Non si può soggiornare a Vienna senza visitare i grandi monumenti del suo passato, i palazzi degli Asburgo come Hofburg o il castello di Schônbrunn per citarne qualcuno, la cattedrale di Saint Stephan, il trottare di bianchi cavalli, i concerti serali all’Opera, il fermarsi per un caffè viennese in uno dei tanti Kaffeehaus, magari con uno strudel o una esagerata varietà di dolci. Aspettando l’ora per visitare la casa di Mozart, girando tra stradine lastricate dalla struttura labirintica. La vostra aspettativa non verrà delusa, perché la città è impregnata di nostalgia imperiale.
Quando si è a Vienna, non si può mancare di visitare qualcosa delle note Stadtheuriger, spesso situate nelle celle di vecchi monasteri per degustare qualche vino austriaco.
Le colline boscose del Wienerwald si estendono dall’estremità nord della città fino ai piedi delle Alpi, lungo i cui pendii si possono trovare graziosi villaggi immersi in una foresta di vigneti.
Un momento importante per il vino austriaco fu l’istituzione nel 1784 da parte dell’imperatore Giuseppe Il (figlio della grande Maria Teresa), degli “Heuriger”, locali dove a gustosi spuntini e vini prodotti a non più di 10 km dal locale stesso. Gli “Heuriger” sono luoghi in cui recarsi alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, in generale aprono nel tardo pomeriggio: vi regna l’allegria e in una magnifica atmosfera si sorseggiano i vini locali, fra tutti i bianchi Griiner Veltliner e il Riesling.
Grinzing è la zona più famosa della periferia viennese per gli “Heuriger” e di conseguenza la più turistica. Le altre zone nelle vicinanze sono Heiligenstadt e Nussdorf, dove in compagnia di Willi (amico di vecchia data) e famiglia ci godiamo (come poteva mancare) la classica “Wienerschnitzel” accompagnata da un delicato e giovane Weissburgunder (Pinot Bianco).
Willi ci attende con l’auto per accompagnarci a Krems, nella zona viticola del Wachau. Partendo da Vienna seguendo il corso del Danubio verso nord-ovest, nascosta dalle colline del Wienerwald, e scopriamo le cupole barocche dell’imponente monastero agostiniano dove nel 1860 il Priore dell’abbazia fondò una delle più antiche scuole di viticoltura al mondo. Alla breve, ma interessante degustazione di Blaufrünkisch, l’ibrido Zweigelt e il St Laurent, preceduti da due tipologie di bianchi Griiner Veltliner e Riesling, classificati in tre categorie a dipendenza del loro grado alcolico, seguì un’interessante visita al vigneto, dove il Dott. Lenz-Moser oltre ai lavori sugli ibridi di “vitis vinifera”, sviluppò nel secolo scorso una forma di allevamento della vite chiamato “Hochkultur” che sostituì il classico allevamento a spalliera.
Il viaggio prosegue attraversando l’ampia piana del Tullnerfeld, un vero mosaico di campi di grano e girasole, ampie macchie di verde dei vigneti, e attraversiamo Tulln.
A circa 80 km da Vienna raggiungiamo Krems adagiato dolcemente sui pendii terrazzati di vigneti sulla sponda sinistra del Danubio, noto come Wachau. Le colline dei vigneti, costellate di antiche rovine, degradano verso le sponde del fiume da entrambi i lati, in un tripudio di vitigni a bacca bianca. Tra Krems e Stein, salendo sulle alture, raggiungiamo e visitiamo il meraviglioso complesso barocco di Gôttweig, l’abbazia benedettina fondata nel 1083. Dopo aver nutrito lo spirito, la locanda posta accanto al complesso monastico ci accoglie sulla sua terrazza con spettacolare vista, per nutrire il corpo. Asparagi con burro fuso e una trota con salsa al dragoncello, accompagnati da un fresco Griiner Veltliner riserva hanno meravigliosamente svolto il loro compito.
Cinto da mura il piccolo villaggio di Dürnstein, 9 km salendo da Krems, di cui già s’intravvede l’incantevole torre barocca bianca e blu che domina il fiume, è probabilmente uno dei punti più fotografati del Wachau. Prendiamo possesso delle camere precedentemente riservate in una bella “Gasthof” sovrastante Klosterplatz e finiamo la giornata in una Heuriger tra i vigneti, un posto davvero idilliaco!
Una scarpinata di 15 minuti ci porta dopo colazione a visitare il luogo in cui fu tenuto prigioniero Riccardo I (Cuor di Leone), bella la storia che ci racconta la guida locale, ma formidabile è il panorama che si gode dall’alto. Eccezionali invece i vini che Franz Xavier Pichler ci propone in degustazione presso la sua azienda. La Wachau, come già abbiamo accennato, è l’unica regione a dotarsi di una particolare classificazione per i vini bianchi secchi: gli Steinfeder, leggeri, fruttati e fragranti, con al massimo un 11.5% di alcol, i Federspiel, eleganti e di carattere con il 12.5% di alcol al massimo e gli Smaragd, prodotti solo in annate particolari, molto longevi e di struttura, di grande intensità a livello di profumi, con più del 12.5% di alcol. Stupendo tra questi ultimi un Grüner Veltliner con uno sfondo minerale e ricordi di pepe, ci ha stregato con i suoi profumi di melone, cedro e pompelmo rosa.
Un buon bicchiere di un complesso Riesling con due fette di un ottimo prosciutto e ripartiamo. A poco più di 6 km arriviamo tra pendii ricoperti da vigneti al fascinoso villaggio di Weissenkirchen, dove ci aspetta presso la Pfarrkirche Rudi Pilcher, famoso produttore di bianchi che possono reggere il confronto con i migliori vini bianchi del mondo.
Alla passeggiata tra i vigneti, dai tralci dei quali pendono migliaia di grappoli dorati pronti alla vendemmia, segue una degustazione di vini prodotti dallo stesso vitigno Grüner Veltliner, ma da due “terroir” diversi, che mostrano una incredibile la differenza.
Proseguiamo il viaggio per raggiungere la non lontana Melk, attraversiamo Spitz an der Donau, villaggio che vive di turismo e viticoltura, dove il Danubio gioca un importante ruolo nella vita di tutti i giorni. Sulla sponda opposta, quella di destra, a 300 m su livello del fiume, si scorge il più imponente dei numerosi castelli in rovina che fanno da corona ai vigneti del Wachau, il castello di Aggstein.
Posta in modo strategico alla punta occidentale del Wachau, si trova Melk, famosa soprattutto per il più spettacolare monastero barocco d’Austria che visiteremo dopo la sosta notturna.
L’abbazia di colore giallo è arroccata su un alto sperone granitico sul Danubio, in posizione dominante tutto il paesaggio circostante: impressionanti sono le sue scalinate a chiocciola, le raccolte d’arte e la sua biblioteca con migliaia di tomi rilegati. Da questo luogo non vorremmo mai, ci consoliamo con un calice di Welschriesling prodotto in loco.
Dopo aver lasciato al porto fluviale di Spitz Willi e Hannie che rientrano in auto a Vienna, saliamo a bordo di uno dei tanti battelli per una breve crociera che ci porterà a tarda sera nella capitale.
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