OSI al LAC e la musica italiana

La rassegna OSI al LAC 2020/21 mette un accento sulla musica italiana: in apertura e in chiusura una nutrita serie di ouvertures di Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini, affidate al Direttore principale Markus Poschner, personalità particolarmente affine a questo repertorio. Accanto a pagine significative di Puccini, Paganini, Dallapiccola e Cimarosa, sono in cartellone anche brani che strizzano l’occhio all’Italia, come il balletto Pulcinella di Stravinskij e l’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Čajkovskij.

Markus Poschner sarà protagonista di quattro serate, tra cui quella a dicembre con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, per i celebri Le sacre du printemps di Stravinskij e La valse di Ravel.
Krzysztof Urbański, da qualche anno uno dei direttori di riferimento per l’OSI, dirigerà i due concerti di marzo: nel primo, accanto a un omaggio a Camille Saint-Saëns nel centenario della morte, ricompare nei programmi OSI una Sinfonia di Brahms (la n.2) dopo una pausa brahmsiana di cinque anni seguita al successo della pubblicazione discografica Rileggendo Brahms.
In cartellone anche Charles Dutoit (il 25 febbraio) che ha da anni un rapporto privilegiato con l’OSI, rafforzato dalla tournée internazionale dello scorso settembre.
Un artista, nella recente rassegna Play&conduct in Auditorio, ha sorpreso e conquistato tutti, pubblico e orchestra, dimostrando di saper concertare da grande maestro: si tratta di François Leleux, che ora dirigerà ben due programmi tra ottobre e novembre.
Infine, Fabien Gabel: il relativamente giovane direttore canadese sarà per la prima volta sul podio dell’OSI e potrà cimentarsi con l’Idillio di Sigfrido di Wagner, oltre che con la spettacolare Suite di danze di Bartók.

Tra i solisti, accanto ai grandi virtuosi, come il pianista canadese Marc-André Hamelin o il violinista russo Sergej Krylov, il programma offre alcuni giovani artisti, già lanciati a livello internazionale ma ancora poco noti alle nostre latitudini, come il talentuoso violoncellista Pablo Ferrández e le due affascinanti star Alena Baeva e Alice Sara Ott. In apertura di stagione un artista davvero speciale, il violista tedesco Nils Mönkemeyer, vicino alla linea artistica di Markus Poschner. Non manca Francesco Piemontesi, partner dell’OSI per progetti di ampio respiro: con lui avremo il piacere di ascoltare i due Concerti per pianoforte e orchestra di Brahms, sempre sotto la direzione di Poschner, il Primo a gennaio 2021 e il Secondo a dicembre 2021, nella stagione successiva.

OSI in Auditorio

Si conferma il grande interesse per la mini-rassegna Play&conduct di gennaio: quattro personalità estrose ed eclettiche si alterneranno sul podio dell’OSI, assicurando anche una performance solistica. Programmi stuzzicanti, per chi ama uscire un po’ dai soliti percorsi, e artisti ben noti, come Christian Zacharias, il simpatico Maurice Steger e il violoncellista Nicholas Altstaedt. A loro si aggiunge Alexei Ogrintchouk, primo oboe dell’Orchestra del Royal Concertgebouw.