Giunto alla sua 30edizione, il Premio Hystrio non servi solo a decretare i migliori nelle varie categorie, ma è soprattutto un’occasione d’incontro e confronto per artisti e operatori, un osservatorio della scena teatrale italiana. Promosso dall’omonimo trimestrale di teatro e spettacolo italiano, il mette in luce gli attori under 30 e i drammaturghi under 35, facendoli esibire accanto ad artisti già affermati, in un ideale passaggio di testimone tra generazioni.

Lingua Madre – Capsule per il futuro

Ideato da Carmelo Rifici, direttore artistico di LAC Lugano Arte e Cultura, e da Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival Internazionale del teatro e della scena contemporanea, Lingua Madre – Capsule per il futuro con i suoi contenuti ci ha accompagnati nei lunghi mesi della chiusura forzata del centro culturale. Il progetto, i cui esiti sono riassunti in sette corpus tematici – video artistici, creazioni sonore, testi, documentari, film, Other Lands, conferenze – sono raccolti in una libreria digitale permanente accessibile in modo libero e gratuito. Lingua Madre ha amplificato la visione artistica di Rifici e Tripoli, che ne hanno pensato i contenuti insieme ad un comitato editoriale composto da Angela Dematté, drammaturga fedele compagna del lavoro di Rifici, Riccardo Favaro, finalista al Premio Riccione e vincitore del Premio Scenario, Francesca Sangalli, autrice teatrale, televisiva e cinematografica, e Lorenzo Conti, consulente del LAC, curatore e formatore nel campo della danza contemporanea. “Preso atto della pausa forzata a cui eravamo costretti dalla crisi pandemica, dopo un primo momento di smarrimento, mi sono confrontato con Paola Tripoli: ci siamo domandati come, in un momento così delicato, una realtà come il LAC avrebbe potuto dare il suo contributo per continuare ad adempiere al suo mandato. Abbiamo iniziato a immaginare un progetto che avesse dei contenuti di alto valore culturale, pensati e sviluppati appositamente per il contesto online in svariati formati digitali” spiega Carmelo Rifici. Un progetto che grazie alla tecnologia, alla rete e ad una ri-organizzazione del modo di lavorare del centro culturale, ha dato vita ad un articolato palinsesto di contenuti pubblicati a cadenza settimanale per tutta la primavera. Lingua Madre ha coinvolto decine di artisti, registi, docenti e intellettuali, producendo oltre venti creazioni, che hanno percorso palcoscenici diversi, drammaturgie inedite, immagini azzardate. Continua Carmelo Rifici, “sono particolarmente fiero di questo Premio che dedico a tutte le professionalità del LAC, dall’ufficio produzione e programmazione, la comunicazione e la mediazione culturale, al settore tecnico e le maestranze. Senza il loro impegno quotidiano, realizzato con cura e attenzione nel pieno rispetto delle regole anti COVID, Lingua Madre non avrebbe potuto diventare realtà”.

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