandem intergenerazionale Restez FIT! e due workshop formativi. Il FIT si svolgerà in diversi spazi luganesi, portando in scena artisti da sette paesi: Bielorussia, Francia, Italia, Polonia, Serbia, Spagna e Svizzera.

Foto Aöex Majoli

FIT Festival 2024, un festival che interroga il presente

Il FIT si conferma come un punto di riferimento per il teatro e la performance contemporanea, portando sul palcoscenico una varietà di temi e riflessioni sul mondo attuale: “Penso che compito dell’arte sia quello di leggere il mondo nella sua complessità – ha spiegato La direttrice artistica Paola Tripoli, commentando l’edizione 2024 -. La semplificazione è il trucco con cui si vuole indottrinare, arruolare, intrattenere la moltitudine a scapito dei singoli individui”.

Il tema dei diritti e della libertà permea tutti gli aspetti del FIT 2024, che propone opere volutamente difformi e diverse, accomunate però dall’intento di promuovere un pensiero critico sulla contemporaneità, offrendo al pubblico “esercizi di libertà”, attraverso il linguaggio artistico.

Un’apertura di prestigio con Isabelle Huppert

L’apertura del festival sarà segnata da un evento di grande rilievo: il 29 e 30 settembre, al LAC, andrà in scena Bérénice, opera di Jean Racine diretta da Romeo Castellucci, con l’iconica Isabelle Huppert nel ruolo principale. Castellucci, noto per il suo teatro totale, porta sul palco un dramma che indaga la solitudine e l’abbandono, offrendo una riflessione sulla fragilità del potere maschile e sulla consapevolezza della vita da parte della donna.

Foto Aöex Majoli

Gli esercizi di libertà: dalla solitudine ai diritti

Tra le opere più attese vi è anche Partiturazero di Elena Boillat (4 e 5 ottobre, Teatrostudio LAC), una performance che esplora linguaggi pre-linguistici e fisicità solitarie, cercando di liberarsi dal peso dei significati.

Il tema della libertà attraversa anche la riscrittura della Medea di Elena Cotugno e Teatro dei Borgia (5 e 6 ottobre, Circolo Acli), che narra la storia di donne migranti diventate schiave nel racket della prostituzione. Questo spettacolo, definito come un’esperienza più che una semplice rappresentazione, rivisita il mito classico della Medea come prostituta e straniera, offrendo una potente riflessione sul tema della marginalizzazione.

Mohamed El Khatib, già ospite del festival, torna con La Vie Secrète des Vieux (5 ottobre, Sala Teatro LAC), dove affronta il tema dell’invecchiamento e dell’amore nella terza età, interrogandosi su come la società percepisce gli anziani.

Arte, tecnologia e attivismo

Il rapporto tra tecnologia e arte è al centro di Seer di Tamara Gvozdenovic (6 ottobre, Palco LAC), che esplora il mondo delle immagini digitali e delle interazioni online, dove i “mi piace” diventano una nuova forma di gratificazione sociale.

Gosia Wdowik con She Was a Friend of Someone Else (8 ottobre, Palco LAC) porta in scena il burnout degli attivisti, riflettendo su come i diritti, quando non protetti con costanza, rischiano di essere persi, come accaduto in Polonia con la recente illegalizzazione dell’aborto.

Arkadi Zaides, artista bielorusso impegnato sul fronte dell’attivismo, presenta The Cloud (10 ottobre, Palco LAC), una riflessione sugli iperoggetti e l’intelligenza artificiale, temi centrali della contemporaneità tecnologica.

Programma dedicato ai giovani e eventi collaterali

Il FIT non dimentica le nuove generazioni, con la sezione Young and Kids, che propone cinque spettacoli per bambini e ragazzi al Teatro Foce. Tra questi, Lo Specchio della Regina (6 ottobre), Nuvole, a Tratti (8 ottobre) e Demeter/Olympus Kids (13 ottobre), spettacolo riservato ai bambini dai 7 agli 11 anni.

Accanto alla programmazione artistica, il FIT propone numerosi eventi collaterali. Il Biglietto Sospeso offre la possibilità di donare un biglietto a chi non può permetterselo, mentre il progetto Restez FIT! promuove la partecipazione degli anziani alla vita culturale attraverso il tandem intergenerazionale. Inoltre, due workshop e due talk di approfondimento offriranno ulteriori spunti di riflessione, con il primo talk dedicato al rapporto tra arte e attivismo e il secondo a una lectio magistralis del filosofo Bruno Milone sulla crisi della democrazia.