Il Cantone Ticino compie un passo decisivo verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Con la presentazione di due messaggi governativi, il Consiglio di Stato ha ufficialmente avviato la prima fase di attuazione della Strategia per la trasformazione digitale. L’obiettivo principale? Rendere i servizi pubblici più accessibili ed efficienti grazie alle nuove tecnologie, senza tuttavia sostituire le modalità tradizionali di fruizione. Parallelamente, il governo ha richiesto un aggiornamento infrastrutturale per sostenere l’aumento delle esigenze informatiche, con un investimento complessivo di 30,4 milioni di franchi, ora al vaglio del Parlamento.

Un piano strategico per il futuro digitale del Cantone

La digitalizzazione è una priorità per il Consiglio di Stato, che già nel Programma di legislatura 2019-2023 aveva individuato alcuni obiettivi in questa direzione. Per dare un’accelerazione concreta, nel 2022 è stata nominata una Delegata alla trasformazione digitale, incaricata di coordinare il complesso processo di innovazione. Il lavoro svolto ha portato all’elaborazione della Strategia per la trasformazione digitale, approvata il 24 febbraio 2024, che delinea una visione chiara e definisce le tappe di realizzazione.

Il piano mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rafforzare l’attrattività del Ticino per le nuove generazioni e le imprese. La digitalizzazione dei servizi pubblici consentirà infatti di semplificare molte procedure, ridurre i tempi di attesa e aumentare la trasparenza amministrativa.

I progetti chiave della prima fase

Il Messaggio governativo presentato include diverse iniziative strategiche. Tra queste, un ruolo centrale è svolto dalla nuova Legge sull’Amministrazione digitale, che fornirà la base giuridica per la transizione digitale e che già è in vigore in una ventina di altri Cantoni svizzeri.

Sul piano operativo, sono stati individuati quattro progetti principali:

  • Sportello digitale dei servizi: una piattaforma online per consentire a cittadini e imprese di accedere rapidamente ai servizi amministrativi senza doversi recare fisicamente agli uffici cantonali.
  • Gestione elettronica delle pratiche (GEVER): un sistema per la gestione digitale dei documenti pubblici, che automatizzerà i processi interni per migliorare l’efficienza.
  • Dati pubblici aperti (Open Government Data): un’iniziativa per rendere accessibili le informazioni prodotte dall’amministrazione pubblica, favorendo la trasparenza e la partecipazione dei cittadini.
  • Formazione alle competenze digitali: un programma per aggiornare costantemente le competenze del personale amministrativo in ambito digitale.

L’attuazione di questa prima fase è prevista su un periodo di quattro anni (2025-2028) e richiede un investimento di 14,2 milioni di franchi, oltre a 2,7 milioni per la gestione corrente.

Una nuova struttura per la trasformazione digitale

Per garantire il coordinamento e l’efficacia della transizione digitale, il Governo propone l’istituzione di un Servizio dell’amministrazione digitale, che sarà inserito nella Cancelleria dello Stato. Questo nuovo ente collaborerà con i Dipartimenti e con il Centro sistemi informativi (CSI) del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) per assicurare un approccio trasversale alla digitalizzazione.

Il potenziamento delle infrastrutture informatiche

Oltre alla trasformazione digitale dei servizi, il Consiglio di Stato ha presentato un secondo Messaggio governativo per l’aggiornamento delle infrastrutture tecniche, con un investimento richiesto di 16,2 milioni di franchi e un credito annuale di gestione corrente pari a 3,3 milioni di franchi. La crescente domanda di soluzioni IT e la necessità di rafforzare la sicurezza informatica hanno reso indispensabile questo adeguamento.

Il piano prevede anche la costruzione di una seconda sala server ridondante, gestita dal CSI, per garantire maggiore affidabilità e protezione contro i rischi ambientali e cibernetici.

Un impegno trasversale per il futuro digitale

Il percorso di digitalizzazione del Ticino non si limita alla pubblica amministrazione. Il Governo ha ribadito che la trasformazione coinvolgerà numerosi ambiti, tra cui giustizia, sanità, scuola, geomatica, diritti politici, fiscalità e gestione del personale.

Con questo duplice intervento, il Consiglio di Stato conferma la volontà di affrontare la sfida digitale con determinazione, trasformandola in un’opportunità di crescita e sviluppo per l’intero Cantone. Il progetto ora passa al Parlamento, chiamato a valutare l’investimento e a dare il via libera a una rivoluzione che promette di rendere il Ticino più moderno, efficiente e innovativo.