TrentodocLa degustazione guidata è stata organizzata. presso lo Swiss Diamond Hotel, in collaborazione con Mettler Vaterlaus e l’Istituto Trento Doc. Erano presenti anche Anna Valli, Presidente della ASSP Svizzera Italiana e Piero Tenca, Presidente ASSP Svizzera.

Trentodoc è lo spumante Metodo Classico prodotto con sole uve trentine. La vendemmia viene fatta a mano e successivamente inizia il processo di cantina, tramandato da generazioni con passione e tecniche d’avanguardia. Il vino base, messo a riposo in bottiglia, matura con la seconda fermentazione e diventa Trentodoc secondo le regole e il processo del Metodo Classico.

Trentodoc può essere prodotto in “bianco” o “rosato” nelle versioni:

  • Senza Annata: almeno 15 mesi di permanenza sui lieviti;
  • Millesimato: almeno 24 mesi di permanenza sui lieviti,
  • Riserva: almeno 36 mesi di permanenza sui lieviti.

“Almeno” recita il disciplinare, ma in realtà tutti gli associati mantengono i loro spumanti sui lieviti molto di più: una lunga permanenza sui lieviti è infatti sinonimo di qualità per delle bollicine prodotte con il Metodo Classico.

Nella fase finale di produzione dello spumante Metodo Classico viene deciso il dosaggio (che dipende da una precisa scelta dell’enologo e della casa spumantistica) e si riferisce al quantitativo di zuccheri e vino (si tratta di una miscela segreta di ogni produttore) che viene aggiunto in fase di sboccatura.

Trentodoc nasce da vigneti situati ad un’altitudine fra i 200 e gli 800 m.s.l.m., in un ambiente con climi caratterizzati da forti escursioni termiche giornaliere in grado di conferire alle uve complessità aromatica, eleganza e freschezza. In più, le condizioni di drenaggio e aerazione del suolo trentino, ricco di calcare e di un’elevata componente silicea, si traducono in vere e proprie sfumature di gusto. L’altitudine e la montagna sono per Trentodoc una grande risorsa.

Clima alpino, continentale e mediterraneo: la varietà climatica del Trentino è ampia e contribuisce, insieme ad altre caratteristiche territoriali, a definire il “carattere Trentodoc”. Da un lato il freddo proveniente dalle Dolomiti e la temperatura mite del lago di Garda forgiano un territorio dalle caratteristiche distintive, dall’altro le escursioni termiche tipiche del territorio apportano all’uva nei vigneti acidità e complessità aromatica.

L’unicità del territorio trentino incontra una tradizione lunga oltre un secolo: questa è la perfetta sintesi per parlare di metodo classico Trentodoc. La ricetta? Uve di qualità, precisione, esperienza, impegno, costanza e tempo.

In Trentino si fa vino da sempre: le prime testimonianze risalgono al 3.000 a.C. La storia dello spumante Metodo Classico ha inizio a metà 1800, ma fu dai primi del 1900 che la geniale intuizione di un giovane trentino diede il via a una tradizione che porterà il Metodo Classico trentino ad altissimi riconoscimenti. Il suo nome era Giulio Ferrari, enologo dell’Istituto Agrario San Michele all’Adige – oggi Fondazione Mach – e il suo merito è stato quello di notare, durante i suoi viaggi oltralpe, la somiglianza orografica e climatica fra la Champagne e il Trentino. Perché non provare a produrre uno spumante trentino? Era il 1902.

Da allora il processo di spumantizzazione è stato adottato da un numero crescente di viticoltori, oggi fieri produttori di Trentodoc, bollicine di montagna. Grazie al continuo supporto della Fondazione Mach e ai costanti sviluppi della viticoltura trentina, il Metodo Classico ottiene nel 1993 il riconoscimento della D.O.C. Trento, un’importante certificazione che garantisce la qualità del processo di produzione e l’origine del prodotto.

Uno degli elementi distintivi dello spumante Trentodoc è il suo metodo di produzione le cui fasi sono: vino base (base spumante), presa di spuma, remuage, sboccatura.

Il Trentino, con i suoi rilievi, ha dato i natali a un sistema di coltivazione della vite oggi ancora molto diffuso: la pergola trentina. Grazie a questo mezzo agronomico si garantisce alle vigne un’adeguata esposizione solare, favorendo allo stesso tempo le operazioni di potatura e legatura dei tralci. Alla pergola si affiancano oggi altri sistemi, come il guyot o il cordone speronato.

Sono gli agronomi, dopo attente e ripetute analisi sul grado di acidità dell’uva, a stabilire la data di inizio della vendemmia, ancora oggi fatta a mano, quando tutti i parametri di acidità, sali minerali, zuccheri e sostanze aromatiche sono ottimali. I grappoli vengono raccolti in cassette di piccole dimensioni per salvaguardare al massimo ogni chicco.

L’Istituto Trento Doc è l’associazione che, dalla sua fondazione nel 1984, tutela lo spumante Metodo Classico trentino. Il disciplinare di produzione ne assicura prima di tutto l’origine, poi controlla accuratamente il metodo: solo un processo di lavorazione con rifermentazione in bottiglia e contatto con i lieviti molto prolungato, può far diventare un vino, un Trentodoc.

Altra importante mission dell’Istituto è promuovere, in Italia e nel mondo, il marchio collettivo territoriale Trentodoc. Un traguardo recente aggiunto alla denominazione, su iniziativa di istituzioni e produttori, del quale possono fregiarsi tutte le bollicine trentine risultate idonee alla DOC, le cui aziende decidono di associarsi all’Istituto. Il marchio nasce dall’esigenza di rafforzare l’identità collettiva del prodotto, di valorizzare il suo legame con il territorio e l’impegno congiunto dei produttori. Una “firma” a garanzia di vera qualità.

Il Disciplinare, sottoscritto da tutti i produttori Trentodoc, è l’importante documento che struttura le regole fondamentali per la produzione di un Trento D.O.C.

Questi i principi fondamentali di cui il Disciplinare (e quindi l’Istituto) è garante:

  • serietà nella coltivazione e attenta selezione delle uve;
  • uvaggio di provenienza esclusivamente trentina;
  • vitigni di origine: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier;
  • lavorazione tramite metodo della rifermentazione in bottiglia;
  • prolungato riposo sui lieviti.

Trentodoc non è solo un calice di bollicine: è tradizione, è cultura, è gastronomia, è territorio. È storia, è mondanità, è un viaggio che dal Trentino porta ogni appassionato alla scoperta di un marchio territoriale sinonimo di produzione spumantistica Metodo Classico di qualità.