Voce unica come quella di Simone Rubino (mercoledì 16 marzo, alle 20:30), prodigio delle percussioni. Con la sua energia e un entusiasmo incontenibile, ha messo il suo talento a disposizione di compositori contemporanei come Avner Dorman, Carlo Boccadoro, Roberto Bocca, Adriano Gaglianello e Aziza Sadikova, che per lui hanno scritto nuovi brani presentati in prima esecuzione assoluta. Dal jazz al barocco, dalla classica all’improvvisazione, Rubino padroneggia tutti i linguaggi della musica e interpreta un programma di brani per ogni sorta di strumenti a percussione, dalla marimba fino al suo stesso corpo.

Quello con Gautier Capuçon è un altro degli appuntamenti da non mancare (martedì 22 marzo, 20:30). Violoncellista di fama mondiale, è stato scelto da LuganoMusica come artista in residenza di LuganoMusica nel 2020.  Capuçon ha un modo di suonare unico, che esprime dolcezza e virtuosismo nelle sonorità – ora corpose ora leggere – del suo violoncello Matteo Goffriller del 1701. Il suo récital solistico si apre con la famosa Suite per Violoncello n. 1 di Bach, che stupisce gli ascoltatori di tutte le epoche per la sua inesauribile ricchezza espressiva, e due brani di compositori del ‘900: Henri Dutilleux e Zoltán Kodály.

Anche il pianista Paul Lewis (mercoledì 27 aprile, ore 20:30) ha segnato il mondo musicale con la sua forte personalità artistica. Dal 2005 studia ed esegue per il pubblico le 32 sonate di Beethoven, in una ricerca sempre più serrata e affascinante su quei brani dove l’arte del compositore di Bonn raggiunge gli esiti più estremi. A Lugano, Lewis esegue due sonate appartenenti a due periodi diversi, la Patetica e l’Appassionata, insieme a brani di Sibelius, Debussy e Chopin.

Pasqua a Lugano propone il tradizionale concerto dell’Orchestra Mozart (domenica 17 aprile, ore 17:00), ospite in residenza per diversi anni fino al 2019, e assente per le ultime due edizioni per la sospensione dei concerti. L’Orchestra di Bologna, tra le migliori al mondo, è accompagnata dal suo nuovo direttore principale Daniele Gatti, che ha detto «quest’orchestra crea un rapporto privilegiato, direi unico, con il suo direttore. È un grande stimolo sapere che un gruppo di musicisti di questo livello, provenienti da tutta Europa, ha come denominatore comune il desiderio di dedicarsi con me a questo speciale progetto. Sono felice di farne parte». Il programma, interamente dedicato a Beethoven, è imperdibile, con la Settima Sinfonia, il Triplo concerto per pianoforte, violino e violoncello – solisti i musicisti della Mozart – e l’Ouverture da Le Creature di Prometeo.

Largo anche ai giovani talenti, per i quali LuganoMusica ha sempre un occhio di riguardo. La Gustav Mahler Jugendorchester (giovedì 5 maggio, ore 20:30), è una delle creature di Claudio Abbado, voluta per sostenere i giovani musicisti e il loro lavoro. La GMJO fu la prima orchestra giovanile internazionale a tenere audizioni aperte nei paesi dell’ex blocco orientale e, nel 1992, si è aperta a musicisti fino a 26 anni provenienti da tutta Europa. Oggi gode del patrocinio del Consiglio d’Europa ed è considerata la prima orchestra giovanile al mondo. Il direttore d’orchestra Jonathan Nott dirige tre capolavori in un crescendo da apollineo a dionisiaco, che parte dalle suggestioni naturalistiche e pittoriche della Sinfonia n. 6 Pastorale di Beethoven e include La Valse di Ravel e La Mer di Debussy.

Tra gli appuntamenti dedicati alle Nuove Generazioni ci sono anche quelli con il violinista Sebastian Bohren (martedì 17 maggio, ore 20:30), il pianista svizzero Alex Cattaneo (mercoledì 1° giugno, ore 20:30) e il chitarrista Thibaut Garcia (martedì 7 giugno, ore 20:30).

«Sarà Mirga Gražinyté-Tyla a rimuovere finalmente dal nostro vocabolario il concetto di “direttore donna”» scriveva BBC Music Magazine nel 2016. La direttrice d’orchestra lituana (lunedì 23 maggio, ore 20:30) è stata tra la prima donna a guidare la City of Birmingham Symphony Orchestra, con la quale approda a Lugano per un concerto a fianco di un’altra grande interprete, la pianista Gabriela Montero. Mirga è amatissima a Birmingham, dove si è immersa nella vita musicale dell’orchestra e della città, costruendo un rapporto di fiducia che ha lasciato spazio all’esplorazione della nuova musica. Per LuganoMusica sceglie però due grandi capolavori del repertorio sinfonico, il Concerto per pianoforte n. 1 di Čajkovskij e la Terza Sinfonia di Brahms.

La stagione di LuganoMusica abbraccia tutti i generi musicali. Il Barocco ha uno spazio privilegiato, con alcuni degli interpreti più rilevanti a livello internazionale. Il flautista – e direttore – Maurice Steger (giovedì 12 maggio, ore 20:30) è un’eccellenza nazionale. Nato a Winterthur, nel Cantone di Zurigo, si è innamorato della musica antica per la combinazione di rigore, sensibilità e intuito richiesta per interpretare i capolavori dei suoi compositori prediletti: Georg Philipp Telemann, Antonio Vivaldi, Giuseppe Sammartini. Steger arriva al Lugano insieme ad Amandine Beyer, Daniel Rosin e Sebastian Wienand, con i quali condivide il progetto Les Nations, dedicato all’interpretazione della musica strumentale del Barocco.

E con la musica Barocca la Stagione si chiude, giovedì 16 giugno, con la grande Messa in si minore, tra i capolavori più leggendari di Johann Sebastian Bach, eseguita dai Barocchisti e dal Coro della Radiotelevisione svizzera, guidati da Diego Fasolis. Nella “Grande” Messa in si minore temi e motivi musicali tratti da opere risalenti a diversi periodi si fondono e trovano nuova coerenza, musica e testo si influenzano a vicenda guadagnando nuova forza espressiva, in un capolavoro che deriva la sua intensità dalla conciliazione degli opposti.

Quella di LuganoMusica è una proposta musicale fatta per incuriosire ogni spettatore, per accompagnarlo nei più diversi mondi sonori, nell’emozione unica della musica dal vivo che così tanto in questi due anni ci è mancata.

LuganoMusica