Pininfarina Pininfarina è riconosciuta nel mondo per la sua ineguagliabile capacità di creare bellezze senza tempo attraverso i suoi valori di eleganza, purezza e innovazione. Il Gruppo impiega 500 persone, con sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti. Nel corso di nove decenni, Pininfarina ha sviluppato più di 1300 progetti automotive e mobility e oltre 650 progetti in ambito product design e architettura, ricevendo più di 70 premi internazionali di design negli ultimi dieci anni.

Pininfarina è una società che guarda al futuro attraverso la sua competenza multidisciplinare nei servizi. Le capacità storicamente espresse nel settore automotive – design, progettazione, produzione di serie limitate – sono solo una porzione della gamma di servizi che l’azienda può offrire oggi ai suoi clienti. La fertilizzazione incrociata, principalmente dall’Industrial e Experience Design, dall’Architettura e dalla Nautica, consente a Pininfarina di offrire una nuova e più ampia value proposition, sotto forma di soluzioni integrate e progetti chiavi in mano in tutti i settori, dall’auto alle telecomunicazioni, dal real estate alla nautica, dai macchinari industriali al retail.

Pininfarina Oggi Pininfarina sta lavorando a progetti rivoluzionari in tutti i settori. Recentemente ha svelato nuovi modelli di vetture elettriche e a idrogeno, people mover autonomi, camion, treni, yacht e importanti progetti internazionali di architettura tra cui la Torre di Controllo del nuovo aeroporto di Istanbul e alcuni edifici residenziali di grande impatto in Europa e America Latina che le sono valsi anche numerosi premi di architettura.

Ciascun progetto di Pininfarina – che affianca collaborazioni multidisciplinari con aziende del lusso come Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Princess e Oceanco, a progetti residenziali e architettonici – ha l’obiettivo di umanizzare innovazione e tecnologia, dando vita a creazioni che siano esteticamente potenti e innovative e ad esperienze uniche che uniscano mondi fisici e digitali. Questa filosofia incentrata sull’uomo riflette i valori fondamentali di Pininfarina con un approccio al design perfezionato negli ultimi 94 anni e sposa il meglio di ogni verticale per produrre ogni volta un risultato all’insegna dell’unicità.

Pininfarina Il 22 maggio venne fondata a Torino la Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina, dedicata alla concezione e alla costruzione artigianale di carrozzerie speciali per singoli clienti o in piccola serie. Nello stabilimento di corso Trapani lavoravano 150 dipendenti. Il popolare nomignolo di Pinin serve nella Torino automobilistica unicamente per designare Battista Farina, acquisendo diritto di cittadinanza in Italia in seguito alla creazione appunto della società anonima Carrozzeria Pinin Farina. Al Salone dell’Auto di Parigi Pinin espone vetture Lancia, Alfa Romeo, Isotta-Fraschini, Fiat. La prima fuoriserie documentata di Pinin Farina, la Lancia Dilambda, partecipa al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este del ‘31. Tra i successi dell’epoca si annoverano l’Hispano-Suiza Coupé e la Fiat 518 Ardita. Negli anni Trenta l’automobile è un bene riservato a una piccola élite. Si costruiscono vetture destinate a case regnanti, diplomatici, maraja, per qualche sceicco del Medio Oriente, e per attori e attrici, più stranieri che italiani.

Pinin abbraccia subito la causa della modernità e dell’aerodinamica, che gli appare come la via più naturale (perché più rispondente alla “natura” dell’oggetto) per risolvere il problema dell’autonoma e originale identità formale dell’automobile.

Distrutta dalla seconda guerra mondiale, la Carrozzeria Pinin Farina riprende l’attività con la produzione della Lancia Aprilia Bilux. L’Italia, sconfitta, è esclusa dal Salone dell’Automobile di Parigi, ma Pinin e suo figlio Sergio partono da Torino alla volta della Francia con due novità, un’Alfa Romeo 6C 2500 S e una Lancia Aprilia Cabriolet, e le parcheggiano di fronte al Grand Palais di Parigi. La mattina seguente rimontano di guardia al Salone e seguitano così fino alla sua chiusura. L’ultimo giorno, il segretario della mostra dice a Pinin: «Lei se l’è guadagnato un posto di centro, per l’anno prossimo». Da quel momento e, con maggiore vigore con l’inizio degli anni Cinquanta crescono la fama e il successo internazionale di Pinin e della sua industria/atelier.

Pininfarina Pinin Farina crea la Cisitalia 202, prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna – il prestigioso MoMA di New York – come “una delle otto meraviglie dei nostri tempi”.

Quando Pinin ed Enzo Ferrari si incontrano, i loro marchi definiscono insieme le più belle auto di tutti i tempi, in una collaborazione in costante evoluzione che dura ormai da più di mezzo secolo. Pinin affida al figlio Sergio la responsabilità dei progetti Ferrari e del mantenimento dei contatti tra le due aziende e i rispettivi uffici tecnici. Già nel 1951 esce la Ferrari 212 e nel 1954 la 250 GT.

Al Motor Show di Bruxelles 1954 viene esposta la Lancia Aurelia B24 S: la “fuoriserie prodotta in serie”, una delle più belle automobili di tutti i tempi che conquista il mercato americano: molti dei 761 esemplari prodotti prendono la via degli Stati Uniti, avviando un significativo flusso di esportazioni.

Il 1955 è l’anno del passaggio definitivo alla dimensione industriale con la produzione dell’Alfa Romeo Giulietta Spider (ben 27.000 esemplari), la “bella signorina” nella definizione di Pinin. Esposta in anteprima al Salone dell’Auto di Torino, ottiene un successo mondiale: il piccolo capolavoro, pensato dapprima per la sola esportazione negli Stati Uniti, viene poi richiesto in tutta Europa.

È il 1959 quando nasce “la Ferrari” per antonomasia: la 250 GT a passo corto (Short Wheel Base), archetipo del processo evolutivo tecnico-estetico Ferrari-Pininfarina, connubio di sportività ed eleganza senza tempo.

Nel 1961, all’età di 68 anni, Pinin lascia l’azienda al figlio Sergio e al genero Renzo Carli. Guardando all’esito del lavoro, alla qualità formale del design realizzato dai suoi successori, si direbbe che nulla muta con l’uscita di scena del fondatore. Le creazioni Pininfarina continuano ad essere il risultato di un singolare equilibrio di qualità diverse come la sensibilità al design, il buon gusto, la ricerca tecnica e l’innovazione. Questa vocazione porta all’inaugurazione, nel ’66, del Centro Studi e Ricerche a Grugliasco. Pininfarina concorre così alla definizione di ogni progetto ponendosi come partner coinvolto in tutti gli aspetti, ben oltre il livello della qualità estetica del prodotto. Rimane anche la capacità di intrattenere con i propri committenti rapporti di collaborazione feconda che durano decenni e dai quali nascono diverse generazioni di modelli.

Sul finire degli anni Sessanta sarà l’organizzazione del Centro Calcolo e Disegno attrezzato con le Touching Machines della DEA, un passo decisivo verso il processo di automazione del design che avrà pieno sviluppo nei decenni seguenti. Oggi Pininfarina continua ad essere il punto di riferimento del design automobilistico e industriale ed è profondamente impegnata nella progettazione di customer e user experience uniche fondendo mondi fisici e digitali attraverso estetica e tecnologia.